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martedì 31 agosto 2021

Crostata al gelo di anguria



E' l'ultimo giorno di agosto, le vacanze sono finite, il caldo torrido sembra essere passato, ma l'estate non è ancora terminata ed i suoi frutti sono gustosi e resi dolcissimi dal sole di cui hanno goduto.

E' quindi il momento giusto per realizzare un dolce di cui i palermitani vanno matti, una crostata con un ripieno di gelo d'anguria che loro chiamano "mellone" che può essere mangiato anche da solo come in questa ricetta! E' anche un modo per utilizzare quelle angurie poco dolci o troppo farinose che altrimenti non mangeremmo, mentre con l'aggiunta dello zucchero necessario ed aromatizzate con della cannella e, se li avete, con fiori di gelsomino daranno vita ad una crema dal sapore favoloso. 




Ingredienti: (per una tortiera da crostata da 23 cm con bordi alti)

Per la frolla

  • 375 gr di farina 00
  • 150 gr di burro a temperatura ambiente
  • 150 gr di zucchero semolato
  • 2 uova medie intere
  • la buccia grattugiata di un limone non trattato
  • una punta di cucchiaino di lievito per dolci
  • un pizzo di sale

Per il gelo d'anguria 

  • 1 lt di succo di anguria 
  • 90 gr di amido di mais 
  • 200 gr di zucchero (ma la quantità può variare in base alla dolcezza dell'anguria)
  • un pezzo di stecca di cannella

Per isolare la frolla

  • 100 gr di cioccolato fondente
 
Per guarnire
  • pistacchi tritati
  • gocce di cioccolato fondente
La sera prima iniziate a preparare la frolla come al solito, avvolgetela nella pellicola e fatela riposare in frigorifero per tutta la notte.

Per ottenere il succo d'anguria passate la polpa al passaverdure e raccoglietelo in un contenitore.
Iniziate anche a riscaldare in un pentolino 100 ml di succo di anguria con la stecca di cannella e lasciatela in infusione tutta la notte in frigorifero come pure il resto del succo.

Quando riprenderete la frolla lavoratela un po' per farle riacquistare morbidezza, rivestite la teglia imburrata ed infarinata, bucherellate con i rebbi di una forchetta sia il fondo che i bordi perché non si gonfino in cottura, rivestitela con carta da forno e copritela con fagioli secchi. Fatela cuocere a 180°C in forno preriscaldato per circa 25 minuti, quindi togliete i fagioli e la carta forno e proseguite la cottura per altri 10 minuti. Praticamente avrete fatto una cottura in bianco della base di frolla. 

Ora riprendete il succo d'anguria, passatelo attraverso un colino come pure quello aromatizzato con la stecca di cannella.
Versatene una piccola parte in una casseruola dal fondo spesso, aggiungeteci l'amido di mais che farete sciogliere alla perfezione mescolando con una frusta, quindi lo zucchero un po' per volta fino a raggiungere il grado di dolcezza che vi piace. 
Mettete la casseruola sul fuoco a fiamma bassa e sempre rimescolando vedrete che appena si formeranno le prime bolle avrà raggiunto la giusta consistenza ed acquisito un color rosso corallo favoloso.
Versatelo in un contenitore di vetro e fatelo raffreddare.


Quando la base di frolla sarà fredda spennellate tutto l'interno con il cioccolato fondente fuso a bagnomaria, in modo che la frolla non si ammorbidisca a contatto con il gelo.

Una volta che il cioccolato fondente si sarà rappreso versate all'interno il gelo d'anguria ormai quasi completamente freddo. 
Fate riposare per un giorno la crostata in frigorifero e al momento di servirla guarnite con pistacchi tritati e gocce di cioccolato. 
Io non sono riuscita a trovarli ma ci sarebbero stati meravigliosamente anche dei fiori di gelsomino.  




Accompagnato da un buon Passito di Pantelleria godiamoci ancora questo sapore estivo, il colore poi è stupendo! 


mercoledì 11 agosto 2021

Taralli pugliesi ai semi di finocchio


Siamo arrivati all'ultimo giorno dedicato dalla Fattoria consapevole e solidale alle ricette con spezie ed erbe aromatiche.

Mentre scrivo questo post, nel silenzio mattutino della campagna umbra, rotto solo dai primi cinguettii degli uccelli e dal tubare delle tortore, una nuvola passeggera e dispettosa versa qualche goccia di pioggia nella tazzina di caffè che sto bevendo davanti casa. Una coppia di uccellini che penso sia fuggita da qualche gabbia e si sia straordinariamente ambientata alla vita in libertà, mi fa compagnia da qualche giorno stazionando sui fili della corrente e del telefono che passano sopra casa nostra e davanti. Qui i pali sono ancora in legno, un piccolo borgo con la strada bianca che il comune ha voluto lasciare così come era un tempo. 

Realizzare quest'ultima ricetta fuori casa non è stato semplice. Formiche agguerrite che compaiono dal nulla appena qualcosa di commestibile viene appoggiato sul lavello, una connessione del cellulare che prende solo se usciamo fuori di casa, un'intrusione dei ladri sventata in piena notte dal nostro gatto che ci ha svegliati saltando terrorizzato sul nostro letto, ma tutto sommato sono sciocchezze e quindi tentiamo anche quest'ultima ricetta.

È il modo per concludere questa esperienza della Fattoria consapevole e solidale, in attesa di nuove idee e progetti per continuare a cucinare insieme! 

Protagonisti di questa ricetta sono i semi di finocchio, dal profumo che ricorda l'anice e la liquirizia e dalle proprietà digestive, antinfiammatorie e diuretiche. La ricetta in cui utilizzarli è quella dei taralli pugliesi ai semi di finocchio, uno snack che può accompagnare in un aperitivo dei salumi o formaggi accanto ad un buon bicchiere di vino rosso, ma anche da sgranocchiare da soli come spezzafame.

La realizzazione di questi taralli è molto semplice, anche se ho dovuto rinunciare alla bollitura prima della cottura in forno perché non avrei saputo come e dove farli asciugare una nottata senza che le formiche chiamassero tutte amiche del circondario a banchettare. Se voi vorrete invece procedere alla cottura vi basterà tuffarli in acqua bollente pochi per volta, tirarli su quando vengono a galla come si fa con gli gnocchi, farli asciugare una notte su dei canovacci, quindi il giorno seguente cuocerli in forno a 200 gradi C per 20 minuti. 

Io qui vi indicherò la ricetta senza bollitura, vi assicuro che sono comunque favolosi. 


Ingredienti

  • 500 gr di farina 00
  • 140 ml di un buon olio extra vergine di oliva 
  • 175 ml di vino bianco secco
  • 10 gr di sale fino
  • 1/2 cucchiaino di bicarbonato
  • 12 gr di semi di finocchio
In una ciotola setacciate la farina con il sale, il bicarbonato ed unite i semi di finocchio. Al centro versate l'olio ed il vino bianco ed impastate per almeno 10 minuti fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo. 
Staccate dei pezzetti d'impasto e formate dei cordoncini dello spessore di un mignolo, tagliatene dei pezzi lunghi circa 8 cm o più secondo le dimensioni desiderate e chiudeteli a ciambellina. Fateli riposare per 30 minuti in frigo già sistemati sulla teglia foderata di carta da forno e fate cuocere per 30 minuti a 200 gradi C. Lasciateli nel forno spento fino a che non si raffredda. 
Chiusi in un contenitore di latta o ermetico resteranno fragranti per parecchi giorni.
 
 

 

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