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martedì 1 febbraio 2011

Frappe......ma chiamatele pure come si usa nella vostra regione!!



Continuo il mio viaggio fra i dolci tipici del Carnevale con le frappe.
Noi a Roma le chiamiamo "frappe", ma gli stessi dolci chiamati in maniera diversa sono diffusi in quasi tutta Italia.
Non a caso se è vero che ricordano le frictilia degli antichi romani che le preparavano friggendole nel grasso di maiale e rendendole dolci con il miele proprio per il periodo dei Saturnali in onore di Saturno, dio dell'agricoltura e dei raccolti, mangiando e bevendo senza più distinzioni di classi sociali, sicuramente fin dove sono giunti i romani sono conosciute anche le frictilia.

Molti preferiscono cuocerle al forno, ma le vere frappe romane sono fritte e dovrebbero essere ricoperte di zucchero semolato anziché di zucchero a velo.


Questa è la ricetta che ormai è super collaudata.

500 gr farina 00
100 gr zucchero
50 gr di burro
4 uova intere
4 cucchiai di grappa o di liquore a vostra scelta (io ho usato il limoncello ma potete usare alchermes, anice, sambuca, grappa)
4 cucchiaio di vino bianco secco
la buccia grattugiata di un limone e di un'arancia
semi di una bacca di vaniglia
un pizzico di sale
zucchero a velo


Disponete la farina a fontana sulla spianatoia, nel centro versare lo zucchero, il burro ammorbidito, il pizzico di sale e la buccia grattugiata del limone e dell'arancia.

Lavorate il burro con lo zucchero, la farina e le scorze grattugiate tra le dita per formare un composto granuloso.

Ricomponete la fontana e nel centro versate il liquore, il vino bianco ed i semi di vaniglia, amalgamandoli con una forchetta.

Aggiungete quindi le uova ed impastate bene il tutto lavorandolo fino ad avere un composto liscio ed omogeneo.

Lasciate quindi riposare la pasta avvolta in un canovaccio per 30 minuti.

Stendete quindi la pasta in una sfoglia sottile (io ho usato il mattarello ma potete usare la "nonna papera" per far prima), tagliate con una rondella dentellata dei rettangoli lunghi 10cm e larghi 5cm, praticate uno o due tagli al centro e date la forma facendo passare una delle estremità attraverso i tagli.

Mettete sul fuoco abbondante olio (io ho preferito usare olio extra vergine di oliva ma anche un buon olio di arachidi o meglio ancora lo strutto vanno bene), aspettate che sia ben caldo ma non fumante, immergete poche frappe per volta, pochi secondi e quando vedrete gonfiarsi la frappa voltatela. In tutto dovranno cuocere pochi secondi, io le preferisco chiare e non troppo secche.

Sgocciolate bene l'olio, ponetele su carta assorbente, se volete cospargerle di zucchero semolato fatelo subito quando le frappe sono ancora calde, altrimenti se usate lo zucchero a velo fatele prima raffreddare.

Con le dosi della ricetta si ottiene questo bel vassoio di frappe fragranti!!

Buon appetito!

1 commento:

Gianni ha detto...

Teoricamente queste delizie sono quelle che da noi in veneto chiamiamo crostoli! Non ne sono sicuro perchè non li ho mai fatti....ma sembrano loro. Ciao Gianni

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