sabato 31 luglio 2010

La confettura di "pornelle"



Quando 34 anni fa vidi per la prima volta Panicarola nel comune di Castiglione del Lago me ne innamorai. Il borgo Badiali, dove ci sono le casette dei nonni e dei bisnonni di mio marito, è la parte del paese che ha mantenuto l'aspetto che aveva più di un secolo fa ed essendo considerato "centro storico" le ristrutturazioni che si sono effettuate da un pò di anni a questa parte debbono rispettare i materiali e le caratteristiche che avevano le vecchie costruzioni.
Qui c'è ancora la tradizione di avere il proprio orticello ed i propri animali che servono esclusivamente alla propria famiglia e chiaramente da loro la stagionalità dei prodotti è la regola di vita.
Qui ho mangiato per la prima volta il piccione ripieno, i pici con il sugo d'oco o di cinghiale, la squisita panzanella estiva che è diversa da come la facciamo a Roma, la torta al testo e tutti i prodotti dei loro orti.
In particolare nell'orto dello zio Tonino c'è un albero di"pornelle" che dà dei frutti dolcissimi e da quando li ho assaggiati non riesco mai a trovare in commercio delle prugne che abbiano lo stesso sapore.

Già, perché le pornelle altro non sono che le prugne. Quando due giorni fa al mio mercato rionale ho trovato un banco che aveva delle prugne che somigliavano a quelle di zio Tonino ne ho assaggiata una ed erano proprio quelle!!!!
Prese, e non ho resistito alla tentazione di farci una confettura, tanto tra 2 giorni sarò ai Badiali e potrò assaggiarle direttamente dall'albero dello zio!!

Fin da bambina non ho mai amato molto le confetture perché troppo dolci, preferivo e preferisco di gran lunga le marmellate di agrumi, ma se debbo farne in casa, anche per preparare delle ottime crostate, ho scoperto come farle senza dare alle stesse il sapore di caramello che assumevano dopo una lunga cottura. Utilizzo Fruttapec, questa volta ho utilizzato il 2:1, vale a dire per ogni chilo di frutta aggiungere una busta di Fruttapec e la metà del peso di zucchero. Veniamo quindi alla preparazione.

Per 1 kg di prugne denocciolate
550 gr di zucchero semolato
100 ml di acqua
3 cucchiai di succo di limone
1 bustina di Fruttapec 2:1



Miscelo lo zucchero con il Fruttapec e lo aggiungo alle prugne tagliate in piccoli pezzi in una pentola di acciaio.
Aggiungo l'acqua ed il succo di limone e porto ad ebollizione girando con un cucchiaio di legno. Io ho fatto bollire 7 minuti, anzichè i 3 indicati sulla confezione di Fruttapec, in ogni caso è infallibile la prova piattino.
Nel frattempo ho sterilizzato i barattoli nel microonde con all'interno l'acqua per 10 minuti alla massima temperatura ed ho spennellato i coperchi con alcool per liquori.
Ho immediatamente versato la confettura nei barattoli, li ho chiusi e capovolti.
Li ho quindi coperti con un canovaccio e lasciati freddare così tutta la notte.
Ho aperto subito un barattolo per mostrarvi la confettura, ha un bel colore acceso, la giusta consistenza e vi assicuro che è buonissima!

Högler Kirschkrapfen: le ciliegie fritte della Baviera


La frutta estiva è quella che io adoro, sarà che c'è tanta scelta tra i tanti frutti dolci e dissetanti che dal calore del sole hanno preso i loro colori brillanti e la loro carica zuccherina, ma quando vado al mercato, tra le bancarelle che espongono tanta bella frutta, debbo prendere un pò di tutto. Capita quindi che con tutta la scelta che c'è in casa ne possa utilizzare una parte per preparare qualche dolce.
Pochi giorni fa navigavo sul web alla ricerca di nuovi luoghi della Baviera da visitare il prossimo Natale. Sapete che ci torno sempre molto volentieri perché obiettivamente è ricca di bellezze naturali e di città incantevoli e perché ci vivono i miei amici siciliani Mariuccia ed Angelo.
Oltre alle bellezze ed alle attrazioni delle varie località ho il vizio ( ma come potrebbe essere diversamente)di cercare anche le particolarità della cucina locale, e così ho scoperto una ricettina molto simpatica tipica del Berchtesgaden Land, nell’estrema Baviera sudorientale, non molto distante da Salisburgo e dal fiabesco lago Konigssee.
Si tratta delle ciliegie fritte o Högler Kirschkrapfen.


