Sarà che è più vicina alle coste italiane che a quelle francesi (solo 82 km la separano da Piombino ed appena 31 km dall'isola di Capraia), sarà che fino al 1768 è stata territorio italiano (fu poi ceduta alla Francia di Luigi XV per debiti dalla Repubblica di Genova), ma la Corsica chiamata "l'Île de Beauté", è pur sempre Francia.
Se così non fosse stato il còrso più famoso della storia, Napoleone Bonaparte, avrebbe cambiato completamente la nostra storia, chissà se in meglio................. ma non lo sapremo mai!!
Il suo aspetto aspro di una montagna che emerge dal mare l'ha resa difficilmente vulnerabile da parte degli invasori, ma le catene montuose che la percorrono longitudinalmente e trasversalmente hanno creato anche al suo interno confini ideologi, politici e sociali, anche la lingua parlata non era unica, italiano e còrso.
E' divisa in due dipartimenti:
- Corsica del Sud con capoluogo Ajaccio che è anche la capitale della regione
- Alta Corsica con capoluogo Bastia.
Lungomare di Ajaccio (foto di Grain de sel da Wikipedia) |
La baia di Calvi (foto di Greudin da Wikipedia) |
Chiesa di Aregno in stile romanico-pisano (foto di Pinpin da Wikipedia) |
Data la vicinanza con la Sardegna, con le isole dell'Arcipelago Toscano e con la Liguria, la cucina còrsa risente fortemente dell'influenza di quella italiana.
Sono ottimi i suoi prodotti di salumeria, i formaggi, i piatti a base di pesce lungo le coste ed anche i suoi dolci.
Il "fiadone" è uno dei dolci più conosciuti, il cui ingrediente principale è il brocciu, un formaggio fresco a base di latte di capra o di pecora e che io ho dovuto sostituire con una ricotta romana di pecora.
La sua preparazione è veramente semplice e per questo la qualità dei prodotti utilizzati deve essere eccellente.
I limoni che ho utilizzato sono del nostro albero che al mare dà dei frutti profumatissimi, certo la ricotta romana non è il brocciu, ma necessità fa virtù, non me ne vogliano i còrsi.
Ingredienti: ( per uno stampo rettangolare da 28 cm per 18 cm)
- 500 gr di brocciu còrso (io ho utilizzato ricotta romana di pecora)
- 250 gr di zucchero
- 6 uova intere
- 2 limoni non trattati
- 4 cucchiai di brandy (o altro liquore)
- un pizzico di sale
Ho passato innanzitutto al setaccio la ricotta ben sgocciolata.
Ho poi montato a neve fermissima le chiare con un pizzico di sale.
Ho montato i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso e chiaro.......
.......a cui ho aggiunto, continuando con la frusta, la scorza grattugiata dei 2 limoni, il liquore, i 2 cucchiai di succo di limone e la ricotta setacciata.
A mano con una spatola ho unito le chiare montate dall'alto verso il basso .........
.........ed ho versato il composto nello stampo apribile antiaderente (in mancanza ungete lo stampo o
meglio ancora utilizzate la carta da forno).
Far cuocere in forno già caldo a 180° per 40 - 45 minuti finché il fiadone non sia colorito, specialmente sui bordi.
Appena uscito dal forno sarà bello gonfio, ma subito si abbasserà, non spaventatevi.
Una volta freddo tagliatelo a quadrotti, potete accompagnarlo con frutta fresca e volendo anche della salsa al cioccolato.
Si mantiene per 2 giorni in frigorifero.
Anche questo dolce si aggiunge alle ricette raccolte per la Francia da Elena dello "Zibaldone culinario" per l'Abbecedario culinario europeo.
Ciao ciao!!
2 commenti:
Oh per fortuna ci hai pensato tu a presentare qualche ricetta corsa...era un peccato che non fosse rappresentata, grazie!
e poi mi ispira questo dolce, deve essere ottimo pure freddo come fine pasto estivo... brava!
Si Elena, deve essere conservato in frigo e servito freddo. Grazie a te e buona giornata!!
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