giovedì 23 febbraio 2023

Guinness cake (Irlanda) - B di Birra

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Per la lettera B del nostro viaggio nel mondo degli ingredienti non poteva mancare la birra e se si pensa ad un dolce con la birra viene subito in mente la Guiness cake, quindi voliamo in Irlanda, trovassimo la pentola piena d'oro alla base dell'arcobaleno custodita dai folletti Leprechauns.



La Guiness è una delle birre irlandesi di tipo stout, cioè scure e corpose, più famose nel mondo: ad alta fermentazione sono prodotte con l'aggiunta di malto d'orzo ed orzo tostati. Arthur Guiness fondò la sua birreria a Dublino nel 1759 nella St.James's Gate Brewery.

Irlanda e Inghilterra si contendono la paternità della tecnica con cui la birra stout viene prodotta.

L'utilizzo di malto tostato  secondo alcuni avvenne in seguito ad un incendio a Londra del 1666. Re Carlo II decise di utilizzare ugualmente le scorte di orzo bruciato per produrre birra da distribuire gratis ai lavoratori portuali.

Secondo altri invece fu lo stesso Arthur Guiness che in seguito ad un incendio del suo deposito di malto decise di provare ad utilizzare lo stesso il malto bruciato, cioè "tostato", per la produzione di birra dando vita a quello che poi sarebbe diventato un procedimento di successo.

Il modo migliore per assaporare in pieno il gusto della birra Guiness appena spillata dicono sia quello di acquistarla in lattina dove la presenza di una pallina piena di azoto pressurizzato, che al momento dell'apertura libera il gas, spinge l'anidride carbonica in superficie rendendo la birra meno gasata e la schiuma compatta. 

La Guiness cake ricorda un bel bicchiere di birra stout scura ed amarognola sormontata dal tipico cappello di schiuma densa ed a Dublino è l'immancabile torta con cui si festeggia il  St.Patrick Day il 17 marzo.

Per realizzarla ho seguito il procedimento di un video irlandese con cui non potrete sbagliare, ma poiché non dava la quantità di burro da utilizzare le dosi le ho prese da altri siti.

Ingredienti: (per uno stampo a cerniera da 24 cm di diametro)

Per la torta 

  • 300 gr di farina 00
  • 150 gr di burro a temperatura ambiente
  • 240 gr di Birra Guiness a temperatura ambiente
  • 250 gr di zucchero muscovado
  • 90 gr di cacao amaro in polvere
  • 190 gr di panna acida
  • 2 uova intere a temperatura ambiente (circa 100 gr)
  • 2 cucchiaini e 1/2 di bicarbonato di sodio
  • un pizzico di sale 
Per la crema frosting
  • 250 gr di formaggio spalmabile
  • 4 cucchiai di zucchero a velo 
  • 70 ml di panna fresca

  

Non avendo trovato la panna acida l'ho realizzata con:

  • 95 gr di panna fresca
  • 95 gr di yogurt
  • 1 cucchiaino di succo di limone
Mescolate i 3 ingredienti e fate riposare 1 ora in frigorifero.

Rivestite di carta da forno la teglia a cerniera e riscaldate il forno a 175 gradi C.

In un pentolino a fuoco basso fate sciogliere il burro e lo zucchero muscavado con la birra senza far raggiungere il bollore. Fuori dal  fuoco aggiungete il cacao setacciato mescolando con una frusta a mano per non far formare grumi. Lasciate raffreddare.

Con una frusta a mano mescolate in una ciotola le uova, la panna acida ed il sale, aggiungete il composto con il cacao ormai freddo e per ultima la farina con il bicarbonato mescolando  sempre con la frusta a mano.

Versate l'impasto nella teglia  e fate cuocere in forno statico per circa 50 minuti. Fate la prova con lo stuzzicadenti che dovrà uscire asciutto.

Una volta raffreddata sformare la torta.

Preparate il frosting unendo la panna semimontata con il formaggio spalmabile montato con lo zucchero a velo e ricoprite la torta ottenendo un effetto spatolato.

Tenete in frigorifero la Guiness cake fino al momento di servirla.

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venerdì 17 febbraio 2023

Sparacelli gratinati (Italia) - B di Broccoletti siciliani



Una delle verdure di stagione con la B per il nostro viaggio tra gli ingredienti che amo sono i broccoletti siciliani, gli sparacelli  o sparaceddi in dialetto. 



Sono ricchi di vitamine A e C, di acido folico e di sali minerali (calcio, ferro potassio e fosforo). Aiutano il sistema immunitario e proteggono dalle infezioni le vie aeree superiori, contrastano diverse forme di tumori ( all'intestino, alla prostata, al seno ed all'intestino), prevengono l'ictus e proteggono occhi ed ossa. Sono consigliati durante la gravidanza.

