sabato 22 dicembre 2012

Quilted cake - Il 18° compleanno della nostra "principessina"





Sembra ieri che la nostra piccola di casa è arrivata e invece quella bambolina dalle fossette sulle guance che si succhiava il pollice con aria arrabbiata ieri ha compiuto 18 anni !
Da sempre fantasticava su questo momento sognando la sua festa, per una sera si sarebbe sentita una principessa circondata dagli amici più cari e dalla sua famiglia.
Sono convinta che il suo sogno si sia realizzato e che si sia sentita veramente una principessa.
Già ad ottobre aveva scelto l'abito color blue Tiffany, le scarpe che dovevano essere tutto uno scintillio e................ovviamente la torta che avrei dovuto farle anche se al buffet avrebbe pensato il locale (per fortuna che c'era la mia torta, perché quella del locale non è arrivata anche se secondo gli accordi doveva esserci).
La torta dei suoi sogni doveva avere qualcosa blue Tiffany che richiamasse il suo abito, ma doveva essere rigorosamente black and white, degna di Audrey Hepburn in "Colazione da Tiffany" e con un dettaglio quilting, per il resto mi dava libera scelta.
Difficile crederlo ma nel web non ne aveva trovata una che le piacesse, o c'era troppo color Tiffany o c'era troppo nero........., così girando per negozi vedendo una coroncina ho avuto l'ispirazione!!
Il top formato da una cake di 15 cm di diametro con effetto quilting e perline sarebbe stato decorato dalla coroncina e dal numero diciotto che avrei illuminato con brillantini.
L'idea però di posizionare normalmente la quilted cake su una torta di base non mi piaceva, volevo qualcosa di particolare.
Come ho visto dei brillantini adesivi ho trovato la soluzione.....tra primo e secondo piano un rialzo rivestito di brillantini. L'anima di cartone rigido di uno scotch alto 5 cm rivestita di carta alluminio e completamente ricoperta di brillantini ed il rialzo era pronto.
Dove e come usare il blue Tiffany in maniera che non appesantisse il tutto?? Delle farfalle in gelatina ed il nome sul sottotorta coperto di pdz.
Qui vi spiego come realizzare le farfalle in gelatina.

Per creare in casa il venatore per le ali delle farfalle, che potete anche acquistare nei siti specializzati per decorare torte, ho usato:
- un foglio di acetato
- un saldatore per stagno
- una stampa di farfalle.

Con il saldatore basta ricalcare il disegno delle ali passandolo delicatamente sul foglio di acetato.



Per fare le ali vi occorrerà semplicemente:
- della gelatina in fogli
- 3 parti di acqua per ogni parte di gelatina
- del colorante alimentare liquido.

Pesate la gelatina che vorrete usate e mettetela ad ammorbidire per 10 minuti in una ciotola resistente al calore con un quantitativo di acqua triplo rispetto al peso della gelatina.
Passati i 10 minuti mettete la ciotola in un recipiente per far sciogliere a bagnomaria la gelatina.



Quando la gelatina è perfettamente sciolta aggiungere il colorante liquido poche gocce per volta fino a raggiungere il colore desiderato, considerando che una volta asciutta la gelatina tende a schiarirsi.



Con un pennellino applicare la gelatina sulle ali disegnate sull'acetato con uno spessore né troppo sottile né troppo spesso e lasciare asciugare la gelatina che al momento opportuno si staccherà da sola. A quel punto ritagliate le ali con le forbicine.



Io per il corpo delle farfalle ho usato della pasta di zucchero su cui ho applicato le ali e come antenne i pistilli per fiori, ma potreste usare anche della semplice ghiaccia reale.

Come torta ho realizzato la mia chocolate mud cake,ricoperta con ganache al cioccolato bianco e pasta di zucchero in stampo da 24 cm.

Qui è al buffet con parte della confettata che avevo realizzato.





E questo è il bigliettino che ho creato per lei, si vede anche la ormai consueta coccinella portafortuna sul sottotorta ma questa volta con brillantini!!!
Tanti auguri Dany per i tuoi splendidi 18 anni!!

venerdì 7 dicembre 2012

I biscotti settembrini.........in veste natalizia !



Due giorni fa ero in cucina con mia figlia e la sua amica Giordana, dopo aver pranzato avevo messo su la moka per prenderci il caffè e si parlava del più e del meno.
Non ricordo nemmeno come il discorso è caduto sui biscotti che più ci piacevano e Giordana:
- "Mio padre ed io andavamo matti per i settembrini del Mulino Bianco !"
- "Anch'io, con quel ripieno di marmellata di fichi, è tanto che non ne compro!" le rispondo
- "Ma non si trovano più in commercio, li abbiamo cercati tanto!" dice Giordana
- "No!! Erano così buoni, come mai?" esclamo io incredula, anche perché erano tra i pochi biscotti confezionati di cui vado matta.

La sera su Internet cerco notizie su quelle piccole bontà ed in effetti ho la conferma che sono tra i prodotti di cui la Mulino Bianco ha sospeso la produzione in quasi tutta Italia (sembra che ne abbiano trovato traccia in Trentino-Alto Adige in qualche autogrill), mentre sono stati avvistati all'estero (in Croazia ad esempio).