Ingredienti per 4 - 5 persone:
500 gr di ciliegie con i gambi
2 uova
300 gr di farina
300 ml di latte

40 gr di olio
sale
zucchero semolato misto a cannella in polvere su cui far rotolare le ciliegie fritte

olio per friggere

Per accompagnare le Högler Kirschkrapfen preparare una salsa alla vaniglia con:

100 ml di latte
100 ml di panna fresca
1 stecca di vaniglia
2 tuorli
40 gr di zucchero

Mettere a bollire il latte con la panna e la stecca di vaniglia. Unire a filo sui tuorli lavorati con lo zucchero fino a renderli bianchi e spumosi, rimettere sul fuoco bassissimo senza far bollire fino a quando la crema non velerà il cucchiaio di legno. Far raffreddare la salsa mescolando ogni tanto.

Vediamo ora come preparare le ciliegie fritte.







Mescolare i tuorli con l'olio, il latte, la farina e il sale, coprire e far riposare per 40 minuti.

Aggiungere gli albumi montati a neve ferma.

Immergere le ciliegie e quindi friggerle in olio bollente.




Rotolarle nello zucchero mischiato alla cannella.

Servirle accompagnate dalla salsa alla vaniglia.

Sono veramente una squisita "tedescheria", provatele prima che finisca la stagione delle ciliegie!!



Con questa ricetta sto viaggiando in Germania insieme all'Abbecedario culinario europeo ospitati da Pulcetta del sito "Briciole". 

venerdì 30 luglio 2010

Trionfo di frutta su torta fredda allo yogurt per il compleanno di mia suocera




Ieri è stato il compleanno di mia suocera, 81 anni portati egregiamente nonostante i piccoli "acciacchi" lamentati (vorrebbe avere ancora la falcata da bersagliere che ha sempre avuto, senza un minimo d'affanno).
Benché lei fosse contraria ad una festa ho voluto prepararle una torta fresca, visto che lei non ama il gusto della pasta di zucchero o del mmf che uso per le torte decorate, ed anche se in formazione ridotta (dei 5 nipoti ne è potuta venire solo una)ci siamo presentati a casa sua con torta e spumante per brindare con lei.
Il caldo non ha aiutato le decorazioni in cioccolato del girotorta, le quali appena fuori dal frigorifero si sono ammorbidite ed accartocciate un pò, ma alle 20e30 la via Olimpica era libera dal solito traffico che la congestiona tutto il giorno e quindi in 15 minuti siamo arrivati a destinazione e la torta non ha subito ulteriori danni.
Con il suo gusto fresco, la frutta e la cioccolata per le decorazioni è piaciuta molto, ed un fresco venticello ci ha permesso di gustarla conversando piacevolmente.
Ancora tanti auguri Silvana e siamo pronti a festeggiarti per tantissimi anni!!

Torta fredda allo yogurt con trionfo di frutta glassata al cioccolato

Per la base:

200 gr di biscotti Oro Saiwa
120 gr di burro fuso

Per la farcitura:

375 gr di yogurt alla fragola zuccherato
500 ml panna da montare
4 cucchiai di zucchero
12 gr gelatini in fogli

Per decorare:

200 gr cioccolato fondente fuso
frutta fresca a piacere
2 cucchiaini di gelatina in polvere sciolta con 2 cucchiai d'acqua, 2 cucchiaini di zucchero ed 1 grossa fragola frullata (per la gelatina di fragola),facendola bollire per 2 minuti.