In Sicilia sono utilizzati molto spesso per condire la pasta, come gli sparaceddi assassunati, ma sono ottimi anche da soli o come
accompagnamento ad un piatto di carne. 
Questa volta ho voluto seguire la ricetta che li vuole gratinati arricchiti con uvetta e pinoli, un modo leggero ma gustoso di apprezzarli.

Ingredienti: ( per 2 - 3 persone)
  • 1 broccoletto siciliano da circa 500 gr
  • 1 cucchiaio di uvetta
  • 1 cucchiaio di pinoli
  • 1 cucchiaio di pecorino grattugiato
  • 1 cucchiaio pangrattato 
  • 1 spicchio d'aglio
  • Sale e pepe q.b.
  • Olio evo
Fate cuocere a vapore le cimette del broccoletto per circa 10 minuti, quindi passatele sotto l'acqua fredda per conservare il colore brillante.
 
Conditele con sale e pepe, disponetele in un unico strato in una pirofila oleata, conditele con dell'olio evo in cui avrete fatto appena scaldare lo spicchio d'aglio.

Cospargetevi sopra l'uvetta fatta rinvenire in acqua e poi ben strizzata, i pinoli, quindi il pecorino ed il pangrattato.

Fate cuocere in forno già caldo a 180 gradi C per circa 30 minuti. 


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giovedì 16 febbraio 2023

Cuca de banana com farofa (Brasile) - B di Banana




Non poteva
mancare una ricetta con le banane per il nostro viaggio tra gli ingredienti. 




Questo frutto amato fin da piccoli e con cui si identifica la lettera B dell'alfabeto quando si impara a leggere e scrivere ci fa giungere in Brasile per scoprire un dolce molto amato. 
La "cuca de banana com farofa" (torta di banane con sbriciolata) è un dolce di origini tedesche ("cuca" probabilmente deriva dal tedesco "kuchen" cioè torta)ed è molto diffusa nel sud del Brasile. 
Ho trovato diverse versioni di questa ricetta, chi utilizza il lievito di birra, chi invece il lievito in polvere per dolci come ho fatto io. 

Ingredienti: (per una tortiera da 24 cm di diametro)

Per la base 

  • 4 uova
  • 80 ml di latte
  • 300 gr di farina 00
  • 200 gr di zucchero
  • 80 gr di burro
  • 1 cucchiaino di lievito in polvere 
  • Un pizzico di sale 
  • Cannella in polvere e zucchero a velo
  • 6 banane piccole mature

Per la copertura di briciole

  • 100 gr di burro 
  • 200 gr di zucchero
  • 200 gr di farina
  • 1/2 cucchiaino di cannella in polvere
  • Semi di 1/4 di bacca di vaniglia
Iniziate a preparare la copertura di briciole unendo in una ciotola con la punta delle dita tutte gli ingredienti fino ad ottenere una sorta di pangrattato grossolano che terrete da parte.

Separate i 4 tuorli dagli albumi.
In un'altra ciotola montate con le fruste elettriche  prima i 4 tuorli con lo zucchero ed il burro, quindi il latte, la farina, il sale ed il lievito. Per ultimi aggiungete gli albumi apre con le fruste fino ad ottenere un bell'impasto liscio. 
Versate metà dell'impasto nella tortiera rivestita di carta da forno. 
Adagiateci sopra le banane tagliate a rondelle o a fettine. Cospargetele di cannella in polvere e zucchero a velo. 
Versate ora l'impasto rimasto sopra le banane coprendole e cospargetelo di cannella in polvere e zucchero a velo. 
Per ultimo versate sull'impasto il composto di briciole che avevate già preparato. 
Mettete in forno già caldo a 180 gradi C per circa 45 minuti. La torta sarà cotta quando inserendo uno stuzzicadenti ne uscirà asciutto.
Io ho accompagnato ogni fetta con qualche rondella di banana e un cucchiaino di salsa al caramello, ma potrete accompagnarla anche con panna montata o gelato alla crema.


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venerdì 10 febbraio 2023

St. Louis Gooey Butter Cake (USA) - B di Burro



Continuando il nostro viaggio per l'ABC - un mondo d'ingredienti, alla ricerca di una ricetta particolare per la B di Burro questa volta voliamo a St. Louis nello stato del Missouri (USA).



La traduzione letterale di "gooey" è "appiccicosa", ma forse è più invitante il termine "morbida".

Sembra che questa torta sia nata negli anni '30 dall'errore di un fornaio di origini tedesche di St. Louis, errore che però diede vita ad un dolce che incontrò il favore dei clienti.  

Esistono varie ricette riguardo questo dolce, alcune prevedono l'utilizzo di un preparato per torte per creare la base e di formaggio cremoso per il ripieno. Io invece ho seguito questa ricetta che si rifà a quella di un altro fornaio di St. Louis, Fred Heimburger, che la vendette dal 1954 al 1983.

