mercoledì 31 ottobre 2018

Cavolo rosso brasato per il Menù Lib(e)ro



I colori autunnali sono davvero meravigliosi, un'esplosione di tonalità accese che la natura ci offre prima del riposo invernale.
Tra le verdure più colorate che io amo c'è il cavolo cappuccio rosso ed è proprio il suo colore dovuto alla presenza delle antocianine che lo rende un alimento davvero prezioso.
E' infatti in grado di rinforzare le difese immunitarie, combattere i radicali liberi e quindi contrastare l'invecchiamento della pelle e degli occhi, prevenire disturbi cardiocircolatori ma soprattutto avere un potere antitumorale. Inoltre abbassa il colesterolo e grazie alla presenza della vitamina C è un alleato della nostra salute contro le malattie invernali.
E' quindi importante inserirlo nella nostra dieta ed oltre che come contorno, come nella mia ricetta, si può utilizzare anche nella preparazione di un gustoso risotto che per il suo colore piacerà sicuramente anche ai bambini.
Per questo mio contributo ai contorni del Menù Lib(e)ro, che fino all'8 novembre prossimo vedrà alla guida della brigata Alessandro del blog "Un uomo dal Bagno alla Cucina", ho preso una ricetta che cucino da anni.




Fa parte del libro "Il Manuale delle Verdure della Cucina Italiana" ed è il cavolo rosso brasato.




Ingredienti: (per 4 persone)

  • mezzo cavolo cappuccio rosso
  • 100 gr di pancetta affumicata
  • 50 gr di burro
  • 3 cucchiai di olio e.v.o.
  • 1 spicchio d'aglio tritato
  • 6 semi di coriandolo pestati
  • 1 bicchiere di vino bianco secco
  • 1 cucchiaio di buon aceto aromatico (io ho usato quello rosso)
  • 2 cucchiai di zucchero semolato 
  • sale q.b.
Dopo aver eliminato la parte centrale bianca tagliate il cavolo a listarelle sottili e lavatelo accuratamente.


In un ampio tegame mettete l'olio ed il burro e quando questo è sciolto versateci la pancetta tagliata a listarelle ed il cavolo e lasciatelo soffriggere per 10 minuti girandolo spesso.
Versate quindi l'aglio tritato, lo zucchero, i semi di coriandolo pestati ed un po' di sale.
Irrorate tutto con il vino e l'aceto, mescolate e quindi lasciate cuocere a fuoco bassissimo con il coperchio per circa un'ora e mezza.
Poco prima di toglierlo dal fuoco controllate che il sale sia giusto.
Servite ben caldo.
E' perfetto per accompagnare secondi come stufati, arrosti e stinco di maiale , ma anche uno zampone o un cotechino o delle salsicce arrostite e lo vedo molto bene anche accanto a delle semplici patate lesse insieme a degli ottimi insaccati.


Alla prossima ricetta!  =^-^=

martedì 16 ottobre 2018

Peperoni del convento per il Menù Lib(e)ro


Eccoci alle prese con il secondo vegetariano per il Menù Lib(e)ro che fino al prossimo 25 ottobre vedrà a capo della brigata la chef Rosa Maria del blog "Torte e dintorni R.M.T.".



Prima che gli ortaggi estivi coltivati in pieno campo spariscano del tutto dai banchi del mercato per lasciare il posto a quelli coltivati in serra, ho voluto preparare questi peperoni ripieni di melanzane che sono un tripudio di sapori.
La ricetta dei "peperoni del convento" l'ho presa da "il Manuale delle Verdure" della Cucina Italiana.



Si tratta di una ricetta semplice che richiede solo un po' di tempo per la frittura del ripieno di melanzane, ma il risultato ne vale la pena! 




Ingredienti: (per 6 persone)

  • 6 peperoni gialli piccoli (circa 600 gr)
  • 1 bella melanzana (circa 300 gr)
  • 300 gr di pomodori maturi e sodi
  • 150 gr di cipolla mondata
  • 70 gr di Emmental
  • 30 gr di grana grattugiato
  • 20 gr di pangrattato
  • 3 fette di pancarrè messe a bagno nel latte
  • 1 uovo intero
  • 1 cucchiaio di prezzemolo tritato
  • alcune foglie di basilico
  • sale e pepe q.b.
  • olio di semi d'arachide per friggere
  • olio e.v.o.