Frullare i biscotti nel mixer fino ad ottenere una farina che andrà mescolata con il burro fuso. Con questo composto formare la base della torta in una tortiera a cerniera di 24 cm di diametro rivestita sul fondo e sulla parete con carta forno, premendo il composto con il dorso di un cucchiaio e mettere la tortiera in frigorifero.
Mettere quindi i fogli di gelatina ad ammollare in acqua fredda per 10 minuti, strizzarla e farla sciogliere a fuoco bassissimo con 2 cucchiai d'acqua.
In una ciotola mescolarla allo yogurt ed alla panna precedentemente zuccherata e montata.
Versare il composto sulla base di biscotti e riporre nuovamente in frigorifero.
Far sciogliere a bagnomaria il cioccolato fondente, immergervi parzialmente la frutta
(io ho utilizzato fragole, ciliegie ed acini d'uva) che viene poi posizionata sulla torta.
Spalmare il cioccolato fuso rimasto con una spatola su una striscia di carta forno poco più alta della torta, metterla qualche minuto in freezer(il cioccolato deve appena freddarsi, altrimenti si spezza) e quindi con delle forbici tagliare dei triangoli, attaccarli sul bordo della torta e togliere la carta forno.
Versare la gelatina di fragola sulla torta ed inserire ancora qualche triangolo di cioccolato tra la frutta per decorare.
Lasciare riposare la torta in frigorifero almeno 3 ore prima di servirla.

sabato 24 luglio 2010

Marillenknoedel - palle con le albicocche di zia Lina


Come vi ho già raccontato la mia passione per i dolci è nata grazie a mia zia Lina, viennese trapiantata a Roma, e quando è il momento delle albicocche non posso fare a meno di ripensare a lei.
Ricordo che avevo circa 15 anni quando un'estate sua figlia più piccola, mia cugina Laura, prese in affitto una casa a Ladispoli ed avrei trascorso un mese al mare con lei ed i suoi 2 bambini. Una mattina eravamo pronti per andare sulla spiaggia quando suonò il campanello, era zia Lina che era venuta armata di tutti gli ingredienti per prepararci le sue "palle di albicocche", come le chiamavamo noi, e quando tornammo all'ora di pranzo ci aveva preparato un buon pranzetto e come dolce le mitiche "palle di albicocche".
Da quando zia Lina non c'è più mia cugina Laura ed io portiamo avanti la sua tradizione e quando è il momento delle albicocche è d'obbligo preparare i Marillenknoedel (così si chiamano in austriaco).

Oggi pomeriggio avevo proprio voglia di preparare le "palle di albicocche" ed ecco che vi posto la ricetta di zia Lina, anche se ho scoperto che si usa farle anche adoperando al posto delle patate del formaggio fresco (topfen) e al posto delle albicocche prugne o marmellata, ma per me solo queste sono le originali.

Per la pasta esterna:
1 kg di patate
80 gr di burro a temperatura ambiente
50 gr di semola di grano duro
1 uovo intero e 2 tuorli
250 gr di farina 00
sale

Per farcirle:
1 kg e 1/2 di albicocche
zucchero in zollette (tante quanto il numero delle albicocche)

Per ripassarle dopo averle lessate:
180 gr di burro
150 gr di pangrattato

cannella in polvere
zucchero a velo

Lessare le patate con tutta la buccia in acqua salata, pelarle e con lo schiacciapatate ridurle in purea ancora calde. Appena stiepidite aggiungere il burro, la semola di grano duro, l'uovo intero ed i due tuorli, un pizzico di sale e la farina setacciata. Amalgamare bene il tutto fino ad avere un composto liscio e compatto che lascerete da parte. Nel frattempo sciacquare ed asciugare le albicocche, privarle del nocciolo tagliando con un coltello ben affilato tra le due metà ma senza staccarle completamente. Al posto del nocciolo mettere una zolletta di zucchero e ricomporre l'albicocca.
Dopo aver messo un pò di farina sulla spianatoia formare con l'impasto un cilindrotto e tagliarne delle fette spesse circa 1/2 cm. Mettere nella fetta l'albicocca ricomposta e piano piano con le mani chiudere l'impasto intorno all'albicocca stessa fino ad avere una palla.
Lessarle per dieci minuti in acqua bollente salata a bollore basso, vedrete che verranno a galla come gli gnocchi di patate, toglierle con una schiumarola.
In una padella piuttosto grande fate sciogliere il burro e fateci imbiondire il pangrattato, rotolarci le "palle di albicocche" per farle avviluppare dal pangrattato, posizionarle su un piatto, cospargerle di cannella in polvere e zucchero a velo.



















Sono semplici ma molto gustose, provatele, buon appetito!!



