venerdì 29 gennaio 2016

Takaka oaty ginger crunch - shortbread con glassa allo zenzero ( Nuova Zelanda )


Volendo trovare un altro dolce da realizzare per la tappa neozelandese dell'Abbecedario culinario mondiale  mi sono trovata subito a dover scartare quei dolci che avevo già cucinato per la tappa in Australia e che sono comuni ai due paesi: la pavlova e gli anzac biscuits.
Così dopo aver ridotto la scelta mi sono imbattuta in una ricetta a base di zenzero che mi piaceva: il ginger crunch, una sorta di shortbread con una base simile ad una pasta frolla al gusto di zenzero e golden syrup ricoperta da una vellutata crema a base di burro, zucchero a velo e naturalmente...zenzero e golden syrup.
Di questo dolce presente in tutte le sale da tè, pasticcerie e caffè della Nuova Zelanda e tanto amato dai neozelandesi esistono diverse varianti.
Avendo in dispensa dei fiocchi d'avena e del cocco disidratato la variante che prevede questi due prodotti nella base mi ha incuriosita: si tratta del Takaka oaty ginger crunch (una delle specialità del "Wholemeal Cafe" della città di Takaka) e quindi, dopo aver trovato anche lo zenzero candito per guarnire la glassa, ho iniziato a prepararli.
Dimenticavo, se amate particolarmente lo zenzero potete aggiungere 2 cucchiaiate di zenzero candito tritato anche tra gli ingredienti della base, ne rimarrete entusiasti.
La ricetta è veramente molto semplice, l'unico ingrediente che dovrete prepararvi in precedenza se non riuscite a trovarlo in commercio è il golden syrup che io preparo seguendo questa ricetta della mia amica Rosa Maria.




Ingredienti: (per 14 porzioni generose o 28 quadrotti)

Per la base
  • 200 gr di burro
  • 3 cucchiai di golden syrup
  • 200 gr di zucchero di canna
  • 100 gr di cocco disidratato
  • 180 gr di fiocchi d'avena
  • 110 gr di farina 00
  • 2 cucchiaini di lievito in polvere 
  • 2 cucchiaini di zenzero in polvere
Per la glassa
  • 150 gr di burro
  • 300 gr di zucchero a velo
  • 2 cucchiai di golden syrup
  • 2 cucchiaini di zenzero in polvere
Per guarnire
  • pistacchi tritati grossolanamente (salati o NON secondo i vostri gusti, io ho adoperato quelli NON salati)
  • zenzero candito tritato grossolanamente
Iniziate a preparare la base preriscaldando il forno a 170°C.

In un tegame versate il burro, lo zucchero di canna ed il golden syrup ed a fuoco basso mescolate fino a che non sono ben sciolti, quindi versate il tutto nella ciotola dove avrete precedentemente mescolato con cura tutte le polveri, i fiocchi d'avena ed il cocco disidratato.






Amalgamate bene il tutto e versate il composto in una teglia da 18 cm x 30 cm rivestita di carta da forno premendolo bene e livellandolo. 




Mettete quindi in forno e fate cuocere 20 - 25 minuti a 170°C.

Trascorso il tempo di cottura estraete la teglia e fate raffreddare.

Una volta raffreddata la base passate a preparare la glassa mettendo sul fuoco a fiamma bassa il burro ed il golden syrup. Una volta ben sciolti aggiungete lo zenzero e lo zucchero a velo setacciato mescolando fino a che non si sia formata una glassa liscia e cremosa.



Versatela quindi sulla base cotta che è ancora all'interno della teglia, muovendola delicatamente perché la glassa si distribuisca uniformemente.




Quando la glassa inizia a rapprendersi cospargetela di pistacchi e zenzero candito tritati grossolanamente.

Lasciate che la glassa si raffreddi completamente quindi tagliate con un coltello a rettangoli o a quadrotti.




Potete conservare il vostro Takaka oaty ginger crunch in frigorifero o in dispensa chiuso in un contenitore ermetico. 


