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domenica 7 ottobre 2018

Trippa alla trasteverina per il Menù Lib(e)ro



Eccoci affrontare i "secondi di terra" per il Menù Lib(e)ro che fino al prossimo 12 ottobre vedrà come chef Teresa di "Crumpets & co.".



Stavolta ho voluto riproporre una ricetta tipicamente romana, la "trippa alla trasteverina", tratta da "il Manuale delle Carni" della Cucina Italiana.



La trippa fa parte del cosiddetto "quinto quarto", ovvero tutto quello che resta dei bovini e degli ovini dopo aver tolto i due quarti anteriori ed i due quarti posteriori.
Un tempo il "quinto quarto" era destinato a sfamare il popolo e grazie all'abilità e all'inventiva delle donne da ciò che sarebbe stato gettato ne sono nati dei piatti saporiti e tipici che sono poi diventati famosi in tutto il mondo.
La trippa, il cuore, il fegato, i rognoni (cioè i reni), la milza, le animelle (una ghiandola salivare dei bovini che scompare in età adulta), il cervello, la coda, l'intestino, hanno così dato vita a numerosi piatti tradizionali e non solo a Roma.
Della cucina romanesca sono famosissimi: la coda alla vaccinara, i rigatoni con la pajata, la coratella d'abbacchio coi carciofi, la trippa alla romana o alla trasteverina.
Per chi non è abituato a certi piatti probabilmente la sola idea di mangiare determinate parti degli animali fa un po' senso, ma ricordiamoci che una volta erano le uniche ad arrivare sulla tavola del popolo, basta ricordare una mitica scena del film "Il marchese del Grillo" con Alberto Sordi o le poesie scritte da Aldo Fabrizi, due pilastri della romanità.
Vi riporto di seguito la ricetta tratta dal libro.



Ingredienti: (per 4 persone)

  • 1 kg di trippa mista semicotta (cordone, chiappa e cuffia)
  • 50 gr di lardo
  • 50 gr di formaggio pecorino grattugiato
  • 1 carota
  • 1 cipolla
  • 1 costa di sedano
  • 2 spicchi d'aglio
  • 1 grossa cucchiaiata di conserva di pomodori
  • foglioline di menta
  • sale q.b.
Dopo aver lavato accuratamente la trippa semicotta ponetela in una pentola con acqua fredda, salate e dal bollore fate cuocere a fuoco dolce per 30 minuti.

Quando la trippa è cotta pestate il lardo, tritate la cipolla, il sedano la carota e l'aglio e ponete tutto in una casseruola facendo imbiondire qualche minuto.

Nel frattempo scolate bene la trippa e tagliatela a listarelle o a rombi ed aggiungetela nella casseruola facendola insaporire un po'.

Aggiungete la conserva diluita in un bicchiere d'acqua calda, salate e fate cuocere a casseruola coperta per circa 30 minuti mescolando ogni tanto.

Quando la trippa alla trasteverina è pronta servitela accompagnandola nel piatto con pecorino grattugiato e la menta tritata.

Questa è la ricetta come da libro, in effetti c'è chi sfuma la trippa con un bicchiere di vino bianco, chi usa più passata di pomodoro ed aggiunge anche del peperoncino e chi anziché accompagnarla con il solo pecorino usa un misto di pecorino e parmigiano.

Alla prossima!  =^-^=

1 commento:

Terry ha detto...

Wowow Resy con questo secondo colpisci al cuore, adoro la trippa, sarà che era una di quelle cose che faceva mamma in modo esemplare che quando la vedo mi emoziono!
Devo assolutamente provare questa versione romana! W i piatti della tradizione regionale italiana! ;)
Appena cresce gliela faccio anche al piccolo!
Un bacino virtuale dal nipotino della carovana che cresce a vista d'occhio ;)

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