giovedì 20 marzo 2014

Le sfince di San Giuseppe palermitane ...........e la mia amica R. !!




Questi dolci li ho mangiati la prima volta da ragazzina tantissimi anni fa insieme alla mia amica R.
Conobbi R. il primo giorno delle superiori, una ragazzina appena arrivata da Palermo dalla carnagione olivastra, i capelli lunghi e neri, gli occhi scuri e vivaci.............da allora siamo state compagne di banco per tutti e 5 gli anni delle superiori.
Una bellissima amicizia, fatta anche di discussioni (specialmente quando durante i compiti in classe pretendeva che le spiegassi perché avevo usato un sistema diverso dal suo) ma sempre sincera.
Aveva le sue fissazioni, come utilizzare un certo tipo di tazza per la prima colazione altrimenti non prendeva il suo caffelatte, le rosette fresche appena comprate sia per pranzo che per cena, si innamorava puntualmente del tipo più sfigato del gruppo ma insieme non ci siamo mai annoiate.
A Roma si era sentita subito a suo agio, anche se della sua Palermo le mancavano il clima e soprattutto il cibo, in particolare i dolci ed il cibo di strada. 
Qui aveva quasi subito scovato le pasticcerie siciliane dove andarsi a mangiare cannoli, sfinci, iris, cassate come Dio comanda ed in queste sue "missioni" alla ricerca del sapore tipico siciliano io ero la sua compagna di viaggio e grazie a lei ho conosciuto sapori e profumi unici.
Nelle pasticcerie di galleria Esedra e di via Cipro le nostre incursioni erano momenti magici in cui il palato raggiungeva il massimo della goduria.
Ricordo che quando le dissi che avrei fatto il mio primo viaggio in Sicilia con mia madre ed una coppia di amici di famiglia mi segnò tutta la mappa di Palermo con le indicazioni delle migliori pasticcerie e focaccerie, raccomandandomi di mangiare le arancine sul traghetto Reggio/Messina, le migliori della Sicilia.
Anche dopo il mio matrimonio (a cui naturalmente partecipò con tutta la famiglia) non ci siamo mai perse di vista, c'eravamo sempre l'una per l'altra, anche solo telefonicamente se gli impegni non ci permettevano d'incontrarci di frequente ma ci siamo sentite costantemente.
Quando ha deciso di tornare a Palermo, portando con sé la mamma che invece voleva restare a Roma, è stato per me un gran dispiacere e non poterla sentire neppure telefonicamente lo è ancora di più. 
Ogni tanto sfoglio il mio vecchio album di foto e vederci insieme giovanissime e sorridenti, con tanti sogni e tante aspettative mi riempie di nostalgia ed immancabilmente, quando mangio un dolce siciliano, il pensiero torna a quei giorni spensierati.
Ieri mi sono voluta regalare dei bignè e delle sfince di San Giuseppe (anche se a Palermo si trovano tutto l'anno) ed il pensiero è andato a lei, R. spero tu sia felice, sei sempre la mia adorabile e testarda "compagna di banco"!!

Ingredienti:  (per circa 45 sfince)

  • 500 gr di farina 00
  • 500 gr di acqua
  • 10 uova
  • 100 gr di margarina (o strutto)
  • 10 gr di sale
  • Un pizzico di bicarbonato
Olio di semi abbondante per friggere (in origine si usava lo strutto)

Per il ripieno

  • 2 Kg di ricotta di pecora
  • 1.200 gr di zucchero
  • 100 gr di gocce di cioccolata fondente 
  • 300 gr di zuccata

Per guarnire

Scorze d’arancia e ciliegie candite q.b.

Granella di pistacchi q.b. (io non l'avevo)

Per la preparazione dell'impasto seguire le indicazioni per la pasta dei bignè di san Giuseppe

Sul fuoco acqua burro e sale.......
.....fuori dal fuoco aggiungere la farina in un solo colpo, rimettere sul fuoco e girare col mestolo fino a che si stacca dalle pareti.
Far diventare tiepida.......
...rimettere l'impasto nella planetaria con foglia, aggiungere un uovo alla volta, senza aggiungere il successivo fino a che il precedente non è stato completamente assorbito ed aggiungere anche il bicarbonato.

Friggere in abbondante olio a temperatura bassa e costante mezzo cucchiaio d'impasto per sfincia e poche sfince per volta per dar loro modo di gonfiarsi e di girare da sole fino a che non sono perfettamente cotte.


Far scolare su carta assorbente e lasciar freddare.

Nel frattempo preparare la crema di ricotta passando al setaccio la ricotta di pecora lasciata scolare dal siero tutta la notte in frigo su un colino.
Aggiungere lo zucchero amalgamando bene, la zuccata e le gocce di cioccolato.

Con la siringa riempire le sfince di crema di ricotta, cospargerne anche la superficie e decorare con granella di pistaccio, ciliegia e scorza d'arancio candite.


Ad ogni morso il sapore della Sicilia ed il ricordo di una bella amicizia!!

5 commenti:

Ale ha detto...

Che belle!!!!!! Mi farebbe molto piacere se passassi dal mio blog: http://golosedelizie.blogspot.it/ ti aspetto ^_^

Un'arbanella di basilico ha detto...

Ciao Resy, mamma mia quanto tempo che non passo di qui. Scusami, ma veramente il tempo è tiranno. Grazie per essere passata tu da me :) Questo post è proprio bello sai? E' pieno di tenerezza e di cose belle e anche buone, bacioni e buon we

resy ha detto...

@Ale grazie, passerò sicuramente!!!
Carla grazie e tranquilla, come si dice "chi arriva prima aspetta!!!" come possiamo ci facciamo comunque una visitina!! un bacione e buon fine settimana a te

Anisja ha detto...

Ma quanto sono buoni!!!! Saranno stati una delizia!!!! quasi quasi me li regalo anch'io, non gli ho mai assaggiati :-(

resy ha detto...

Anisja provali, hanno un sapore divino, assicurato!!! ;-)

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