Con questa ricetta partecipo alla raccolta per l'Abbecedario culinario europeo che per l'Austria è ospitato da Rosa Maria del blog "Torte e dintorni".

mercoledì 21 luglio 2010

Torta fredda allo yogurt contro il caldo di questi giorni


Questa l'avevo preparata per il compleanno di mio marito



Sarà che quest'anno la primavera è stata latitante, sarà che l'anticiclone africano ci sta facendo sentire i suoi effetti, ma il caldo di questi giorni ci ha colti alla sprovvista e ci sta facendo veramente soffrire.

Accendere il forno in queste condizioni vuol dire voler soffrire, quindi piatti molto leggeri e freschi, che riescano a stuzzicare l'appetito e a reintrodurre quell'acqua che il nostro fisico, messo a dura prova dal caldo eccezionale, perde in gran quantità.

Pasta fredda, insalata di riso, grandi insalatone arricchite da pomodorini.....e se a qualcuno viene voglia di un dolce???
Semifreddi...........freschi, gustosi, che si preparano in poco tempo e non richiedono l'uso del forno.

Ecco quello che ho preparato venerdì e che domenica, al ritorno dall'Umbria, era pronto e solo da tirar fuori dal freezer.
E' una torta fredda allo yogurt e questa è la ricetta.

Per la base:

200 gr di biscotti secchi
100 gr di burro fuso

Per farcire:

375 gr di yogurt (io ho usato yogurt già zuccherato, alle fragole nella torta guarnita con coulis di kiwy, e ai frutti di bosco in quella guarnita con le fragole)
250 gr di panna da montare
4 cucchiai di zucchero
12 gr di gelatina in fogli

Per guarnire:

frutta fresca a piacere (io la "brino" passandola semplicemente all'ultimo momento nello zucchero semolato, come nel caso delle fragole)

oppure

una coulis di frutta fresca (nel mio caso kiwy) fatta con
300 gr kiwy
60 gr zucchero
un pò di succo di limone

Ho frullato i biscotti nel mixer fino ad avere una farina, a questi ho aggiunto il burro fuso ed amalgamato bene e con questo composto ho coperto il fondo di una tortiera a cerniera da 24 cm di diametro rivestita di pellicola. Per compattare bene il composto aiutatevi con il dorso di un cucchiaio bagnato. Mettere a riposare nel frigo.
Mettere i fogli di gelatina a bagno in acqua fredda e quando si sono ammorbiditi (10 minuti) fateli sciogliere su fuoco dolce con 2 cucchiai di acqua fredda. Una volta sciolti completamente unirli allo yogurt a cui unirete anche la panna montata.
Versare questo composto sulla base di biscotti e mettete nuovamente in frigo.
Per preparare la coulis ho frullato i kiwy e vi ho aggiunto lo zucchero ed il succo di limone.
Versarla sulla torta e mettere in freezer. Tirare fuori 30 minuti prima di servire.

Nella versione con le fragole appena tolta dal freezer l'ho decorata con le fragole "brinate" con lo zucchero.

Vi assicuro, sono leggere e dal sapore fresco che non appesantisce un pranzo o una cena importanti, ma sono anche ottime da gustarsi la sera all'aperto, quando una leggera brezza o il nostro venticello romano chiamato " er ponentino", ci portano un pò di refrigerio e ci invitano a guardare le stelle!!!!

martedì 13 luglio 2010

Cookaround forum: raduno a Porto S. Giorgio dell'11 luglio 2010


Il granchio Sebastian in versione Cook per la mia Sacher torte




Eccolo sulla torta che ha risentito un pò del viaggio ma
che hanno detto era buonissima!!


Eccoci all'incontro con Zeta, Amuro e Cioccogolosa


Il pergolato che ombreggia l'entrata del B&B




Il panorama dalla terrazza del nostro B&B

Una delle finestre della nostra camera che
affaccia sulla terrazza

La nostra stanza










Una delle svariate pizze che ci hanno servito!!

La fantastica bavarese di Stexy!!


A conclusione della serata di sabato allo Chalet
Duilio anche i fuochi d'artificio (organizzati dallo stabilimento accanto però)!!!!

Innamorara ed il suo innamoraro con il cartello di Cook

Il mio menù di pesce, squisito!!!!!!!!


Nel buffet degli aperitivi anche le olive ascolane ed i cremini che adoro



La torta per il compleanno del maritino di Zeta portata da due
splendide girls!!!!!!!