Cerco allora di trovare la ricetta e trovo addirittura questa della Mulino Bianco, avevo comprato 2 settimane fa della confettura di fichi quindi gli ingredienti li avevo tutti, tranne gli amaretti che ho sostituito con un pò di liquore amaretto, e stasera li ho fatti!

Ingredienti:

per la frolla

500 gr di farina 00
170 gr di zucchero
110 gr di margarina
110 gr di burro
5 gr di granella di amaretto 160 gr di latte
1 uovo
un pizzico di sale
una bustina di zucchero vanigliato
una bustina di lievito in polvere

per il ripieno

1 barattolo da 350 gr di confettura di fichi

Per prima cosa lavorare insieme il burro e la margarina con lo zucchero e la granella di amaretto fino ad ottenere un composto liscio.



Aggiungere sempre mescolando l'uovo, il latte, il sale e lo zucchero vanigliato.



Amalgamarci per ultimi la farina ed il lievito setacciati. Risulterà un impasto molto morbido che avvolgerete nella pellicola e farete riposare in frigo almeno 30 minuti.



Stendere l'impasto su carta da forno ad uno spessore di 8 mm e ritagliarne dei rettangoli da 8 cm di lunghezza per 4 cm di larghezza su cui porre un cucchiaino di confettura di fichi.

Chiudere il rettangolo (la Mulino Bianco dice di arrotolarlo) facendo aderire bene i bordi per evitare che esca la confettura. Posare i biscotti su una teglia coperta con carta da forno che metteremo in frigo per far nuovamente freddare. Dopo una decina di minuti mettere la taglia direttamente in forno già caldo a 180° e far cuocere per 18 minuti.



Per dar loro un'aria natalizia una volta freddi li ho cosparsi di zucchero a velo. Possono essere conservati in un contenitore ermetico o una scatola di latta e sono ancora più buoni dopo qualche giorno.


Possono essere un dolce pensiero per gli amici.........specialmente per i nostalgici dei favolosi Settembrini del Mulino Bianco.

martedì 4 dicembre 2012

Et voilà, le quatre-quarts breton !!

Di questa torta ne avevo sentito parlare tantissime volte nel programma de "Il boss delle torte", ma non avrei immaginato che fosse originaria della Bretagna francese.

Anche l'Artusi tra le ricette di dolci riporta il quattro quarti all'inglese e il quattro quarti all'italiana.
In quello all'inglese vanno aggiunti uva passolina e candito, mentre in quello all'italiana odore di buccia di limone e mandorle pestate.

Come dice l'Artusi, innanzitutto si debbono pesare le uova con tutto il guscio e poi stesso peso delle uova per il burro (che in Bretagna utilizzano salato), la farina e lo zucchero. Da qui il nome di quattro quarti.

La sua consistenza ne fa un'ottima base per le torte farcite e decorate, ma è ottima anche per la prima colazione accompagnando una tazza di latte (come usano in Bretagna) o per il tè del pomeriggio (come amava fare la Regina Vittoria, da cui il nome Victoria cake o pound cake) farcita con confettura e guarnita con panna.

Beh, diamo a Cesare quel che è di Cesare e quindi mi sono letta le varie ricette francesi ! C'è chi monta separatamente le chiare e le aggiunge delicatamente alla fine, chi invece monta direttamente le uova intere con lo zucchero (come indicato anche dall'Artusi), chi utilizza poco lievito (1 cucchiaino per 200 gr di farina), chi invece una bustina intera e chi come l'Artusi il bicarbonato (1 cucchiaino per 200 gr di farina), chi addirittura farina autolievitante aggiungendo anche 1 cucchiano di bicarbonato.
Io questa volta ho seguito il metodo dell'Artusi, la prossima volta proverò montando a parte le chiare.

Ingredienti:

4 uova ( con il guscio pesavano 225 gr)
225 gr di zucchero
225 gr di burro fuso
225 gr di farina 00 (ma se lo volete usare per la colazione potete anche sostituirne 25 gr con farina di mais per renderlo più soffice)
1 cucchiaino di bicarbonato ( ho provato con 2 cucchiaini e 1/2 di lievito, e risulta più soffice)
la scorza grattugiata di 1 limone e di 1 arancia ed il loro succo filtrato
odore di vaniglia
un pizzico sale

Per prima cosa ho montato a lungo le uova intere con lo zucchero fino a farle diventare chiare e spumose. Ho quindi aggiunto la scorza grattugiata ed il succo del limone, quindi il burro fuso freddo. Per ultima ho aggiunto la farina passata al setaccio ed unita al sale ed al bicarbonato versandone ed amalgamandone un pò per volta. Ho quindi versato in una tortiera da 24 cm imburrata ed infarinata e cotta per 45 minuti a 160°, facendo la prova stecchino.


Una volta fredda l'ho estratta dalla tortiera e guarnita con un abbondante strato di zucchero a velo.
Questa volta non ho fotografato i passaggi perché sono veramente semplici.
Per la colazione potete accompagnare questo dolce con della confettura come ho fatto io, per il tè potete anche affiancarci della frutta fresca e della panna o della crema di nocciole.
Non è certamente un dolce leggero, ma il suo gusto squisito merita, "chapeau" ai cugini d'oltralpe!!



Con questa ricetta partecipo alla raccolta dell'Abbecedario culinario europeo che per la Francia è ospitato da Elena dello "Zibaldone italiano".