Questa ricetta è caratterizzata da una base senza lievito ed uova, una sorta di streusel, mentre il ripieno è ricco di burro e reso avvolgente con latte condensato e sciroppo di mais che ho dovuto sostituire con del miele dal sapore delicato. Ricordate che la qualità del burro è veramente importante in questa ricetta. 

Ho temuto che la base si sbriciolasse visto che era molto asciutta e polverosa una volta versata nello stampo, invece dopo la cottura è risultata perfetta. 



Ingredienti: (per uno stampo da 20 cm x 20cm)


Per la base 

  • 135 gr di farina 00
  • 3 cucchiai di zucchero semolato
  • 76 gr di burro a temperatura ambiente

Per il ripieno 
  • 225 gr di zucchero semolato
  • 170 gr di burro a temperatura ambiente
  • 160 ml di latte condensato
  • 135 gr di farina 00
  • 1 uovo intero
  • 50 ml di sciroppo di mais (che ho sostituito con del miele delicato)
  • 1 cucchiaino di estratto di vaniglia

Per guarnire 
  • Zucchero a velo

Iniziate a preparare la base lavorando in una ciotola con la punta delle dita farina, zucchero e burro fino ad ottenere un composto sabbioso che verserete nello stampo rivestito di carta da forno. Compattatelo con un bicchiere. 

Per il ripieno con l'aiuto delle fruste elettriche montate il burro con lo zucchero, aggiungete quindi l'uovo ed incorporato questo aggiungete la farina, e gli altri ingredienti. 

Versate il composto morbido sulla base e fate cuocere in forno già caldo a 180 gradi C per circa 35 minuti. Coprite lo stampo con carta da forno dopo i primi 25 minuti per non far colorire troppo la superficie.

Non toccate subito la torta che risulterà morbida. 

Una volta fredda cospargetela di zucchero a velo e tagliatele a cubotti. 

Come consistenza ricorda quella dei brownies.

Se vorrete farla tornare appena tiepida, come dicono nel sito, passatela pochi secondi nel microonde prima di servirla.

Accompagnerà splendidamente una buona tazza di caffè, alla maniera italiana però! 



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lunedì 6 febbraio 2023

Beet Pkhali - antipasto di barbabietola (Georgia) - B di Barbabietola rossa



Eccoci alla lettera B del nostro viaggio tra gli ingredienti di tutto il mondo.

Cercando cercando mi sono imbattuta nella cucina georgiana dove questo ingrediente è molto amato: la barbabietola rossa.  

La barbabietola rossa fa parte della dieta mediterranea da lungo tempo, già i Greci ed i Babilonesi ne parlavano nei loro testi. È ricca di fibre, di ferro (contrasta l'anemia), grazie alla vitamina C rafforza il sistema immunitario, ricca di folati aiuta lo sviluppo dei tessuti embrionali in gravidanza. 

La cucina della Georgia, collocata tra Oriente ed Occidente, ha risentito molto delle influenze di Russia, Armenia e Turchia, ma ha assorbito molto anche i sapori mediterranei ed arabi. È ricca di spezie ma anche di erbe aromatiche fresche, oltre che di noci e formaggi.



Il piatto che ho preparato è uno di quelli tipicamente georgiani, si può realizzare con fagioli, melanzane, spinaci, cavoli o barbabietole rosse, come nel mio caso: il beet pkhali di barbabietola rossa.

Si tratta di un antipasto rapido e sfizioso, fate solo molta attenzione alla quantità di aglio che utilizzerete perché potrebbe rendere la vostra vicinanza veramente "troppo pesante"! 

Ingredienti: (per 3 porzioni)

  • 2 barbabietole rosse precotte
  • 1 bella manciata di noci sgusciate e tritate
  • 1/2 spicchio d'aglio tritato
  • un bel ciuffo di prezzemolo tritato
  • la punta di un cucchiaino di coriandolo in bacche macinato
  • 1 cucchiaio di succo di limone (o 1 cucchiaino di aceto di vino rosso)
  • sale q.b.
  • pepe appena macinato q.b.
  • una punta di pepe di cayenna
Per guarnire
  • mezzi gherigli di noce
  • chicchi di melagrana
La preparazione è molto semplice.
Tritate con un mixer le barbabietole rosse precotte, versatele in una ciotola e mescolateci bene tutti gli altri ingredienti.
Fate riposare il composto almeno 2 ore in frigorifero, meglio ancora prepararlo il giorno prima.
La consistenza più o meno sostenuta del composto dipenderà da quanto avrete tritato sottilmente gli ingredienti.
Io li ho tritati non troppo finemente in modo da ottenere delle polpette che ho adagiato sul piatto.
Su ogni polpetta col pollice ricavate una fossetta dove adagerete mezzo gheriglio di noce, qualche Chicco di melagrana e qualche fogliolina di coriandolo fresco o prezzemolo.
Sarebbe il massimo consumarlo con il tipico pane georgiano, il lavash.