Per prima cosa sbucciate la melanzana e tagliatela a cubetti da 1 cm e mezzo.
Metteteli sotto sale (o come faccio io a bagno in acqua salata) per mezz'ora, quindi asciugateli per bene, passateli nella farina e scuotendone l'eccesso friggeteli in olio d'arachide fino a che non sono dorati.
Fateli scolare su carta assorbente e teneteli da parte.

Affettate ora a velo la cipolla ed insieme allo spicchio d'aglio schiacciato fatela appassire in 3 cucchiai d'olio e.v.o. senza farla colorire.
Aggiungetevi i pomodori passati, salate e pepate e fate cuocere per 10 minuti a fiamma bassa.
Unitevi ora le melanzane fritte e fatele insaporire sul fuoco con il sugo per 5 minuti.
Togliete il sugo con le melanzane dal fuoco e quando si sarà stiepidito aggiungeteci il pangrattato, le fette di pancarrè ammorbidite nel latte ben strizzate, il grana, 40 gr di Emmental grattugiato, l'uovo intero ed il prezzemolo tritato e regolate di sale.

Tagliate a metà i peperoni ben lavati (di gialli delle giuste dimensioni purtroppo ne ho trovati solo 3), privateli dei semi e della pellicina bianca, quindi poneteli nella teglia unta e riempiteli con il composto.
Guarnite ogni mezzo peperone con il restante Emmental grattugiato e qualche fogliolina di basilico. Irrorateli con un filo d'olio e.v.o. ed infornate a 190°C per 40 minuti, coprendoli con un foglio d'alluminio gli ultimi 10 minuti. 




Se avete voglia pubblicate anche voi la vostra ricetta di secondo vegetariano e lasciate un post nel blog di Rosa Maria con il link.
Alla prossima! =^-^=  


venerdì 12 ottobre 2018

Impossible coconut rum pie con Bisquick home made e salsa al cacao




  • Questa ricetta l'ho scovata per caso cercando un dolce al cocco con una consistenza piuttosto cremosa e sono giunta in questo sito.
  • In quest'altro sito ho invece trovato come realizzare in casa il Bisquick, un prodotto che serve per la realizzazione dei pancakes e che è previsto nella ricetta.
  • Per la realizzazione del Bisquick home made e della torta vi basterà un frullatore o un mixer, rapidissima la sua realizzazione e pochissimo da lavare.
  • Vi riporterò le dosi americane indicate dal sito ed il corrispondente in grammi.
  • Di mio ho solo aggiunto le scaglie di cioccolato bianco con cui guarnire la pie ed una salsa al cacao con cui accompagnare ogni fetta di torta.

 
Bisquick home made

 1. Iniziamo a preparare il Busquick fatto in casa.


 Ingredienti per il Bisquick home made:

  • 6 cups di farina per tutti gli usi (768 gr)
  • 3 tbsps di lievito (12 gr)
  • 1 tbs di sale (14gr)
  • 1 tazza di margarina a cubetti (190 gr)

 Versate tutti  gli ingredienti in polvere nel mixer e fate   miscelare per 15 secondi. Aggiungete quindi la margarina a   cubetti ed azionate il mixer fino ad ottenere un composto   sabbioso.
 In un recipiente ermetico potete conservarlo in frigorifero   per 3 mesi. 
 Per agevolarvi nell'utilizzo di questa miscela vi preciso che 

 1 cup di Bisquick pesa circa 125 gr.


 2. Passiamo ora all'esecuzione della coconut pie.


 Ingredienti: (per una teglia da 20 cm)


  • 2 cups di latte (480ml)
  • 3/4 cup di zucchero semolato (150 gr)
  • 1/2 cup di Bisquick (65 gr)
  • 4 uova intere
  • 1/4 cup di burro (57 gr)
  • 1 cup di cocco disidratato (100 gr)
  • 2 tbsp di rum ambrato (24 gr)
  • 1 e 1/2 tsps di essenza di vaniglia (3 gr)
  • zucchero a velo e scaglie di cioccolato bianco per guarnire
 Fate riscaldare il forno a 180°C.
 Nel frattempo versate tutti gli ingredienti nel mixer e   frullateli per 3 minuti.

 Versate quindi il composto nella teglia imburrata e fate   cuocere a 180°C per almeno 40 minuti. Fate la prova stecchino   per controllare la cottura ed eventualmente passare il dolce   alcuni istanti sotto al grill per farlo colorire. 