La base è deliziosa, la glassa è un attentato alla glicemia.
E pensare che alcune ricette prevedevano ancora più zucchero a velo nella glassa se non addirittura doppia dose di glassa! 
Secondo me invece dimezzare la dose della glassa sarebbe meglio per i nostri gusti, anche se esteticamente uno strato maggiore fa la sua figura!! Comunque da provare accompagnandolo ad un buon caffè espresso italiano!

Anche questa ricetta si unisce alle altre raccolte da Monia di "Gata da plar" per la tappa neozelandese.

Alla prossima! =^-^=


venerdì 22 gennaio 2016

Cinnemon Oysters - le ostriche alla cannella (Nuova Zelanda)



Lasciata a malincuore la Russia con l'Abbecedario culinario mondiale siamo volati in Nuova Zelanda, dove ad attenderci c'è la nostra amica Monia con il suo blog "Gata da plar". 


Questi pasticcini allo zenzero e cannella, ripieni di panna montata, sono un esempio della vecchia scuola pasticcera neozelandese, la loro nascita dovrebbe risalire a circa la metà del secolo scorso, qualcuno dice nella città di Dunedin nel South Island della Nuova Zelanda. 
Debbo precisare che non avendo lo stampo adatto per questi dolcetti mi sono arrangiata con una piastra elettrica da cake pops che ha svolto egregiamente il suo compito ma mi ha creato delle cinnemon oysters che sono circa la metà di quelle che realizzano in Nuova Zelanda. Tuttavia il gusto non ne ha certo risentito e forse di questa grandezza le preferisco, ogni cinnemon oyster è un boccone, non ci si sporca neppure!!



Ingredienti: (per circa 40 cinnemon oysters piccole come una noce)

Per l'impasto delle ostriche

  • 2 uova
  • 90 gr di zucchero semolato
  • 60 gr di farina 00
  • 2 cucchiaini di golden syrup ( o in mancanza di miele di acacia leggermente diluito con acqua)
  • 1 cucchiaino di cannella in polvere
  • 1/2 cucchiaino di zenzero in polvere
  • 1/4 di cucchiaino di bicarbonato di sodio
Per farcire 
  • 125 ml di panna fresca (eventualmente addolcita con un cucchiaio di zucchero a velo)
Per decorare 
  • zucchero a velo

Per prima cosa mescolate tutti gli ingredienti secchi tranne lo zucchero.


Iniziate poi a montare con le fruste elettriche le uova fino a che sono bianche e spumose, aggiungete quindi lo zucchero e continuate a montare altri 3 minuti, per ultimo aggiungete il golden syrup leggermente riscaldato e continuate a battere fino a che le uova montate non scrivono.



A questo punto aggiungete le polveri setacciate ed incorporatele con un cucchiaio di legno mescolando delicatamente dall'alto verso il basso.



Versate quindi l'impasto negli stampi della piastra per cake pops leggermente oleati con della carta (cosa che farete ogni volta prima di versare l'impasto) e fate cuocere secondo le indicazioni della piastra ( nella mia sono bastati 5 minuti).



Se invece aveste la fortuna di possedere l'antico apposito stampo neozelandese (chiamato "bonco") lo imburrate e spolverate di farina e di zucchero eliminando l'eccesso e fate cuocere in forno preriscaldato a 180°C per 8 - 10 minuti estraendo le ostriche dallo stampo quando sono ancora calde. 
Foto presa da questo sito
Qui da noi in Italia dovreste trovare delle teglie con stampi a semisfera da 5 cm di diametro che andranno benissimo.

Una volta raffreddate praticate su ciascuna un taglio con un coltellino seghettato lasciando però una parte non tagliata per avere proprio l'effetto ostrica aperta e riempite con un pò di panna montata eventualmente addolcita con pochissimo zucchero a velo.

