venerdì 21 maggio 2021

Fettine del faraone - biscotti di Montersino



Questi biscotti di Luca Montersino li conoscevo da  parecchi anni, ma la decisione di farli era venuta dopo che la mitica amica Doretta del blog "Sarda in saòr" li aveva provati con piccole varianti e ci aveva riferito il consenso di quanti li avevano assaggiati. La preparazione è semplicissima, in più l'impasto si può congelare e prepararli e cuocere all'occorrenza in pochissimo tempo. Nella ricetta originale Montersino usa farina di kamut, anche se precisa che si può usare la farina che si preferisce ed infatti io ho sempre usato farina di grano tenero 00 come Doretta. In più allo zucchero di canna ho sostituito lo zucchero di canna integrale muscovado che dona un leggero retrogusto di liquirizia. Montersino usa come frutta a guscio le mandorle, io ho voluto usare un mix di mandorle, nocciole, noci, pistacchi ed uva passa. Questa tappa della Fattoria consapevole e solidale infatti tratta i semi oleosi fino al 10 giugno. 

 


Sono ricche di sali minerali, fibre, vitamine e proteine ed un loro  consumo regolare ma misurato può aiutare a far funzionare bene il fisico e la mente.

Ingredienti: 

  • 325 g di farina 00
  • 125 g di burro a pomata
  • 200 g di zucchero di canna integrale muscovado
  • 250 g di frutta secca a guscio (mandorle, noci, nocciole) e uva passa 
  • 1 pizzico di sale
  • i semi di 1 bacca di vaniglia
  • un pizzico di cannella in polvere
  • 80 g di uova
Dopo aver amalgamato nel robot con la foglia il burro morbido e lo zucchero aggiungete il pizzico di sale, le uova, la farina, i semi di vaniglia, la cannella e la frutta intera non spellata. Fate amalgamare un po' il tutto, anche se il composto risulterà sgranato e dovrete inserirlo manualmente in uno stampo da plumcake rivestito di pellicola. Pigiatelo con un tarocco perché si compatti e lasciatelo almeno 3 ore in freezer. 
Trascorso questo tempo affettatelo a fette piuttosto sottili con un coltello seghettato da pane, più le taglierete sottili più riusciranno croccanti.



 
Ponete le fettine su una teglia foderata di carta da forno ed infornate in forno già caldo a 200°C per 10 minuti. 
Controllateli perché appena i bordi cominciano a colorirsi dovrete estrarli dal forno. Saranno ancora morbidi, ma prenderanno consistenza appena freddi. 
Potete conservarli in una scatola a chiusura ermetica.



Se deciderete di conservare l'impasto in freezer per cuocerli quando vorrete basterà estrarre lo stampo dal freezer e dopo 10 minuti affettare l'impasto e cuocere i biscotti. Se non lo userete tutto riporrete il restante nuovamente in freezer.

Io ho usato un mix di frutta a guscio, ma voi potrete farne anche con un solo tipo di frutta e addirittura uno stampo per ogni tipo di frutta.

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domenica 16 maggio 2021

Spaghetti c'anciova, muddica atturrata e noci


Questo primo piatto per me è un tuffo nei ricordi di bambina, quando mio nonno Vincenzo, palermitano, decideva che il primo preparato da mia madre non era di suo gradimento e quindi se lo preparava da solo.

In genere questo accadeva quando mamma preparava un risotto, lui sottovoce guardava il tegame con il riso sul fuoco e diceva: "Mmmmm! Risu, mi calu e non mi isu" (il riso, mi abbasso ma non riesco a rialzarmi - questo perché per molti siciliani era considerato poco nutriente!).

Allora con calma serafica metteva su la sua pentola per lessare la  pasta (rigorosamente spaghetti) e mentre prendeva una padellina mi diceva "O' nonno si prepara a' pasta c'anciova e a' muddica!". Ed io mangiavo sia il risotto di mamma che la pasta con nonno.

La pasta con l'acciuga (anciova) ed il pangrattato abbrustolito (muddica atturrata) è un primo veloce e gustosissimo, spesso arricchito dai pinoli come molti altri piatti siciliani, ma poichè anche in Sicilia si trovano ottime noci, come le noci giganti di Motta Camastra in provincia di Messina, la frutta a guscio che ho scelto per la Fattoria consapevole e solidale è proprio la noce.


 

Le noci sono ricche di acidi grassi polinsaturi e di sali minerali,  di vitamina E ed acido folico. Inoltre abbassano il colesterolo cattivo, ma bastano 30 gr al giorno di noci. 

