E dopo i datteri la ricerca di ingredienti con la D per me è diventata una caccia al tesoro. Frutti esotici, ortaggi, erbe aromatiche, prodotti ittici, quei pochi che sono riuscita a scovare qui da me sono introvabili, stavo per arrendermi eppure c'era un nome che continuava a tornarmi in mente, "Diavolicchio Diamante", una varietà di peperoncino calabrese che avevo ricevuto in regalo e che avevo congelato in vasetti di vetro in estate. Potete conservarli nel congelatore per 12 mesi.
Sulla base della Scala di Scoville che misura il grado di piccantezza del peperoncino in gradi SHU, il "Diavolicchio Diamante" ha una piccantezza media (40.000 SHU).
Dopo una vita in cui non tolleravo affatto il peperoncino ho scoperto di amare la piccantezza di questo frutto. Già, perché il peperoncino altro non è che il frutto della specie Capsicum annuum, una pianta appartenente alle Solanacee come melanzane e pomodori.
Le sue proprietà sono molteplici. Grazie alla vitamina C di cui è ricco è un antinfiammatorio, migliora la circolazione ed è un cardioprotettivo.
In Calabria il peperoncino è utilizzato in moltissime preparazioni, ma anche come protagonista assoluto di una salsa con aglio ed olio o sotto forma di confettura per accompagnare formaggi freschi o stagionati secondo i gusti o su crostini di pane. Io ho voluto lanciarmi nella versione confettura.
Innanzitutto ricordatevi di eseguire tutta la preparazione con dei guanti ed occhiali e di aprire la finestra della cucina.
Ingredienti:
- 200 gr di peperoncini Diavolicchio Diamante
- 140 gr di zucchero semolato
- 80 gr di miele (io di arancia)
- Succo di mezzo limone
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