Spolverate di zucchero a velo e le vostre cinnemon oysters sono pronte per accompagnare il vostro tè o il vostro caffè.



Sono deliziosi ed accompagneranno il vostro tè pomeridiano in perfetto stile anglosassone!!

Alla prossima! =^-^=

domenica 10 gennaio 2016

Sharlotka - la popolare torta russa alle mele


Siamo giunti all'ultimo giorno di permanenza in terra russa, da domani con l'Abbecedario culinario mondiale ci sposteremo in Nuova Zelanda alla ricerca dei piatti tipici di questa terra.
Volevo però regalare un'ultima ricetta a Tamara che ci ha ospitati in modo splendido nel suo blog "Un pezzo della mia maremma". 


Con le feste natalizie purtroppo non ho avuto tanto tempo per scovare e realizzare tutte le ricette tipiche di questo grande paese e vi assicuro che ci sono piatti strepitosi che mi riprometto di provare.
Così comprate ieri delle belle mele ho realizzato questo dolce, semplice negli ingredienti, velocissimo da realizzare ma assolutamente delizioso.
Tranne per la presenza dello zucchero, si potrebbe quasi considerare un dolce dietetico, infatti non contiene grassi né derivati del latte.
La prossima volta voglio però provare ad utilizzare qualche mela in più.
Sharlotka in Russia è sinonimo di "torta di mele", ma sembra che sia realizzata anche con pere, prugne o frutti di bosco o addirittura con mousse al cioccolato, e normalmente viene accompagnata con del gelato, oppure panna montata o salse (al cioccolato, alla crema, di frutta).
Sembra che l'antenata di questo dolce, creata in Inghilterra dallo chef francese Marie Antoine Carême, fosse la "Charlotte à la Parisienne" in onore della regina Charlotte moglie del re Giorgio III di cui fu chef de cuisine.
Quando poi si trasferì a San Pietroburgo al servizio dello zar russo Alessandro I° la rinominò "Charlotte Russe".
Piuttosto recentemente si è trasformata, sostituendo ai savoiardi un leggero impasto di pan di spagna ed anziché la mousse di mele si usano mele non cotte.


Ingredienti : (per una tortiera da 20 cm)
  • 6 grandi mele
  • scorza grattugiata di 1 limone
  • 3 uova grandi
  • 200 gr di zucchero semolato
  • un pizzico di sale
  • 2 pizzichi di noce moscata grattugiata  
  • 1 cucchiaino di estratto di vaniglia (o i semi di una bacca di vaniglia)
  • 125 gr di farina 00
  • zucchero a velo e cannella in polvere per guarnire
Il procedimento è molto semplice e rapido.

Rivestite la tortiera con carta da forno imburrata, sia sul fondo che sulle pareti.

Sbucciate e tagliate a tocchetti le mele cospargendole con la scorza grattugiata del limone. Versatele all'interno della tortiera.



In una ciotola montate con le fruste elettriche le uova con lo zucchero ed un pizzico di sale fino a farle scrivere, aggiungete la vaniglia, la noce moscata grattugiata e quindi con una spatola anche la farina setacciata.


Versate il composto sopra le mele. Dovrà coprirle completamente. Battete leggermente sotto la tortiera perché il composto penetri tra le mele.



Cuocete in forno già caldo a 170°C per 45 minuti. Controllate che uno stecchino inserito nella torta ne esca asciutto.

Fate raffreddare la torta quindi sistematela sul piatto da portata e cospargetela di zucchero a velo e cannella.

Servitela accompagnandola con del gelato, della panna montata, della salsa al cioccolato o della salsa di frutti di bosco come ho fatto io.


E' leggera, profumatissima, perfetta per la prima colazione, per il brunch o per accompagnare un tè o un cioccolato caldo nel pomeriggio. Provatela, sicuramente diventerà una delle torte alle mele preferite! 

