giovedì 23 agosto 2012

Al rientro dalle vacanze confettura di pere nostrane !

Come ogni estate abbiamo trascorso le vacanze in Umbria nel comune di Castiglione del Lago, nella casa dei bisnonni di mio marito a Panicarola e nel camping Badiaccia a Borghetto.

La città è ancora semi-deserta, molti esercizi commerciali con il cartello "CHIUSO PER FERIE" ed il caldo tremendo che non dà tregua hanno reso il rientro dalle vacanze più pesante che mai, ma gli impegni ci hanno costretti a tornare.

Anche lì il gran caldo continua a farsi sentire, la mancanza di piogge ha fatto di nuovo abbassare notevolmente il livello del lago Trasimeno e sembra quasi inverosimile che nel febbraio scorso fosse ghiacciato e che sul pontile il vento avesse creato dei merletti meravigliosi con il ghiaccio. I canali che dovrebbero portare l'acqua piovana al lago e dove mio marito da bambino faceva il bagno con i suoi amici sono completamente asciutti. Solo un pomeriggio un'intensa pioggia durata mezz'ora ha impantanato la piazzola del campeggio ma senza riuscire a rinfrescare l'aria.

La notte di Ferragosto Lanfranco, il proprietario del campeggio, come ogni anno ci ha regalato i fuochi d'artificio ed un piatto di pasta fumante cucinata nel pentolone sul prato davanti alla nostra piazzola!!

Anche le more, che gli altri anni si trovavano in gran quantità, seccano sui rami prima di maturare.

L'ospitalità dei parenti umbri di Panicarola è stata impagabile come sempre. E' stato bello fare le pizze con il forno a legna insieme alla Rosalba, cugina di mio marito, benché ci stessimo sciogliendo dal caldo. Lei aveva già preparato quelle tipiche umbre con il formaggio a tocchetti e ne abbiamo infornato una decina ai vari gusti per cenare insieme ad una famiglia di francesi d'origine italiana che erano lì in vacanza. Una tavolata di quattordici persone che fino a mezzanotte ha mangiato e chiacchierato in allegria con me che cercavo di rispolverare il mio francese studiato tanti anni fa.

La Rosalba mentre inforna le pizze.........................

........e le prime pizze sfornate!!! Squisite !! :D

Mario che accatasta la legna per il prossimo inverno!!



Uno scorcio de "La locanda del Principato"

Le scalette di uno degli appartamenti di Carlo e le finestre della casetta dei bisnonni........

.........le nostre scale fiorite!!! :)

Da quando gli amici Riccardo e Mariella hanno aperto la "locanda del Principato" riadattando il vecchio casale con le casette vicine ad agriturismo e l'amico d'infanzia Carlo ha ristrutturato la sua vecchia casa ricavando 2 appartamentini, il vecchio borgo Badiali richiama tanti turisti anche dall'estero ed è simpatico affacciarsi la mattina presto bevendo una tazzina di caffè e sentirsi salutare da chi magari il giorno prima ti aveva chiesto informazioni sulle città da visitare costringendoti a parlare in un inglese o francese che non saranno grammaticamente perfetti ma che comunque permettono di comunicare.

Sono solo un ricordo i giochi di mio marito e di suo fratello con gli amici d'infanzia in quello che avevano soprannominato "FORTE SPIGAV" dalle iniziali di quei 6 ragazzini che s'immaginavano di essere dei cow boys. Quel fortino altro non era che il magazzino della vecchia casetta che ora abbiamo ristrutturato e di quei 6 ragazzini ne sono rimasti solo 3, gli altri sono stati strappati alla vita troppo presto ed è per questo che quando si va su in estate mio marito prova sempre un pò di malinconia ripensando a quei giorni.