3. Per ultima prepariamo la salsa di accompagnamento.

 Ingredienti per la salsa al cacao:


  • 80 gr di zucchero semolato
  • 50 gr di acqua
  • 15 gr di cacao amaro
  • 1 cucchiaio di rum (facoltativo)

 In un pentolino portate a bollore l'acqua con lo zucchero,   quindi versateci il cacao setacciato e mescolando fate 
 amalgamare bene la salsa. 
 Se vi piace il rum aggiungetelo alla salsa una volta fredda.


 Una volta fredda cospargete la torta di zucchero a velo e   scaglie di cioccolato bianco. Servite la coconut rum pie   accompagnandola   con  la salsa al cacao.



 Se invece volete mangiarla senza accompagnarla con la salsa   allora vi suggerisco di aggiungere 1 cucchiaio di zucchero   alla dose prevista, questo perché la torta non è dolcissima. 



  Alla prossima ricetta! =^-^=

domenica 7 ottobre 2018

Trippa alla trasteverina per il Menù Lib(e)ro



Eccoci affrontare i "secondi di terra" per il Menù Lib(e)ro che fino al prossimo 12 ottobre vedrà come chef Teresa di "Crumpets & co.".



Stavolta ho voluto riproporre una ricetta tipicamente romana, la "trippa alla trasteverina", tratta da "il Manuale delle Carni" della Cucina Italiana.



La trippa fa parte del cosiddetto "quinto quarto", ovvero tutto quello che resta dei bovini e degli ovini dopo aver tolto i due quarti anteriori ed i due quarti posteriori.
Un tempo il "quinto quarto" era destinato a sfamare il popolo e grazie all'abilità e all'inventiva delle donne da ciò che sarebbe stato gettato ne sono nati dei piatti saporiti e tipici che sono poi diventati famosi in tutto il mondo.
La trippa, il cuore, il fegato, i rognoni (cioè i reni), la milza, le animelle (una ghiandola salivare dei bovini che scompare in età adulta), il cervello, la coda, l'intestino, hanno così dato vita a numerosi piatti tradizionali e non solo a Roma.
Della cucina romanesca sono famosissimi: la coda alla vaccinara, i rigatoni con la pajata, la coratella d'abbacchio coi carciofi, la trippa alla romana o alla trasteverina.
Per chi non è abituato a certi piatti probabilmente la sola idea di mangiare determinate parti degli animali fa un po' senso, ma ricordiamoci che una volta erano le uniche ad arrivare sulla tavola del popolo, basta ricordare una mitica scena del film "Il marchese del Grillo" con Alberto Sordi o le poesie scritte da Aldo Fabrizi, due pilastri della romanità.
Vi riporto di seguito la ricetta tratta dal libro.



Ingredienti: (per 4 persone)

  • 1 kg di trippa mista semicotta (cordone, chiappa e cuffia)
  • 50 gr di lardo
  • 50 gr di formaggio pecorino grattugiato
  • 1 carota
  • 1 cipolla
  • 1 costa di sedano
  • 2 spicchi d'aglio
  • 1 grossa cucchiaiata di conserva di pomodori
  • foglioline di menta
  • sale q.b.
Dopo aver lavato accuratamente la trippa semicotta ponetela in una pentola con acqua fredda, salate e dal bollore fate cuocere a fuoco dolce per 30 minuti.

Quando la trippa è cotta pestate il lardo, tritate la cipolla, il sedano la carota e l'aglio e ponete tutto in una casseruola facendo imbiondire qualche minuto.

Nel frattempo scolate bene la trippa e tagliatela a listarelle o a rombi ed aggiungetela nella casseruola facendola insaporire un po'.

Aggiungete la conserva diluita in un bicchiere d'acqua calda, salate e fate cuocere a casseruola coperta per circa 30 minuti mescolando ogni tanto.

Quando la trippa alla trasteverina è pronta servitela accompagnandola nel piatto con pecorino grattugiato e la menta tritata.

Questa è la ricetta come da libro, in effetti c'è chi sfuma la trippa con un bicchiere di vino bianco, chi usa più passata di pomodoro ed aggiunge anche del peperoncino e chi anziché accompagnarla con il solo pecorino usa un misto di pecorino e parmigiano.

Alla prossima!  =^-^=