Alla prossima ricetta! =^-^=


mercoledì 6 gennaio 2016

Zapekanka - un dolce russo di ricotta per accompagnare il vostro tè



Oggi per l'Epifania avevo voglia di fare un dolce. Perché quindi non approfittare dell'occasione e fare un dolce russo per la raccolta dell'Abbecedario culinario mondiale?
Il tempo a disposizione non era moltissimo ma ho trovato questa ricetta rapida quanto invitante, la zapekanka, una vera e propria cheesecake in stile russo.
Questa volta ho arricchito la ricotta con gocce di cioccolato fondente, ma possono essere utilizzati uva passa, mirtilli o albicocche essiccati, canditi vari. Basta far rinvenire in acqua calda la frutta essiccata, quindi asciugarla e passarla nella farina prima di aggiungerla all'impasto in modo che non vada tutta sul fondo del dolce.

Ingredienti: (per una teglia da 18 cm con bordo alto 6 cm)

  • 500 gr di ricotta
  • 100 gr di zucchero semolato
  • 100 ml di latte
  • 100 gr di semolino
  • 3 uova intere
  • 50 gr di burro fuso
  • 1 cucchiaino di essenza di vaniglia o i semi di 1/2 bacca di vaniglia 
  • la scorza grattugiata di 1 limone
  • 100 gr di gocce di cioccolato fondente

Per guarnire

  • confettura di mirtilli 
  • frutti di bosco 
  • zucchero a velo
Questa volta non vi ho fotografato i passaggi perché è tutto veramente molto semplice.

Iniziate a versare il semolino in una ciotola dove aggiungerete il latte e mescolate per bene. Lasciatelo riposare alcuni minuti affinché il semolino assorba completamente il liquido.
Setacciate ora la ricotta perché diventi una crema senza alcun grumo.
Aggiungete alla ricotta il semolino a cui avete fatto assorbire il latte e tutti gli altri ingredienti tranne le gocce di cioccolato.
Amalgamate il tutto con le fruste elettriche perché diventi un composto liscio e cremoso.
A questo punto aggiungete anche le gocce di cioccolato passate nella farina e a cui avrete fatto perdere ogni eccesso di farina scuotendole in un colino.
Incorporate le gocce con un cucchiaio di legno delicatamente.

Versate il tutto nella teglia precedentemente imburrata ed infarinata.


Fate cuocere in forno preriscaldato a 180°C per 50 minuti, controllando che al centro il dolce sia cotto.

Lasciatelo nel forno semiaperto per almeno mezz'ora.

Una volta freddo sformatelo sul piatto da portata, spolverizzatelo di zucchero a velo e guarnite con frutti di bosco passati alcuni minuti in un tegamino con un cucchiaio d'acqua e qualche cucchiaiata di confettura di mirtilli.


La stessa confettura sciolta sul fuoco con un pò d'acqua e con l'aggiunta di frutti di bosco vi servirà per guarnire le fette al momento di servire.


Questa cheesecake russa non ha nulla da invidiare ad altre più conosciute, non vi deluderà!! 


Ricetta destinata a Tamara di "Un pezzo della mia maremma" che ospita la tappa russa dell'ABC.

Alla prossima!!  =^-^=

   

Recuperiamo il pane con la torta nera brianzola



“Questo post partecipa al “Calendario del Cibo Italiano 2016 – AIFB” ed esattamente alla Settimana degli avanzi, la mia ricetta con cui partecipo è Recuperiamo il pane con la torta nera brianzola.

Ambasciatrice della prima settimana del Calendario del cibo iniziata ieri è Cinzia di "cyndistarblog".

