Pagine

giovedì 5 aprile 2018

Torta de Menjar Blanc di Alghero


Era da tempo che volevo realizzare questo dolce tipico di Alghero dopo averlo visto realizzato da Roberto Murgia.
Il biancomangiare è una pietanza di origine medioevale diffusa in tutta Europa ed ancora oggi presente in tutta Italia con varie ricette. Io l'ho apprezzato in Sicilia tanto da prepararlo spesso come "biancomangiare" e "testa di turco", mentre in Sardegna lo troviamo appunto ad Alghero con il nome di "menjar blanc" e nel Campidano conosciuto come "pappai biancu" con ricette di chiara origine catalano-spagnola ed influenze arabe. Consiste in una crema di latte (in Sardegna viene utilizzato latte di pecora o capra) in cui l'addensante è amido di mais e aromatizzata con scorza di limone.
La sfoglia che racchiude il biancomangiare è di "pasta violada",  utilizzata nella realizzazione di diverse specialità sarde e caratterizzata dalla presenza della semola rimacinata di grano duro e dello strutto. 
Si tratta di un dolce dal sapore molto delicato che sicuramente si discosta molto dai dolci sardi più noti, ma altrettanto buono.




Ingredienti: (per una tortiera da 23 cm di diametro)

Per la pasta violada

  • 250 gr di farina 00
  • 250 gr di semola rimacinata di grano duro
  • 70 gr di strutto 
  • 50 gr di zucchero semolato
  • 2 uova
  • acqua tiepida q.b.
Per il ripieno di menjar blanc
  • 1 lt di latte intero
  • 110 gr di amido di mais
  • 200 gr di zucchero semolato
  • la scorza di 1 limone non trattato lasciata intera
Per prima cosa preparate il menjar blanc.
In una casseruola riscaldate quasi tutto il latte con la scorza del limone.

In una ciotola mescolate con una frusta a mano il restante latte con lo zucchero e l'amido di mais, quindi versatelo nel latte da cui avrete eliminato la scorza di limone e portate a bollore sempre mescolando con la frusta fino ad avere addensato la crema.



Versatela in un contenitore e copritela con pellicola a contatto.
Lasciate che si raffreddi.

Nel frattempo preparate la pasta violada.
In una ciotola setacciate le due farine, fate un pozzo al centro e versatevi lo strutto e le due uova, iniziate a mescolare con una frusta a mano, quindi versate il tutto sulla spianatoia ed aggiungete acqua tiepida poca per volta fino ad ottenere la consistenza della sfoglia per la pasta fatta a mano. 




 Dopo averla lavorata e resa liscia avvolgetela nella pellicola e fatela riposare per 30 minuti.



Riprendete la pasta, dividetela in due parti, una da 2/3 e l'altra da 1/3 dell'impasto. 
Stendete la parte più grande con il mattarello e ricopriteci una teglia da crostata imburrata ed infarinata in modo che la pasta superi il bordo.
Versate il ripieno di menjar blanc, quindi ricoprite con la seconda sfoglia che avrete ottenuto, rifilate il bordo in eccesso e sigillate insieme le due sfoglie in modo che non si aprano.



Con i rebbi di una forchetta bucherellate la superficie della torta, spennellatela con albume d'uovo leggermente battuto (io ho usato dell'albume con un po' di tuorlo per far risaltare di più il bordo della torta) e quindi con zucchero semolato.



Fate cuocere in forno preriscaldato a 180°C per circa 35 minuti fino ad avere una leggera doratura. 


Servite quando è completamente fredda.



                        LE TABACCHERAS      

Con gli stessi ingredienti per la pasta violada ed il menjar blanc si realizzano le tabaccheras, dei ravioli a mezzaluna che nella forma ricordano le antiche tabacchiere dove si teneva il tabacco.

Stendete la pasta ad uno spessore di 3 mm, ricavatene dei tondi di 15 cm di diametro, ponete al centro il menjar blanc e richiudete la sfoglia sigillando bene i bordi. 
Spennellate le tabaccheras con albume sbattuto, cospargetele di zucchero semolato e cuocetele a 180°C fino a leggera doratura. 

Alla prossima! =^-^=

Nessun commento:

Posta un commento