lunedì 4 febbraio 2019

Torta "tipo Barozzi", il gioiello di Vignola


Se amate il cioccolato e non potete fare a meno di una fumante tazza di caffè questa è la torta giusta per voi.
E' un'eccellenza della pasticceria di Vignola, in provincia di Modena, anche se è entrata a far parte della tradizione del luogo da un tempo relativamente  breve.
Questa torta è nata nel 1886 dall'estro di Eugenio Gollini, dell'omonima pasticceria Gollini ancora in attività, che prima la chiamò semplicemente "torta nera", poi "pasta Barozzi" e dal 1907 "torta Barozzi" in occasione del quattrocentesimo dalla nascita dell'architetto Jacopo Barozzi detto "il Vignola".
La ricetta originale è custodita ancora gelosamente dagli eredi di Gollini che continuano la produzione di questo dolce.
Tuttavia, come per tutti i dolci entrati a far parte della tradizione, in tutta la provincia di Modena ogni famiglia ha la propria ricetta per tentare di riprodurre il dolce, come anche altre pasticcerie la producono con il nome di "tipo Barozzi" per rispettare il marchio depositato da Gollini.
Come gli stessi Gollini affermano il segreto non riguarda gli ingredienti, ma la loro proporzione ed il metodo di lavorazione. 
Quindi dopo aver letto tantissime ricette della torta ho tratto quella che dovrebbe essere la più utilizzata, se sarà come l'originale potrò saperlo solo dopo aver assaggiato quella della Pasticceria Gollini, di certo è squisita.



Ingredienti: (per circa 8 persone)

  • 250 gr di cioccolato fondente 
  • 80 gr di burro
  • 100 gr di mandorle spellate
  • 50 gr di arachidi (non salate)
  • 150 gr di zucchero semolato
  • 4 uova 
  • 1 tazzina di caffè espresso
Per prima cosa tostate per qualche minuto nel forno le arachidi e le mandorle ed una volta fredde passatele nel mixer fino a ridurle in polvere.

Fate quindi fondere a bagnomaria o nel microonde il burro insieme al cioccolato fondente unendovi alla fine anche la tazzina di caffè espresso.

Montate ora con le fruste elettriche i tuorli con lo zucchero fino a che non saranno gonfi e spumosi da scrivere.

Allo stesso modo montate a neve ferma gli albumi.

Quando il cioccolato ed il burro fusi con il caffè si sono stiepiditi uniteli al composto di tuorli e zucchero, aggiungete quindi le arachidi e le mandorle ridotte in farina e per ultimi, dall'alto verso il basso, gli albumi montati a neve.

Versate in una teglia quadrata di circa 22 cm per lato foderata di carta alluminio e fate cuocere in forno preriscaldato a 170°C per 30-35 minuti. Dovrà risultare alta circa 3 cm. La superficie dovrà presentarsi asciutta e rugosa mentre inserendo all'interno uno stecchino ne dovrà uscire leggermente umido. 


Una volta fuori dal forno, dopo averla fatta raffreddare, capovolgetela su altra carta di alluminio in cui la conserverete fino al momento di tagliarla con un coltello a seghetto con tutta la carta perché non si sbricioli. Dovrete ricavarne dei quadratini della dimensione che preferite, ma vi consiglio di farli piccoli e magari mangiarne più di uno.


Potete accompagnarla con della panna montata o come suggerisce il grande chef Massimo Bottura bagnando ogni quadratino con delle gocce di aceto balsamico di Modena.

Potete conservarla diversi giorni avvolta nella stessa carta di alluminio.

Alla prossima!  =^-^=


1 commento:

Maria Brentegani Portugalli ha detto...

Mmmm che buona la torta Barozzi! La prepara anche mia cugina con una ricetta simile.
Complimenti anche per il tuo blog ricco di gustose ricette.
Ti seguirò molto volentieri.
A presto
Maria

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