venerdì 26 maggio 2023

Acciuleddi e meli sardi (Italia) - G di (semola rimacinata di ) Grano duro



Siamo arrivati alla G del nostro mondo di ingredienti e non poteva mancare tra le nostre ricette qualcosa che prevedesse il grano duro, questo splendido prodotto della terra che troviamo sulla nostra tavola sottoforma di pasta, sia industriale che fatta in casa a mano, di pani meravigliosi come quello di Altamura e di Matera, ma anche di focacce e dolci. 

Le zone in cui viene coltivato hanno terreni argillosi e poco umidi, infatti in Italia è prevalentemente coltivato nel meridione e nelle isole dove viene ampiamente utilizzato. 
Il grano duro è ricco di fibre che gli conferiscono proprietà depurative e che saziano notevolmente. È privo di colesterolo ad ha un minor indice glicemico rispetto al grano tenero, inoltre è ricco di proteine e di carotenoidi che hanno potere antiossidante. Un'ulteriore caratteristica è quella di trattenere più acqua del grano tenero, questo permette di ottenere un'ottima pasta anche senza  uova. 
In questa ricetta ho utilizzato la semola rimacinata di grano duro (più fine della semola), prodotto che si ottiene dalla macinatura dei chicchi che dà una farina granulosa.
La ricetta è quella degli acciuleddi, delle treccine dolci tipiche della Gallura, nord-est della Sardegna, preparate in particolare per il Carnevale la cui forma ricorda le matassine di filo da ricamo. Sono dei dolci fatti con pochi semplici ingredienti, ma la lavorazione particolare li rende dei piccoli gioielli resi brillanti dal miele che li avvolge.




Ingredienti: (per circa 80 acciuleddi)

Per l'impasto
  • 250 gr di semola rimacinata di grano duro 
  • 250 gr di farina 0
  • 120 gr di strutto
  • 70 gr di zucchero semolato
  • 10-12 cucchiai di acqua tiepida 
  • 1 uovo 
  • un pizzico di sale
  • scorza grattugiata di 2 limoni non trattati

Per glassare
  • 300 gr di miele d'arancio
  • qualche goccia di acqua di fiori d'arancio

Per decorare
  • confettini colorati (sa traggera)

Per prima cosa iniziate a versare nell'impastatrice con gancio tutti gli ingredienti solidi e l'uovo, tranne lo strutto e l'acqua tiepida che dovrete aggiungere 3 cucchiai per volta. Tenete da parte  gli ultimi 2 cucchiai di acqua tiepida che userete se necessaria e lo strutto aggiungetelo all'impasto un pezzetto per volta per farlo ben assorbire. Quando l'impasto sarà liscio e sodo l'impastatrice sarà completamente pulita. 

Avvolgetelo nella pellicola e fatelo riposare in frigo almeno 1 ora, ma potete lasciarlo anche tutta la notte.
Riprendete l'impasto, prelevate delle porzioni da 10 gr ciascuna, sulla spianatoia create dei cilindretti con i palmi delle mani lunghi circa 50cm e spessi circa 4 mm.
Unite le due estremità del cilindretto e tenendolo con la mano sinistra, con la mano destra fate attorcigliate molto bene il doppio cilindretto, sollevate le due estremità e lasciate che il cilindretto si attorcigli nuovamente. 





Friggete in olio di arachidi gli acciuleddi fino a doratura, fateli scolare su carta assorbente ma vedrete che non avranno assorbito affatto l'olio. Quindi pochi per volta passateli in un tegame dove avrete prima fatto sciogliere a fuoco bassissimo il miele con qualche goccia di fiori d'arancio, girateli delicatamente perché assorbano il miele e adagiateli su un piatto dove li decorerete immediatamente con i confettini colorati. Proseguite così con tutti gli acciuleddi. 






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