mercoledì 20 marzo 2024

Albicocche stufate - Noshkhukhpa ( Tagikistan) - A di Albicocca

 


Il 9 marzo scorso abbiamo completato l'alfabeto alla ricerca degli ingredienti in Italia e nel resto del mondo per l'" ABC - un mondo d'ingredienti". Molti paesi sono rimasti inesplorati, ma Aiuolik della Trattoria Muvara ci ha lanciato l'invito a proseguire l'avventura di accoppiare gli ingredienti non utilizzati la prima volta con i paesi ancora inesplorati. Non dovremo seguire l'ordine alfabetico nella scelta degli ingredienti, forse così riusciremo ad utilizzare anche quelli che la prima volta erano fuori stagione nel momento in cui affrontavamo la loro lettera iniziale. 


A dire il vero ormai mi ero lanciata alla ricerca del paese a cui abbinare un ingrediente con la A ed infatti inizio con le albicocche, splendido frutto ma che troviamo al mercato per un tempo molto limitato. Per questo ho deciso di utilizzare albicocche secche reidratate. Come quelle fresche sono ricche di vitamina A che ha proprietà antiossidanti che potenziano le difese immunitarie. Il betacarotene rinforza ossa e denti e migliora le capacità visive oltre a favorire l'abbronzatura. Grazie alla vitamina C migliorano il tono muscolare e agevolano la moltiplicazione dei globuli rossi. Anche da essiccate mantengono tutti i sali minerali presenti in quelle fresche: potassio, fosforo, magnesio, ferro e calcio. Ricche di fibre garantiscono la funzionalità intestinale facendo diminuire il colesterolo e lo zucchero nel sangue. 


Ho scoperto che il Tajikistan, come pure l'Iran e l'Uzbekistan, è dopo la Turchia al secondo posto nella produzione mondiale di albicocche. In particolare il Tajikistan trasforma le albicocche fresche in essiccate che si chiamano "kuraga", talmente importanti per l'economia del paese che hanno eretto un monumento all'albicocca. Le albicocche secche rappresentano per chi le produce (anche acquistando dai proprietari i frutti ancora sugli alberi), un vero e proprio deposito come avere dei soldi in banca. Anche persone che non sono coltivatori pagano i proprietari dei frutteti per acquistare i frutti sull'albero e trasformarli in albicocche secche insieme alla propria famiglia vivendo nel frutteto tutto il tempo che serve per raccogliere ed effettuare l'essiccazione delle albicocche. 

I prezzi più bassi per le albicocche secche si hanno appena prodotte tra luglio ed agosto, mentre aumentano verso aprile e maggio prima della nuova raccolta dei frutti freschi che si effettua in massa a giugno.

Questa ricetta è estremamente semplice ma molto amata dai tajiki e dagli abitanti del Pamir, il massiccio montuoso che si estende tra Tajikistan, Afghanistan, Cina e Kirghizistan. Viene servita come antipasto o zuppa. E' interessante sapere che in questa zona sono ancora conservati aspetti di vita antica e medievale. Sembra che sia molto efficace contro le malattie da raffreddamento e questo grazie alla presenza di vitamina C, i bimbi fingono di essere raffreddati pur di poter gustare una scodella di noshkhukhpa. Secondo la dolcezza delle albicocche si può aggiungere dello zucchero ed eventualmente della farina per addensare la zuppa. 

Ingredienti: 

  • 1 tazza di albicocche secche
  • 3 tazze di acqua 
  • 1/4 di tazza di farina (facoltativa, che io non ho usato)
  • zucchero se necessario
Sciacquate le albicocche e fatele cuocere in acqua fino a quando saranno morbide. In Tajikistan le albicocche vengono schiacciate con le mani, voi frullatele con il frullatore ad immersione insieme ad un pochino d'acqua di cottura, rimettete la purea ottenuta nell'altra acqua di cottura rimasta e fate cuocere ancora un minuto per poterla servire calda. Potete conservarla in frigorifero per una settimana e scaldarla all'occorrenza. 

Se per noi questa zuppa può sembrare strana possiamo utilizzarla come composta di albicocche aggiungendo un pochino di zucchero e spalmandola su del pane o utilizzarla nei nostri dolci come confettura. 
 

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