Il "buffet dolci" con tutte le cookine che l'hanno realizzato

Tutti ai propri posti................



......foto di gruppo di tutti i cookini!


La mitica Zeta con Cioccogolosa ed Amuro ed i bouquet della
fioraia "chiacchierina"


Erano passati appena 4 giorni dal raduno di Roma del 18 aprile che Zeta (organizzatrice della mega-torta del raduno che aveva lasciato tutti a bocca aperta), sull'onda della nostalgia per quelle due splendide giornate trascorse insieme che tutti i partecipanti avevano manifestato, lanciava l'idea di un raduno nella sua terra: le Marche.
L'idea d'incontrarci a Porto S. Giorgio in piena estate ci è piaciuta subito, anche se il periodo a ridosso delle ferie per molti poteva essere un impedimento.
Questa volta, partecipando da sola, avrei dovuto raggiungere Porto S. Giorgio in treno o in pullman, ma se con il primo avrei dovuto fare un cambio, con il secondo gli orari di arrivo erano troppo stretti per farmi tranquillamente partecipare al raduno.
Cuocopercaso aveva confermato a Zeta che aveva dei posti per chi proveniva da Roma come lui e così ho trovato con chi fare il viaggio.
Il sabato mattina intorno alle 9,00 lui e sua moglie sono venuti a prendermi ed il nostro weekend marchigiano è iniziato.
Cuocopercaso avevo avuto modo di conoscerlo già al raduno di Roma, mentre la moglie che vi aveva partecipato solo la domenica non ne avevo avuto l'occasione.
Due persone gentilissime e cordiali con cui il viaggio di poco più di 3 ore è volato, chiacchierando di cose che abbiamo scoperto di avere in comune.
Parecchi di noi che venivano da più lontano sono arrivati il sabato mattina e la mitica Zeta con Amuro e Cioccogolosa sono venute a prenderci all'uscita della A14 per accompagnarci a vedere prima la struttura dove avremmo pranzato il giorno dopo e dove avrebbero pernottato alcuni di noi, poi il B&B dove avrebbero pernottato gli altri e dove avremmo pranzato subito.
Il B&B "la Fonte di Mosè" si trova in località Torre di Palme, immerso nel verde su una collinetta da cui si scorge il mare poco lontano.
E' una struttura rustica ben restaurata, con un pergolato di vite che ombreggia l'entrata, accogliendo gli ospiti con un'aria piacevolmente familiare .
Siamo arrivati ed il profumo di pietanze che proveniva dalla cucina ci ha avvolti facendoci subito venire l'acquolina in bocca. Una rapida sistemazione dei bagagli nelle stanze, accoglienti con i loro soffitti con travi di legno a vista, e subito scesi al ristorante.
Mentre eravamo a tavola Zeta era dovuta tornare all'uscita dell'autostrada per recuperare Miciottina e famiglia che si erano trovati ancora sull'autostrada con il navigatore "taroccato" (così l'ha chiamato Miciottina stessa) che segnava di averli portati a destinazione.
Finalmente tutti a pranzo, dove la proprietaria cordialissima ci ha voluto offrire un assaggio del tipico fritto misto marchigiano. E' in quest'occasione che ho conosciuto i "cremini",dei quadrotti di crema pasticcera piuttosto soda passati nella farina, nell'uovo battuto poi nel pangrattato e quindi fritti. Li servono insieme alle olive all'ascolana ed alle zucchine panate e fritte sempre con lo stesso sistema, una delizia.