Anche se viviamo in un periodo in cui il cibo non scarseggia come purtroppo è accaduto fino al primo dopoguerra, nel rispetto di chi ha difficoltà economiche e per evitare lo scempio di prodotti ancora buoni che finiscono nella raccolta dell'umido rispolveriamo le buone abitudini delle nostre mamme secondo le quali "non si butta mai niente"!
La cucina del recupero è stata un'esigenza vitale fino a pochi decenni fa e se anche si cerca di essere oculati negli acquisti alimentari può accadere che qualcosa avanzi, un figlio che all'ultimo minuto ti avverte che non viene a cena ed ecco che qualcosa "avanza".
In genere quello che a casa mia spesso avanza, ma alle volte spesso può anche essere insufficiente (magari ti arrivano all'improvviso due bocche da sfamare in più), è il pane. Ma se il pane è un buon pane casareccio, di quelli che non diventano immangiabili dal mattino alla sera, ci sono mille modi per riutilizzarlo.

La torta che ho realizzato con il pane raffermo è tipica della Brianza lombarda, ha  come base il pane raffermo, il latte e lo zucchero a cui aggiungere amaretti o biscotti secchi, cacao, uvetta, canditi, pinoli, liquore all'anice se non è destinato ai più piccoli, uova, spezie (cannella, noce moscata, zenzero, chiodi di garofano), scorza di arancia o di limone ed un pò di burro.
Tutto rigorosamente secondo i propri gusti e ciò che si ha a disposizione.

La ricetta è semplicissima e molto rapida ma il risultato è eccezionale.



Ingredienti: (per una tortiera da 24 cm di diametro)

  • 1 lt di latte intero
  • 300 gr di pane raffermo
  • 200 gr di amaretti sbriciolati
  • 100 gr di uva passa
  • 100 gr di cacao amaro
  • 2 uova 
  • 100 gr di zucchero
  • 40 gr di burro fuso
  • 1/2 cucchiaino di cannella in polvere
  • 1/2 cucchiaino tra noce moscata grattugiata e zenzero in polvere
  • 2 chiodi di garofano
  • scorza grattugiata di un'arancia
  • un cucchiaio di liquore all'anice 
  • un pizzico di sale

Per la spiegazione completa della ricetta andate qui .

Alla prossima ricetta ! =^-^=

martedì 5 gennaio 2016

Russian tea cakes - i biscotti del Natale russo


Potreste pensare che con questa ricetta sia in ritardo, ma visto che in Russia il Natale ortodosso è celebrato secondo il calendario giuliano il 7 gennaio, sono in perfetto anticipo!! ;-)

Quaranta giorni prima di Natale, cioè dal 27 novembre, inizia per i fedeli un periodo di preghiera e di relativo digiuno in cui non viene mangiata la carne (come per noi in Quaresima), periodo che termina il 6 gennaio dopo il tramonto che è la vigilia di Natale.

Il periodo natalizio russo va dal 31 dicembre al 13 gennaio che è l'ultimo giorno dell'anno secondo il calendario giuliano.

La notte del 31 dicembre ci si scambia i regali ed il Babbo Natale russo, chiamato Nonno Gelo (Died Moroz)  è accompagnato da una vecchietta di nome Babushka ed insieme a piedi consegnano i doni sotto l'albero.

Questi biscotti sono tra le prelibatezze dolci che si fanno nel periodo natalizio, ma possono accompagnare un ottimo tè russo tutte le volte che vogliamo.



Ingredienti: (per 32 biscotti)

  • 225 gr di burro a temperatura ambiente
  • 250 gr di farina 00
  • 47 gr di zucchero a velo
  • 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
  • 125 gr di noci tritate 
  • 1 cucchiaio di latte
  • un pizzico di sale
Per guarnire 
  • zucchero a velo setacciato
Il procedimento per realizzare questi biscotti è molto semplice e rapido.
In una ciotola mescolate tutti gli ingredienti amalgamandoli con le mani fino a che non formino un impasto compatto.


Lo avvolgete nella pellicola e lo fate riposare in frigorifero per 30 minuti.


Riprendete l'impasto e ne ricavate delle palline che posizionate sulla teglia rivestita di carta da forno ben distanziate tra loro.


