Come vi ho già raccontato la mia passione per i dolci è nata grazie a mia zia Lina, viennese trapiantata a Roma, e quando è il momento delle albicocche non posso fare a meno di ripensare a lei.
Ricordo che avevo circa 15 anni quando un'estate sua figlia più piccola, mia cugina Laura, prese in affitto una casa a Ladispoli ed avrei trascorso un mese al mare con lei ed i suoi 2 bambini. Una mattina eravamo pronti per andare sulla spiaggia quando suonò il campanello, era zia Lina che era venuta armata di tutti gli ingredienti per prepararci le sue "palle di albicocche", come le chiamavamo noi, e quando tornammo all'ora di pranzo ci aveva preparato un buon pranzetto e come dolce le mitiche "palle di albicocche".
Da quando zia Lina non c'è più mia cugina Laura ed io portiamo avanti la sua tradizione e quando è il momento delle albicocche è d'obbligo preparare i Marillenknoedel (così si chiamano in austriaco).
Oggi pomeriggio avevo proprio voglia di preparare le "palle di albicocche" ed ecco che vi posto la ricetta di zia Lina, anche se ho scoperto che si usa farle anche adoperando al posto delle patate del formaggio fresco (topfen) e al posto delle albicocche prugne o marmellata, ma per me solo queste sono le originali.
Per la pasta esterna:
1 kg di patate
80 gr di burro a temperatura ambiente
50 gr di semola di grano duro
1 uovo intero e 2 tuorli
250 gr di farina 00
sale
Per farcirle:
1 kg e 1/2 di albicocche
zucchero in zollette (tante quanto il numero delle albicocche)
Per ripassarle dopo averle lessate:
180 gr di burro
150 gr di pangrattato
cannella in polvere
zucchero a velo
Lessare le patate con tutta la buccia in acqua salata, pelarle e con lo schiacciapatate ridurle in purea ancora calde. Appena stiepidite aggiungere il burro, la semola di grano duro, l'uovo intero ed i due tuorli, un pizzico di sale e la farina setacciata. Amalgamare bene il tutto fino ad avere un composto liscio e compatto che lascerete da parte. Nel frattempo sciacquare ed asciugare le albicocche, privarle del nocciolo tagliando con un coltello ben affilato tra le due metà ma senza staccarle completamente. Al posto del nocciolo mettere una zolletta di zucchero e ricomporre l'albicocca.
Dopo aver messo un pò di farina sulla spianatoia formare con l'impasto un cilindrotto e tagliarne delle fette spesse circa 1/2 cm. Mettere nella fetta l'albicocca ricomposta e piano piano con le mani chiudere l'impasto intorno all'albicocca stessa fino ad avere una palla.
Lessarle per dieci minuti in acqua bollente salata a bollore basso, vedrete che verranno a galla come gli gnocchi di patate, toglierle con una schiumarola.
In una padella piuttosto grande fate sciogliere il burro e fateci imbiondire il pangrattato, rotolarci le "palle di albicocche" per farle avviluppare dal pangrattato, posizionarle su un piatto, cospargerle di cannella in polvere e zucchero a velo.
Sono semplici ma molto gustose, provatele, buon appetito!!
Con questa ricetta partecipo alla raccolta per l'Abbecedario culinario europeo che per l'Austria è ospitato da Rosa Maria del blog "Torte e dintorni".
Con questa ricetta partecipo alla raccolta per l'Abbecedario culinario europeo che per l'Austria è ospitato da Rosa Maria del blog "Torte e dintorni".
3 commenti:
cara Resy
se sei sicula per meta'...allora e' una garanzia!...scherzo!
queste "palle" sembrano davvero buone,penso che tentero'!
a presto!
che belleee e che buone!
Eccole tutte le ricette in bella mostra: http://abcincucina.blogspot.com.es/2014/01/s-come-sachertorte.html! Grazie per aver partecipato anche a questa tappa e ora...tutti in Repubblica Ceca!!!
Ciaoooo
Aiu'
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