Salendo le scalette che portavano alle stanze ci siamo imbattuti in uno dei due enormi cani neri di proprietà del B&B che cercava refrigerio sdraiato lungo il corridoio che portava alle camere. Non avendo nessuna intenzione di spostarsi siamo stati costretti a passare scavalcandolo. Lui, sempre comodamente sdraiato, controllava con attenzione ognuno di noi che in punta di piedi saltellava attraverso le sue zampe stando attento a non calpestarlo, ma dopo una, due, tre persone passate ha deciso che il luogo non era più tranquillo e si è alzato per andarsi a sdraiare nuovamente in santa pace sulle scale esterne che portavano alle stanze superiori.
Una rapida rinfrescata e Miciottina, il marito, il loro dolcissimo bambino ed io siamo nuovamente usciti alla volta del lungomare di Porto S. Giorgio, mentre le mie giovanissime 3 compagne di stanza (Sposinatuttofare, Serendica ed una loro amica) partivano per la loro missione segreta nelle cucine del ristorante. Se vi dico che provengono dalla Campania e che come tutti noi dovevano preparare un dolce, riuscite ad indovinare in cosa consisteva la loro missione segreta?
Riflettete, ve lo svelerò più avanti!
Dimenticavo, Miciottina si era presentata con una vistosa ingessatura al piede sinistro, causa una volè mal riuscita giocando a tennis con una.......................zanzara, avete capito bene, voleva prenderla con una racchetta a carica negativa ma l'atterraggio sulle ciabattine è stato rovinoso, e mentre Miciottina vedeva tutte le stelle del firmamento, l'impavida zanzara aveva continuato a ronzarle intorno (immagino gli sberleffi che le ha fatto!! ;-)) ).

Anche Porto S. Giorgio, come la maggior parte della riviera adriatica,ha una consolidata vocazione turistica e le sue spiagge sono attrezzate per il soggiorno di adulti e bambini.
Così, chiacchierando amichevolmente davanti ad un caffè abbiamo aspettato che fosse l'ora di avvicinarci allo Chalet Duilio dove avevamo l'appuntamento con tutti gli altri.
Lo Chalet Duilio è un bellissimo bar-ristorante-pizzeria che gestisce anche lo stabilimento balneare e qui abbiamo cenato all'aperto.
Dopo un aperitivo, antipasto con crostini, patatine fritte, affettati e "finger food tipico marchigiano", composto dalle mitiche olive all'ascolana ed i favolosi cremini.Quindi "pizzata" con pizze di tanti gusti e dulcis in fundo (frase azzeccatissima) la guduriosa bavarese di Stexy!! Lo stabilimento accanto ha fatto persino i fuochi d'artificio e francamente ci sono sembrati organizzati proprio per noi!! A fine serata un vento fresco ci ha fatto dimenticare il caldo afoso lasciato nelle nostre città.
Nella fresca stanza del B&B mi sono addormentata cullata dal sommesso parlottio delle mie giovani compagne di stanza, ma le stesse fanciulle mi hanno svegliata al mattino con un urlo di terrore. Due di loro erano arrampicate sul letto mentre la terza con un asciugamano dava la caccia ad un grillo entrato nella nostra camera. Risveglio più esilarante non avrei potuto immaginare.