Il vecchio pozzo comunale indispensabile allora ora è stato abbellito ed ornato con piante, il sodo davanti casa (il sodo era il prato) ora è una strada bianca dove hanno portato della breccia per evitare che ogni macchina sollevi nuvole di polvere, ma sostanzialmente il piccolo borgo è rimasto uguale a com'era diversi secoli fa, ed è per questo che per ristrutturare la vecchia casetta fatiscente abbiamo dovuto rispettare le regole stabilite per il "centro storico" della frazione.
Un piccolo angolo dove il tempo sembra quasi essersi fermato a quando si chiacchierava sul sodo nelle notti rischiarate dalla luna piena, l'acqua da bere del pozzo veniva mantenuta fresca nei "broccoli" di rame, le case altro non erano che degli stanzoni al primo piano dove si mangiava e si dormiva mentre al pianterreno c'erano le stalle con gli animali che si allevavano per avere le uova fresche, la carne da mangiare ed il maiale da ammazzare a dicembre.
A poche centinaia di metri dal borgo si possono ancora vedere nei campi appena dissodati le orme dei cinghiali che vivono nei boschetti vicini, mentre i cannoni scandiscono la giornata sparando a salve per tenere lontani gli uccellini dai filari d'uva di qualità che dà vini e spumanti eccezionali, degni di accompagnare i piatti tipici a base di funghi, tartufi e cacciagione.
Le vecchie case sono state tutte ristrutturate ma mantengono il fascino d'altri tempi che tanto piace ai turisti.

Il nostro gattone che si riposa sulle scale interne al rientro dalle sue battute notturne durante le quali controllava il "suo" territorio intorno casa, mentre di giorno dormiva pigramente sotto ai letti in cerca dell'angolino più fresco!!

Niente confettura di more quest'anno quindi, ma in compenso l'ho fatta con delle piccole pere che mi ha regalato la nostra vicina Franca. Ricordano le pere mastantuono tipiche delle zone interne della Campania, sono piccole e rotonde, buonissime da mangiare con quel loro sapore.
Io ho voluto farci la confettura per conservare ancora un pò i profumi di questa estate, per ricordare ogni volta che ne assaggeremo un cucchiaio i campi di girasoli, le rondini sui fili della corrente che ancora viaggiano sui pali di legno, il campanile della chiesa di Panicarola che batte ogni quarto d'ora.



Confettura di pere e cannella

1 kg di pere mondate del torsolo e della buccia e tagliate a tocchettini
500 gr di zucchero
il succo di un limone non trattato
2 pizzichi generosi di cannella ( che a noi piace tanto)
1 busta di Fruttapec 2:1

Voglio innanzitutto precisare che utilizzo il Fruttapec perché ai miei piacciono le confetture che non siano cotte a lungo, ma voi potete non utilizzarlo, diminuire a 300 gr lo zucchero e cuocere nella maniera tradizionale.
Per prima cosa ho versato il succo del limone sulle pere tagliate e le ho lasciate insaporire un pò, ho quindi miscelato il Fruttapec con lo zucchero e messo il tutto in una pentola d'acciaio con il fondo spesso e fatto bollire per 3 minuti, ho aggiunto la cannella e quindi passato il tutto con il mixer.
I vasetti di vetro sono stati prima ben lavati e sterilizzati per 5 minuti nel forno a microonde con 2 dita di acqua per almeno 5 minuti e fatti asciugare.
Ho quindi invasato la marmellata ancora bollente, chiuso i vasetti con la capsula, capovolti e lasciati così fino a completo raffreddamento coperti con un panno pesante, in questo modo si formerà il vuoto d'aria all'interno dei vasetti.


Eccola qui, già pronta a rendere più dolci le nostre colazioni, vi assicuro che è una bontà da provare!!



E con questo post voglio augurare buone vacanze a chi non c'è ancora andato e a tutti gli altri una serena ripresa delle proprie attività di sempre!! A presto ;-)

domenica 5 agosto 2012

Torta per la Prima Comunione di Gaia e Ilaria.........anche se al ristorante è arrivata distrutta!!



Sapere che anche le torte del celebre Buddy Valastro, il mitico "Boss delle torte", alcune volte subiscono dei danni durante il trasporto non mi ha consolata affatto!!

Questa torta doveva essere il mio regalo per la Prima Comunione delle sorelline minori di una compagna di scuola e carissima amica di mia figlia avvenuta a Maggio.

Due piani di "eccellente alternativa al solito pan di spagna", bagna di acqua zucchero con pochissimo rum, una meravigliosa farcia di crema diplomatica con gocce di cioccolato fondente.