 

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venerdì 3 febbraio 2023

Kaju katli il fondente di anacardi (India) - A di Anacardi





Per questo ulteriore ingrediente che inizia con la A torno molto volentieri in quella terra che ho conosciuto tantissimi anni fa ma di cui ho dei ricordi vivissimi, l'India. Quello che più mi stupì di quella terra stupenda e che non dimenticherò mai è l'aria densa dei profumi delle spezie e delle collane di fiori che vendevano sui marciapiedi.



Con questo ingrediente e con la ricetta in cui l'ho utilizzato andremo idealmente tra i venditori di cibo di strada delle città indiane che con le loro bancarelle si affacciano dai loro negozi-laboratori.

Dunque A di anacardo, una frutta a guscio poco utilizzata in cucina nel nostro paese, più che altro sgranocchiata durante gli aperitivi. Gli anacardi, detti anche noci di anacardio, sono i semi oleosi della pianta dell'anacardio, originario del Brasile nord-orientale (bacino delle Amazzoni) ed introdotto dai portoghesi  nel XVII secolo sulle coste occidentali dell'India e nelle regioni orientali dell'Africa. 

Se consumati in quantità limitata (circa 30 grammi al giorno) hanno qualità antiossidanti, abbassano il colesterolo cattivo LDL ed incrementano quello buono HDL, riducono il tempo di assorbimento degli zuccheri.

Con gli anacardi ho voluto realizzare un dolce che in India è tra quelli più venduti ed amati e non può mancare per la festa del Diwali (festa della luce) che celebra la vittoria del bene sul male e che per importanza può essere paragonata al Natale per i cristiani.

Si tratta del Kaju katli ( dall'hindi "Kaju" che significa "anacardi" e "katli" che significa "fette sottili"), un dolce che ha bisogno di soli quattro ingredienti: anacardi tritati, zucchero , burro chiarificato, un aromatizzante (che può essere acqua di rose o polvere di cardamomo o zafferano) e della semplice acqua. 

Gli esperti pasticceri indiani realizzano una pasta di anacardi che poi aggiungono allo sciroppo di acqua e zucchero che ha raggiunto la consistenza di filo schiacciandone una goccia tra pollice ed indice, poi continuano la cottura fino ad ottenere la consistenza giusta di una pallina d'impasto formata con pollice ed indice. Ho trovato questo splendido post dove invece spiegano molto bene come realizzare "in casa" il kaju katli con la polvere di anacardi e la preparazione è stata semplicissima. Se realizzati correttamente questi fondenti di anacardi si scioglieranno in bocca. 





Ingredienti: (per circa 40 pezzi)

  • 200 gr di anacardi
  • 90 ml di acqua
  • 150 gr di zucchero
  • 2 tspn di burro chiarificato (ghee)
  • 1 tspn di acqua di rose (o 1/8 di tspn di polvere di cardamomo o zafferano)
Per prima cosa dovrete triturare gli anacardi un po' per volta con un buon tritatutto. Triturateli per pochi secondi utilizzando il tritatutto ad intervalli per non farli surriscaldare e rilasciare l'olio. 
Provate a setacciarli con un passino dalle maglie non troppo strette, triturate nuovamente i pezzetti più grandi, tuttavia otterrete una farina grossolana, mai impalpabile.

Versate l'acqua e lo zucchero in una padella antiaderente e portate lo sciroppo a sviluppare delle bolle che copriranno tutta la superficie. Versate allora gli anacardi tritati in due volte, mescolando bene il composto perché risulti senza grumi ed a fuoco medio continuate a mescolare fino a che non diventerà leggermente denso.
 
Versate ora il burro chiarificato e l'acqua di rose e continuate a mescolare fino a quando il composto si staccherà dalle pareti della padella. 

A questo punto togliete dal fuoco e prendete 1/4 di cucchiaino di composto, fatelo leggermente raffreddare e con pollice ed indice unti con il burro chiarificato provate a formare una pallina. Se si formerà senza restare appiccicosa il kaju katli è pronto, altrimenti rimettete sul fuoco per qualche altro minuto e ripetere la prova.
 
Quando avrete raggiunta la giusta consistenza versate il composto su carta da forno e fate diventare tiepido.

Con i palmi delle mani unti di burro lavoratelo 2 minuti per renderlo liscio e coprendolo con altra carta da forno stendetelo con il mattarello a 6 millimetri di spessore.
 
Fatelo raffreddare completamente e tagliatelo a rombi. 
In India hanno l'abitudine di renderlo prezioso cospargendone la superficie di foglia d'argento commestibile prima di tagliarlo. 
Potete conservare il vostro Kaju katli in una scatola ermetica.


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