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sabato 26 settembre 2015

Guaguas de pan - i pani dolci ecuadoriani per la festa dei Defunti


Per concludere il viaggio in Ecuador dell'Abbecedario culinario mondiale ho voluto realizzare dei pani dolci che sono tradizionali per la "Festa dei Defunti" particolarmente sentita in questo paese, le guaguas de pan.
Il nome guagua significa bambino in lingua quechua proprio perché questi pani hanno la forma di bambino o di bambola, ma in alcune zone dell'Ecuador possono anche avere la forma di cavallo o di altri animali.
In genere sono i padrini e le madrine che li regalano ai loro figliocci il giorno della festa dei defunti in occasione del pranzo che tutti i familiari condividono presso le tombe dei loro cari portando cibi preparati che in genere erano graditi dai defunti.
Nella preparazione delle guaguas de pan normalmente è coinvolta tutta la famiglia, compresi i bambini che si divertono a decorarli ed anche questo è un momento di felice condivisione.
E' bello vedere come in vari modi in gran parte del mondo si celebra la ricorrenza dei Defunti coinvolgendo anche i bambini in questo momento dedicato al ricordo dei propri cari.

Le guaguas sono accompagnate da una bevanda tipica ecuadoriana che ha origini precolombiane, la colada morada, a base di farina di mais nero, naranjilla, babaco, ananas, mirtilli (che crescono nella brughiera andina), fragole, foglie di arancio, hierba luisa (erba cedrina o verbena), mirto, spezie ed addolcita con la panela (lo zucchero di canna nella forma grezza). Può essere bevuta calda o fredda secondo la stagione. 
Questa bevanda rappresenta la fusione tra le credenze indigene e cattoliche, poiché il suo colore viola è il colore della morte e del lutto nella religione cattolica.
Se quindi la colada morada rappresenta la morte, le guaguas de pan rappresentano la vita ed insieme avvicinano i vivi ai propri defunti. 

Come sempre ho fatto un giro tra le ricette ecuadoriane che compaiono nel web, ho visto tutti i video su You Tube per capire il modo in cui veniva lavorato l'impasto e su come si confezionano le guaguas. Differenze sostanziali tra le ricette non ne ho trovate, alcune nell'impasto utilizzano il latte ed altre l'acqua, alcune lo aromatizzano particolarmente con l'aggiunta di una buona quantità di semi d'anice in polvere e cannella, il ripieno può essere di manjar de leche (come chiamano in Ecuador il dulche de leche), cioccolata, confettura di guayaba o crema pasticcera.
L'unica cosa che ho dovuto modificare è stata la quantità di farina, ho dovuto utilizzarne di più perché l'impasto rimaneva troppo appiccicoso, quindi nella ricetta vi indicherò le mie quantità.


Ingredienti (per 16 guaguas de pan)

Per l'impasto

  • 120 ml di latte tiepido
  • 7 gr di lievito di birra disidratato
  • 1 cucchiaino di zucchero 
  • 600 gr di farina 00
  • 100 gr di zucchero semolato
  • 113 gr di burro a temperatura ambiente
  • 1 cucchiaino di sale
  • 4 uova 
  • 1 cucchiaino di cannella in polvere
  • 1 cucchiaino di essenza di vaniglia
  • la buccia grattugiata di 1 limone
Per decorare
  • 1 rosso d'uovo con un goccio di latte per spennellare le guaguas
  • glassa reale preparata con albume a temperatura ambiente, zucchero a velo setacciato e qualche goccia di limone
  • coloranti alimentari
Per prima cosa bisogna preparare il lievitino con il latte tiepido in cui facciamo sciogliere il lievito disidratato, il cucchiaino di zucchero ed aggiungiamo 60 gr della farina prevista nella ricetta.
Mescoliamo bene il tutto, copriamo il recipiente con la pellicola e facciamo lievitare per 1 ora.





Passata l'ora mettiamo la restante farina nella planetaria, aggiungiamo lo zucchero, il sale, la cannella e mescoliamo tutto.


Ora aggiungiamo il burro e mescoliamo ancora...


aggiungiamo le uova e mescoliamo nuovamente...


aggiungiamo quindi il lievitino, la vaniglia e la scorza grattugiata del limone e facciamo lavorare nella planetaria fino a che non si forma un bell'impasto liscio e sostenuto.


Lo lavoriamo sul piano per compattarlo e lo rimettiamo in una ciotola chiusa con pellicola per farlo raddoppiare di volume. Ci vorranno 2 ore.


Quando sono trascorse le 2 ore riprendiamo l'impasto, lo sgonfiamo e lo lavoriamo un pò sul piano leggermente infarinato. 


Lo dividiamo in parti da 80 gr ciascuna che arrotoliamo a pallina e le copriamo.


Cominciamo a stendere la prima con il mattarello lasciando il bordo superiore del rettangolo che si è formato leggermente più spesso ed attaccandoci il lembo che strappiamo dal lato inferiore.



Posizioniamo proprio nella parte alta un cucchiaino di ripieno, pieghiamo il rettangolo premendo bene intorno al ripieno ed arrotoliamo il rettangolo.




A questo punto con il lato delle mani premiamo sul rotolo per formare la testa ed affusolare la parte opposta.


Poniamo le guaguas sulla teglia foderata di carta da forno, le spennelliamo con il tuorlo a cui abbiamo aggiunto un goccio di latte e mettiamo in forno già caldo a 180°C per 25 minuti, fino a che non sono belle dorate.



Quando sono fredde le decoriamo con la glassa reale colorata con l'aiuto di una sac à poche.



L'impasto è morbidissimo, molto simile ai maritozzi romani, belli da vedere e squisiti da mangiare.







Anche quest'ultima ricetta è destinata ad Alessandra di "Ricette di cultura" che fino a domani ci ospita con la tappa in Ecuador.

Da lunedì prossimo voleremo in Marocco...il viaggio continua!! =^-^=

4 commenti:

torte e dintorni r.m.t. ha detto...

Sei un genio Resy :)

torte e dintorni r.m.t. ha detto...

Sei un genio Resy :) devo provare a rifarle

elena ha detto...

ma che meraviglia! fantastiche e tu sei sempre più brava,non solo a scovare le ricette più particolare ma anche a decorarle nel migliore dei modi... che voglia di abbracciarti!!! un bacione!

resy ha detto...

Rosa Maria, Elena, siete troppo care!! Vi abbraccio io forte forte!!

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