Le fate cuocere per 25 minuti in forno preriscaldato a 175°C, dovranno appena colorirsi sul fondo ma restare chiari.
5 minuti dopo averli estratti dal forno li avvolgete delicatamente nello zucchero a velo e li posizionate nuovamente sulla carta da forno fino a che non sono completamente freddi.
A questo punto li ripassate nuovamente nello zucchero a velo.

Quando saranno completamente candidi sono pronti per essere gustati!!


Sono friabilissimi, squisiti, e con il loro candore ricordano tanto la neve. 

Questa ricetta partecipa alla raccolta dell'Abbecedario culinario mondiale che per la tappa russa è ospitato da Tamara di "Un pezzo della mia maremma".

Alla prossima ricetta!  =^-^=



domenica 3 gennaio 2016

Cavatelli al ragù




“Questo post partecipa al “Calendario del Cibo Italiano 2016 – AIFB” e festeggia la Giornata Nazionale dei  Cavatelli oggi 3 gennaio 2016, la mia ricetta con cui partecipo è Cavatelli al ragù.

Questa interessantissima iniziativa dell'AIFB ha preso il via il 1° gennaio ed in ognuno dei 366 giorni dell'anno ci sarà un ambasciatore che ci presenterà una ricetta, a noi declinarla nelle mille maniere che nel nostro paese sono la ricchezza gastronomica che ci contraddistingue.

Ambasciatrice di questa tappa dei cavatelli è Patrizia di "Andante con gusto" che vi parlerà ampiamente di questa pasta.

Io qui vi presento come l'ho realizzata con il mio ragù di famiglia che tanto piaceva a mio padre toscano.




Ingredienti:

Per la pasta 

  • 125 gr di semola rimacinata di grano duro
  • 125 gr di farina 0
  • 130 ml di acqua calda
  • 1 cucchiaio d'olio evo
Cominciate versando sulla spianatoia le due farine ben miscelate, formate la classica fontana ed al centro versate l'acqua calda a cui comincerete a far amalgamare le farine, quindi versate l'olio.
Lavorate energicamente l'impasto per almeno 20 minuti fino ad avere una massa liscia e compatta.
Copritela con pellicola e fatela riposare per una mezz'ora.





Per il ragù
  • 1/2 cipolla
  • una costa di sedano
  • 1 carota
  • una scorzetta di buccia di limone
  • 300 gr di carne di manzo macinata
  • un fegatino ed un cuore di pollo
  • 2 zampe di pollo fiammeggiate e private della pelle
  • 1/2 bicchiere di vino rosso (ottimo un Chianti)
  • 400 gr di polpa di pomodoro (nel periodo giusto usate i pomodori freschi)
  • 4 cucchiai di olio e.v.o.
  • sale e pepe q.b.
Tritate con cura cipolla, sedano e carota insieme alla scorzetta di limone, mettete tutto in un tegame con l'olio e fate soffriggere alcuni minuti.
Aggiungete quindi la carne macinata, il fegatino ed il cuore tritati a coltello e le zampe del pollo ben lavate.
Quando la carne inizierà ad imbiondire sfumate con il vino rosso e
aggiungete sale e pepe.
Versate quindi la polpa di pomodoro e portate a cottura, ci vorranno circa 30 minuti. Prima di spegnere regolate ancora di sale e pepe e dopo alcuni minuti il ragù è pronto.

Riprendete ora l'impasto che abbiamo fatto riposare, ricavatene dei cilindretti spessi meno di un mignolo e tagliatene dei pezzetti che varieranno di lunghezza in base al tipo di cavatelli che vorrete fare, se con uno, due o addirittura tre dita.
Prendete il pezzetto di pasta e con il dito trascinatelo sulla spianatoia per dargli la forma caratteristica.
Io questa volta ho voluto utilizzare un rigagnocchi per far in modo che i cavatelli raccogliessero ancora meglio il condimento.





Cuoceteli per circa 7 minuti in abbondante acqua salata, conditeli con il ragù, una generosa grattugiata di parmigiano reggiano e buon appetito!!


Alla prossima!!  =^-^=