giovedì 15 aprile 2010

Bienenstichtorte: il sapore dei ricordi!


La splendida Steuerhaus (casa delle tasse), abbellita da
affreschi di gusto rococò, nella Marktplatz di Memmingen.
La Schanzmeisterhaus, a due passi da casa dei miei amici!!




Da bambina accompagnavo sempre mia madre, che lavorava come sarta, quando doveva provare o consegnare i suoi lavori alle clienti.
Una delle sue clienti fisse era una elegante signora svizzera, cugina dello scultore Alberto Giacometti, proprietaria di un famoso caffè-pasticceria in Via Nazionale, ed ogni volta che andavamo da lei ricordo che mi preparava una meravigliosa merenda con un cioccolato caldo e delle paste di sua produzione. Seduta su una sedia a dondolo Thonet in paglia di Vienna, sorseggiando il cioccolato e mangiando quelle paste, mi sentivo una principessina.
Erano tutte squisite ma in particolare me ne piaceva una dalla forma rettangolare costituita da due strati farciti al centro da una crema alla vaniglia e ricoperti da una glassa mista a scaglie di mandorle. Era la mia preferita ma non ne conoscevo il nome.
Beh, quel tipo di pasta non sono più riuscita a trovarlo in nessuna pasticceria, nemmeno nelle più prestigiose.
Due estati fa con la famiglia sono andata a trovare dei nostri cari amici siciliani che vivono in Baviera.
Passeggiando tra le stradine del meraviglioso centro storico di Memmingen fui affascinata in particolare dalle vetrine dove erano esposti i prodotti tipici del posto.
Un negozio di costumi locali variopinti, uno di olii d'oliva provenienti da tutte le parti del bacino Mediterraneo (compresi ovviamente tutti i nostri olii italiani, dal ligure al toscano, dall'umbro al laziale ecc...) venduti in bottigliette da poche decine di centilitri a prezzi sbalorditivi, una cioccolateria che esponeva cioccolatini di tutte le qualità, ognuno nel suo piattino, su ripiani coperti di seta, come fossero gioielli! Ed in effetti erano vere "gioie per gli occhi e per il palato".
Arrivai quindi davanti ad una pasticceria dove facevano bella mostra di sé la Sachertorte, la Schwarzwalder Kirschtorte (torta Foresta Nera), l'Apple Strudel (strudel di mele).....quando vidi una torta con una copertura di glassa mista a scaglie di mandorle.
Chiesi alla mia amica Maria come si chiamasse.
-"E' la Bienenstich Torte!" mi rispose, spiegandomi che significava Torta Puntura d'ape.
Il nome non mi diceva nulla, ma quella glassa mi ricordava tanto le paste che adoravo da bambina, anche se quella era una torta e non erano tranci rettangolari come le paste che mi offriva la signora Giacometti.
Il giorno dopo decisi di farmi accompagnare da Maria a comperarne una per mangiarla tutti insieme. Appena assaggiai il primo boccone il ricordo delle famose paste tornò
subito alla mente, era lo stesso sapore e finalmente sapevo il loro nome.
Finché sono stata in Baviera l'abbiamo mangiata più volte e quando sono tornata a casa mi sono messa alla ricerca della ricetta. Nel web sono riuscita a trovarla in tedesco e poi a tradurla.
A torta o tagliata in tranci, il sapore della Bienenstich mi ricorda l'infanzia!

Questa è la ricetta che ho trovato:

Per la base:

300 gr farina 00
25 gr lievito di birra
125 gr latte tiepido
40 gr zucchero
60 gr burro fuso
scorza di limone grattugiata
sale

Per il ripieno:

250 gr latte
1/2 bacca di vaniglia
30 gr zucchero
25 gr fecola di patate
2 tuorli
200 gr panna montata

Per la copertura:

130 gr burro
6 cucchiai panna non montata
130 gr zucchero
200 gr mandorle a scaglie

In una scodella setacciare la farina e formare una fontana. Nel latte tiepido sciogliere il lievito con un cucchiaino di zucchero, versarlo nella fontana e intriderlo con u pò di farina. Spargere il sale intorno all'incavo, coprire e lasciar lievitare 10 minuti in luogo tiepido.



Trascorsi i 10 minuti mescolare il lievito con la farina, aggiungere il burro fuso, il restante zucchero, la scorza di limone e sbattere la pasta fino a che sarà lucida e si staccherà dal fondo.



Coprire l'impasto e lasciar lievitare fino a che è raddoppiato.



Prendere poi l'impasto lievitato e versarlo in una tortiera a cerniera imburrata e infarinata o rivestita di carta da forno.


Questa volta l'avevo cotta in teglia rettangolare per tagliarla a tranci
Per la copertura fondere il burro, unire la panna, lo zucchero e le mandorle. Cuocere a fuoco bassissimo mescolando continuamente finché le mandorle non risultano vitree.



Togliere dal fuoco e lasciar intiepidire, quindi spalmarla sull'impasto che è già nella tortiera.



Far lievitare altri 15 minuti e poi cuocere in forno già caldo a 180° per 20 minuti. Far raffreddare.
Nel frattempo preparare la farcitura. Portare ad ebollizione il latte insieme alla bacca di vaniglia aperta. Togliere il latte dal fuoco e con una frusta incorporare la fecola, i tuorli e lo zucchero che vanno sbattuti prima con un pò di latte. Mescolando tutto portare nuovamente ad ebollizione. Far raffreddare mescolando ogni tanto, quindi incorporare la panna montata con un cucchiaio di legno dal basso verso l'alto.
Tagliare a metà la base e farcirla con la crema ottenuta.




Ecco la mia Bienenstichtorte, divina, e la prossima volta in teglia rettangolare per tagliarla a tranci!!!!!

P.S. Il passo passo della ricetta l'ho aggiunto in un secondo momento quando ho realizzato la torta in una teglia rettangolare proprio per tagliarla a tranci.

Inserisco questa ricetta tra quelle che sta raccogliendo Simona nel suo blog "Briciole" per l'Abbecedario culinario europeo.



Siamo in Germania con tutta la comitiva dell'Abbecedario e visto che l'ho rimangiata proprio in Germania ho inserito la Bienenstichtorte tra le ricette tedesche, anche se lo stesso dolce è tipico anche dell'Austria e della Svizzera, la storia lascia tracce del suo passato anche in cucina, inevitabilmente!!

2 commenti:

Simona Carini ha detto...

E' bello quando si ritrova un gusto amato che si credeva perso per sempre. Grazie per il contributo all'Abbecedario.

resy ha detto...

Grazie a te Simona!!

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