Ingredienti: (per 4 persone) 

  • 320 gr di spaghetti
  • 8 cucchiai d'olio e.v.o.
  • 8 filetti d'acciuga
  • 1 spicchio d'aglio
  • peperoncino (a piacere)
  • prezzemolo tritato
  • 12 gherigli di noci sminuzzati grossolanamente 
  • 8 cucchiai di pangrattato 
La preparazione è molto rapida. Mentre cuocete la pasta in abbondante acqua salata in una padella fate riscaldare l'aglio ed il peperoncino nell'olio, aggiungete i filetti di acciuga che farete sciogliere aggiungendo anche qualche cucchiaio di acqua della pasta. 
In un'altra padellina fate imbiondire il pangrattato in un filo d'olio.
Quando la pasta sarà cotta al dente saltatela nella padella con l'olio e le acciughe, impiattate e cospargete su ogni piatto il prezzemolo tritato, le noci sminuzzate e la muddica atturrata. 

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sabato 15 maggio 2021

Simit, la ciambella di pane turco al sesamo



Adoro il sesamo e dovendo fare un pane per la 
Fattoria consapevole solidale  che fino al prossimo 11 giugno avrà come protagonisti i semi oleosi, mi sono subito venute in mente quelle ciambelle che ad Istambul vendono per le strade con delle vetrine montate su carretti o addirittura nelle ceste trasportate sulla testa dei venditori ambulanti,i simit al sesamo. 

Venditore ambulante di simit al sesamo ad Istambul (foto da Wikimedia di Benreis)


Oltre ad essere buoni i semi di sesamo hanno un elevato contenuto di proteine (18%), carboidrati (20%) e grassi (50%), sono efficaci per la prevenzione dell'osteoporosi per il contenuto di calcio, rinforzano il sistema immunitario e prevengono le malattie cardiocircolatorie. Sono quindi degli alleati della nostra salute, anche se bisogna consumarne non più di 2 cucchiai al giorno.
Possono arricchire delle fresche insalate o essere utilizzati come panatura, oltre a caratterizzare il pane come nel mio caso.  

Parlando del simit sembra che questo pane turco sia nato intorno al sedicesimo secolo nella città di Istanbul durante l'Impero Ottomano. 

Viene consumato in qualsiasi momento della giornata come snack sia in purezza che farcito in versione salata o dolce.

E' diffuso anche nel resto dei Balcani con il nome di gevrek, in Medio Oriente con il nome di susam kebabi, in Armenia con il nome di bokegh è considerato il pane tipico del Natale, mentre in Romania chiamato covrig è ricoperto di sale o semi di papavero e può essere anche dolce con un ripieno di mela o ciliegia. 

Queste ciambelle di pane al sesamo sono semplici e veloci da realizzare, sono croccanti fuori e morbide all'interno. Il colore bruno dorato esterno è dato dalla melassa d'uva, il Pekmez, noi possiamo sostituirlo con una soluzione di acqua e zucchero caramellato o miele.

Ingredienti: (per 4 ciambelle)

  • 250 gr di farina 00
  • 5 gr di lievito di birra disidratato 
  • 1/2 cucchiaino di sale
  • 10 gr di zucchero
  • 120 ml di acqua
  • 15 gr di olio e..v.o.
Per bagnare le ciambelle
  • 200 ml di acqua 
  • 20 gr di miele

Per guarnire 

  • semi di sesamo q.b.
In una terrina unite la farina con il lievito e lo zucchero, versate
l'olio e l'acqua, quindi il sale e lavorare tutti gli ingredienti sulla spianatoia fino ad ottenere un panetto liscio ed omogeneo che farete lievitare coperto con pellicola per 20 minuti.

Dividete il panetto in 4 parti, formate 4 filoni che farete lievitare coperti con pellicola per altri 10 minuti.


Spennellate i filoni con olio e.v.o. e fate lievitare nuovamente altri 10 minuti. 



Formate un cordone con ogni filone e ripiegandolo intrecciate le due parti formando la ciambella.

Immergetela nell'acqua con il miele e passatela nel sesamo.




Disponete le 4 ciambelle sulla teglia coperta di carta da forno, cuocete in forno per 15 minuti a 35°C, fatele raffreddare per 10 minuti fuori dal forno quindi infornatele nuovamente questa volta a 250°C per 10 minuti. 

Il vostro simit è pronto per essere gustato!!



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