lunedì 23 ottobre 2023

Budin de quinua (Bolivia) - Q di Quinoa


C
onfesso che la difficoltà nel trovare ingredienti con la Q per il nostro viaggio nel mondo è notevole, ma mi ha dato modo di conoscere meglio una materia prima che in America Latina ha un'importanza basilare nell'alimentazione dalla notte dei tempi, la quinoa. Conosciuta già dagli Inca come chisiya mama, che nella lingua quechua significa "madre di tutti i semi", viene coltivata da più di 5.000 anni sugli altopiani della catena delle Ande tra i 3.800 ed i 4.200 metri di altitudine. La quinoa non è un cereale, anche se viene utilizzata come se lo fosse, ma è un falso cereale o pseudocereale ed appartiene alla stessa famiglia degli spinaci e della barbabietola.


E' quindi priva di glutine, contiene i nove aminoacidi che l'organismo umano non è in grado di produrre, tra cui la lisina che permette la crescita delle cellule del cervello e la metiotina che permette di metabolizzare l'insulina.

E' ricca di fibre, minerali e vitamine B,C ed E, nonché di antiossidanti che contrastano l'invecchiamento. Ha un sapore erbaceo che ricorda un po' il riso. Prima di essere cotta deve essere abbondantemente lavata sotto l'acqua corrente per eliminare la saponina che ricopre ogni chicco, una sostanza amara e sgradevole. Può essere cotta utilizzando 2 parti di liquido per ogni parte di quinoa, liquido che può essere semplice acqua, brodo di carne o vegetale o addirittura latte (specialmente per i dolci). Quando sarà cotta la quinoa avrà completamente assorbito tutto il liquido, si sarà gonfiata e diventata traslucida.

I semi possono avere colori diversi: la quinoa bianca ha un sapore delicato, la rossa e nera ha un sapore più deciso che ricorda vagamente le nocciole. Io ho trovato in commercio un mix delle tre tipologie ed ho usato questo. 

La quinoa si adatta a moltissime ricette, dall'antipasto al dolce, vi stupirete. 

La ricetta in cui ho voluto utilizzarla è un dolce tipico della Bolivia, paese dell'America meridionale in cui la cucina è stata influenzata dalle tradizioni spagnole e pre-colombiane: cucineremo il budino di quinoa.

Le ricette boliviane per questo budino che ho scovato nel web possono variare sul metodo di cottura della quinoa, alcuni la cuociono direttamente nel latte con stecca di cannella e zucchero, altri invece la cuociono in acqua, io ho provato questa seconda soluzione ed ora veniamo alla ricetta.



Ingredienti:

  • 200 gr di semi di quinoa
  • 200 gr di zucchero semolato
  • 4 uova intere
  • scorza grattugiata di 1 limone non trattato
  • 1 cucchiaio di cannella in polvere
  • 1 cucchiaio di rum (loro utilizzano il pisco, acquavite di vino, che io non avevo)
  • 280 ml di latte scremato
  • 100 gr di uva passa
  • 1 bella noce di burro fuso
Per il caramello 
  • 100 gr di zucchero semolato
Innanzitutto sciacquate a lungo sotto l'acqua corrente la quinoa.


M
isuratela ancora asciutta  in una ciotola e calcolate 2 parti di uguale volume in acqua. Fate cuocere la quinoa per circa 15 minuti, comunque vi accorgerete che è cotta quando avrà assorbito tutta l'acqua e sarà diventata traslucida e gonfia.


Versatela in una ciotola ed aggiungete tutti gli altri ingredienti, avendo cura di battere le uova prima di aggiungerle ed infarinare l'uva passa. Volendo potete anche aggiungere una bella noce di burro fuso.

Spennellate lo stampo con il caramello che avrete ottenuto con lo zucchero a parte, versate il composto nello stampo e ponetelo in una casseruola con acqua fredda per cuocere a bagnomaria in forno preriscaldato a 180° C per 1 ora. 


Una volta freddo mettetelo in frigorifero per una notte.

Potete anche guarnirlo come preferite, io ho utilizzato delle pesche che in Bolivia vengono spesso utilizzate.
È veramente buono, provatelo! 
   

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1 commento:

Jesse Gabriel ha detto...

Den Zucker im Pudding werde ich gegen Dattelsirup austauschen und die Milch gegen Mandelmilch.
Viele Grüße,
Gabriel

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