lunedì 2 novembre 2020

Pizza sette sfoglie di Cerignola per Ognissanti


Ci sono molti dolci tradizionali che fuori dal loro territorio sono poco conosciuti, ma non per questo meno buoni di quelli più famosi. 

Cercando un dolce per Ognissanti mi sono imbattuta in questa ricetta tipica pugliese, esattamente di Cerignola, ed ho voluto provarla.

E' caratterizzata da 7 sfoglie di pasta arricchite da un ripieno fatto di mandorle, pinoli, uvetta, cioccolato fondente, mostarda d'uva, zucchero, olio e spezie.

Una variante chiamata "pizza sette panni" ad Orta Nova è arricchita con liquore Strega e chiodi di garofano, ma viene anche chiamata "pizza di Tutti i Santi " o "dei morti" perché viene preparata il 1 novembre e può essere conservata fino a Natale, ma non posso credere che non sia mangiata prima!

Un impasto semplice, lo stesso con cui si realizzano le famose cartellate, arricchito con quello che si aveva a disposizione ed offriva il territorio, ma non per questo meno buono.



Ingredienti: (per una teglia da 20 cm di diametro)


Per la sfoglia

  • 400 gr di farina 00
  • 1/2 dl di vino bianco
  • 1 dl di olio e.v.o.
  • un pizzico di sale
Per il ripieno

  • 2 etti di mandorle pelate e tostate
  • 1/2 etto di pinoli 
  • 1 etto d'uva passa 
  • 1 etto di mostarda d'uva (o in mancanza di confettura di ciliegie)
  • 80 gr di cioccolato fondente
  • 1 cucchiaio di cannella 
  • 1 bustina di vanillina
  • scorza grattugiata di 1/2 limone
  • scorza grattugiata di 1/2 arancia
  • 1 etto e 1/2 di zucchero semolato
  • olio evo

Iniziate a preparare la pasta per le sfoglie. Versate la farina setacciata sulla spianatoia, formate una fontana e nel centro versateci l'olio evo ed il vino bianco fatti prima intiepidire, un pizzico di sale ed impastate fino ad avere l'impasto liscio ed omogeneo. Se dovesse risultare troppo asciutto durante la lavorazione aggiungete un goccio di vino sempre tiepido ed 1 cucchiaio di zucchero semolato. Coprite l'impasto con un panno e fate riposare almeno mezz'ora. 

Preparate ora gli ingredienti per il ripieno. 
Tritate le mandorle che avrete prima fatto tostare leggermente e riducete a scaglie il cioccolato. Potete decidere di mescolare tutti gli ingredienti in una ciotola, tranne l'olio, e di versarli a cucchiaiate sulle sfoglie oppure di spargerli separatamente mamo a mano sulle sfoglie. 

Cospargete di olio evo una tortiera da 20 cm.

Riprendete l'impasto e dividetelo in 7 parti di cui una leggermente più abbondante perché, dopo averla tirata molto sottile, ci rivestirete la tortiera anche sui bordi in modo da poterla richiudere alla fine sull'ultima sfoglia.Cospargetela di olio e versarvi 1/6 di tutti gli ingredienti. Continuate così con la seconda sfoglia, cospargetela di olio, degli altri ingredienti e così fino alla penultima sfoglia, mentre l'ultima dovrà essere solo cosparsa d'olio e di zucchero semolato, richiudendoci sopra il bordo della prima sfoglia. 
Cuocete in forno preriscaldato a 170 gradi C per 45 minuti fino a renderla appena dorata. 



Se vorrete provare la versione di Orta Nova aggiungete 100 gr di liquore Strega o di liquore all'anice, qualche chiodo di garofano ridotto in polvere e canditi suddividendoli tra i vari strati. Qualcuno aggiunge anche del cacao amaro in polvere e fichi secchi tritati, proprio perché ogni famiglia personalizza la propria pizza dolce secondo i propri gusti.

Alla prossima! 

 


lunedì 26 ottobre 2020

La "crostata beneventana" o "torta portoghese"




Dopo tanto tempo torno a pubblicare una ricetta che ho provato e che mi è piaciuta molto.

In questo ultimo anno e mezzo la famiglia si è arricchita di 2 nipotini che sono la nostra gioia, ma la cucina è stata per forza maggiore una cucina di "sussistenza". Niente più tempo di sperimentare o di provare nuove ricette, ma la passione comunque è rimasta inalterata. 

Questa ricetta non ricordo più neppure come l'ho trovata nel web, probabilmente per caso girovagando tra le cucine tipiche del nostro meraviglioso territorio. 

La chiamano "crostata beneventana" o "torta portoghese", ma anche tra le informazioni che ho trovato il dubbio sulla reale provenienza di questa ricetta rimane. 

Di certo il liquore che viene utilizzato in questa ricetta, il famoso liquore "Strega", è nato a Benevento e forse questo basta a dare la connotazione beneventana alla crostata.

E' un dolce molto semplice avendo una frolla come base, dei savoiardi da adagiare sopra ed un composto di latte, uova e zucchero arricchito di liquore Strega che dopo la cottura si trasforma in una golosa crema. 

Veniamo quindi alla ricetta.


Ingredienti: (Per una tortiera da 24 cm di diametro)


Per la frolla

  • 250 gr di farina OO
  • 1 uovo intero
  • 125 gr di burro a temperatura ambiente
  • 100 gr di zucchero semolato
  • scorza grattugiata di mezzo limone non trattato
  • un pizzico di sale
Per il ripieno

  • 600 ml di latte
  • 3 uova intere
  • 250 gr di zucchero semolato
  • 30 ml di liquore Strega
  • scorza grattugiata di mezzo limone non trattato
  • essenza di vaniglia
  • 25 savoiardi
Innanzitutto preparate la frolla e avvolta nella pellicola fatela riposare almeno 30 minuti in frigorifero.

Nel frattempo portate a bollore il latte con la scorza di limone grattugiata e la vaniglia, quindi lasciate raffreddare.

Dopo aver fatto riposare la frolla in frigorifero stendetela e rivestiteci la teglia imburrata e infarinata.

Disponete i savoiardi a lisca di pesce sulla frolla.




Battete le uova con lo zucchero ed aggiungeteci il liquore, mescolate il tutto con il latte aromatizzato ormai freddo e versate il composto sui savoiardi. 




Dopo 10-15 minuti spingete delicatamente i savoiardi perché si inzuppino per bene, quindi infornate a 180°C in forno già caldo per 35-40 minuti. 




Fate raffreddare e cospargete di zucchero a velo.




Questa la ricetta originale, ma potete aggiungere al composto di uova il liquore che preferite oppure del caffè. Sotto ai savoiardi potete posizionare delle amarene sciroppate oppure aggiungere al composto di uova delle gocce di cioccolato, insomma potete declinare la torta in molti modi. 

Alla prossima!