Le decorazioni dovevano essere informali, non richiamare i simboli tipici della Comunione, ma ricordare le margherite di Sulmona confezionate con confetti che erano state scelte come sacchetti. Quindi avevo pensato a decorare la torta con margherite leggerissime più una grande margherita posizionata sul vassoio con le due coccinelle portafortuna, delle fragoline con i loro fiorellini che a maggio iniziano a far capolino nell'orto, i nomi delle bimbe dipinti sul topper ed un nastro in pdz con la scritta "la nostra Prima Comunione" adagiato sul vassoio.

Purtroppo non sapevo che la torta non avrebbe dovuto affrontare un semplice viaggetto di 15 minuti fino a casa delle bimbe, ma arrivare fino al ristorante ai Castelli Romani (credo ad Ariccia). Se ne fossi stata a conoscenza avrei immediatamente scartato l'idea di decorare il bordo del topper con un lavoro di lace work in ghiaccia reale. Altre volte ho decorato torte in questo modo e non era mai successo nulla.

Sta di fatto che una volta giunta al ristorante del lavoro in lace work rimaneva ben poco, la maggior parte era caduta miseramente sbriciolata sulla torta, alcune margherite posizionate sui bordi si erano spezzate ed inoltre con i sobbalzi dell'auto parte del piano sottostante dove poggiava il secondo si era sconnesso.
Nonostante avessi montato il secondo piano su un sottotorta ed averlo posizionato su resistenti bacchette di plastica che si infilavano nella base, averla fatta ben bagnata come piaceva a loro è stato deleterio.

Vi confesso che ho pianto quando l'ho saputo, non mi era mai successo prima e sapere che questa torta era per una cerimonia così importante mi ha lasciato tanto amaro in bocca.
Lavorare con tanto impegno e passione e sapere poi quello che è successo è stato tremendo, pensando poi a quelle bimbe mi sarei messa sotto ad un mattone.
La mamma mi ha consolata dicendomi che alle bimbe è piaciuta comunque, anche perché avevano avuto il tempo di vederla ancora integra e la bontà della torta era comunque indiscutibile.

Da questo episodio ho imparato molto. Per prima cosa chiedere sempre, anche a costo di risultare insistente, quanto dovrà viaggiare la torta per giungere a destinazione e che tipo di strada dovrà affrontare (immaginate un trasporto su una stradina di montagna tutta curve!!). In base alla durata del viaggio scegliere decorazioni che, per la loro posizione e per la loro natura, non subiscano facilmente dei danni. Decorazioni in lace work non ne farò mai più per torte che debbono fare viaggi lunghi o se il destinatario non mi assicura che il trasporto sarà fatto con la massimo cura. Se il trasporto è complesso optare per una torta poco bagnata, in modo da non rischiare di farla arrivare a destinazione distrutta.

Non aver avuto il tempo di fotografarla prima della consegna mi ha impedito di vederla intatta almeno in fotografia, vi posto quindi le uniche foto che hanno fatto al ristorante dopo lo scempio, anche se non ne ho neppure una per intero.

Spero che aver raccontato questa mia disavventura serva a qualcuno per evitare lo stesso sbaglio e garantire che la torta arrivi nella location intatta.:(

E mi auguro che Gaia ed Ilaria abbiano apprezzato lo stesso il mio dono, fatto sicuramente con il cuore!!!

sabato 4 agosto 2012

Wedding cake topper per Silver e Jessica

Ed ecco l'ultimo lavoro in pasta di zucchero che con questo caldo e con l'umidità mi ha dato veramente filo da torcere.

Modellare i visi con la pdz che si ammaccava ogni volta che li toccavo è stato arduo, ma per dei ragazzi che si sposano proprio oggi e che si erano innamorati del topper che avevo creato per le nozze di Michela a cui avevano partecipato (una delle più care amiche della mia figlia più grande) ho tentato il tutto per tutto cercando di non scoraggiarmi!

Avrei voluto arricchire il topper con altri elementi, ma far stare dritte decorazioni pesanti che non si asciugavano è stato impossibile, si deformavano prima ancora che riuscissi a montarle, per cui mi sono dovuta limitare agli sposini, anche se ho combattuto perché non si sformassero miseramente.

Avevo avuto informazioni vaghe sugli abiti e sull'acconciatura della sposa, per cui ho lavorato un pò d'immaginazione, ma credo che saranno felici lo stesso del risultato, i miei sposi bambini faranno sicuramente una bellissima figura sulla torta nuziale!!

Tanti tanti auguri a Silver e Jessica! :)