Una volta scesa nella hall la gentile proprietaria mi ha voluto preparare subito un ottimo caffè mentre aspettavo che scendessero anche gli altri per fare colazione, quindi la moglie di Cuocopercaso, Miciottina ed io siamo uscite per ordinare tre bouquet destinati a Zeta, Amuro e Cioccogolosa. La fioraia dove ci ha indirizzate la proprietaria del B&B era in vena di chiacchiere e mentre lei ci manifestava il suo immenso amore per Roma prendendo alla rinfusa fiori che metteva insieme per mostrarci come aveva intenzione di realizzare i bouquet, noi tre ci guardavamo con un'espressione dubbiosa che voleva dire
-"Ma come verranno sti bouquet??? Bah, speriamo bene!!!"
Quando finalmente siamo uscite dal negozio, non senza prima aver rassicurato mille volte la fioraia sulla nostra consapevolezza di vivere in una città stupenda (in cuor mio speravo che non attaccasse anche con le bellezze architettoniche di Salerno, la città di Miciottina, altrimenti ci avremmo fatto notte) ci siamo avviate verso il mercatino della domenica di Porto S. Giorgio dove abbiamo sbirciato un pò tra le bancarelle ma senza trovare nulla d'interessante.
Siamo quindi rientrate al B&B per prendere Cuocopercaso che era rimasto a godersi un pò di relax e recuperare i bagagli.
Ma durante la nostra assenza alle mie compagne di stanza era accaduto di tutto.
Mentre erano intente a terminare i babà (questa era la missione segreta che avevano iniziato la sera prima) a Sposina era uscito il sangue dal naso e la loro amica nel vederlo era svenuta. Quindi Serendica aveva dovuto decorare i babà da sola, ma la nostra eroina aveva portato ugualmente a termine la missione.
Dopo aver salutato la proprietaria abbiamo quindi lasciato il B&B alla volta della "Villa Il Cannone" Antica Dimora dove avremmo pranzato.
Qui solito clima di "vecchi amici che si ritrovano", sia con chi si era conosciuto in occasione di altri raduni, ma straordinariamente anche con chi s'incontrava per la prima volta.
Dopo l'aperitivo all'aperto l'ottimo pranzo in una saletta freschissima a temperatura cantina.
In base alle nostre scelte comunicate a Zeta avevamo chi menù a base di pesce e chi a base di carne, entrambe apprezzati da tutti noi, per i bambini poi un menù a parte.
E' quindi arrivato il momento del "buffet di dolci" preparati da noi di Cookaround.
Nuovamente all'aperto i camerieri hanno iniziato a portare una per volta le nostre realizzazioni presentate in maniera impeccabile!!
Gli invitati di un battesimo che festeggiavano nello stesso ristorante hanno iniziato a strabuzzare gli occhi, ogni vassoio era una sorpresa!! Credo che un mastro pasticcere non avrebbe saputo fare di meglio.
Mentre stavano allestendo il buffet dolce avevamo notato la mancanza di Zeta, ma immaginavamo fosse nelle cucine a sistemare i dolci sui vari vassoi, in effetti era così ma c'era anche dell'altro!!
Ad un certo punto sono comparsi due bei maschietti in abbigliamento tipo Drake Queen, uno ornato anche di orecchie da coniglietta gentilmente prestate dalla figlia di Patty66 (per la cronaca i consorti di Corinna_72 e Stexy) che sorreggevano la supertorta realizzata da Zeta (con l'aiuto di Cioccogolosa per le decorazioni) per il compleanno del maritino!!! Una "coppa del mondo" con tanto di brasiliane distese a prendere il sole. E' stato un momento di ilarità unico.....c'è stata subito qualcuna che ha chiesto se poteva ingaggiarli per le prossime feste a sorpresa!!!!
Per l'8 marzo prossimo immagino che le richieste saranno tantissime!
Boys, se volete vi faccio da impresario!!!

Nello stile di quei pazzi di Cookaround il buffet dolce è stato una meraviglia.
I 3 camerieri facevano la spola dalla cucina portando di volta in volta delle prelibatezze.
Quando l'ultima torta è stata sistemata il tavolo era un tripudio di biscottini, torte gelato, crostate, cheescakes, pasticcini di ogni sorta, chiffon cake, bicchierini con dolci al cucchiaio, babà (frutto della fatica delle mie compagne di stanza), frutta fresca, Sacher torte (la mia)con Sebastian che faceva bella mostra di sé.
Una vera gioia per gli occhi...........e poi anche per il palato.
D'obbligo la foto del tavolo con tutte le cookine che avevano realizzato le loro dolci specialità.
Dopo aver assaggiato tutto quanto ancora poteva trovar spazio nel nostro pancino, nonché liquore alla liquirizia ed al caffè di Corinna per chi non doveva guidare e caffè espresso per svegliare chi invece doveva mettersi alla guida, mi sono precipitata a recuperare i bouquet che la fioraia aveva consegnato per la nostra magnifica organizzatrice e le sue collaboratrici.
Nonostante i nostri timori aveva realizzato dei bouquet veramente belli ed Amuro, davanti al suo, si è sciolta in lacrime!!
Dopo aver ricevuto da Zeta una bella bottiglia di Passerina Ciù Ciù in ricordo del raduno e tutte le varie foto di gruppo è giunto il momento dei saluti.
Quando si arriva a quelli c'è sempre un velo di malinconia, ma anche la consapevolezza di aver conosciuto nuove splendide persone che insieme a chi già si conosceva hanno vissuto con te dei momenti eccezionali.
Tanti baci ed abbracci scambiati insieme alla promessa di incontrarci nuovamente, come ho detto io:
-"Arrivederci cari amici, non so dove, come e quando purché sia presto!"

P.S. Nella prima foto è ritratto il granchio Sebastian in versione Cook con cui ho decorato la mia Sacher torte, realizzata con la ricetta di l'Araba felice, unica variante un pò di caffè nella realizzazione della glassa al cioccolato.