venerdì 28 marzo 2014

Velykų pyragas "Čigonas" - la torta "zingara" della Pasqua lituana


Questa volta con la carovana dell'Abbecedario culinario europeo non abbiamo dovuto fare molta strada, abbiamo semplicemente varcato il confine della Lettonia e siamo giunti in Lituania, la più meridionale delle repubbliche baltiche.



Fino al 13 aprile prossimo saremo ospitati da Angela di "mestolando".
Sostanzialmente legata al clima, la cucina lituana ha molto in comune con quella degli altri paesi dell'Europa orientale, ma risente fortemente anche di quelle della Polonia, della Germania ed ebraica.
Pur non essendo molto conosciuta oltre i propri confini, la cucina lituana vanta vari piatti che, grazie anche ai propri figli sparsi per il mondo, godono di fama internazionale.
Come molti paesi nordici il giorno del solstizio d'estate è una festa tradizionale nazionale, chiamata festività di Joninės o Rasos.
Si festeggia anche il martedì grasso (Užgavėnės) che precede il mercoledì delle Ceneri per sollecitare l'inverno ad andar via bruciando il "Morė" che lo rappresenta e mangiando frittelle che vengono appese agli alberi e lanciate in aria per invitare il sole a tornare e scaldare la terra.

La festa del martedì grasso "Užgavėnės" (foto di wikipedia di Algirdas )
Altre tradizioni nazionali pagane riguardano le feste cristiane della Pasqua e del Natale.
E visto che ormai mancano poco più di 3 settimane a Pasqua, anche se in questi giorni l'inverno ha dato un ultimo colpo di coda abbassando notevolmente le temperature che ormai erano primaverili, ho voluto realizzare questa torta di Pasqua, chiamata anche "Velyku Pyragas Cigonas" o torta zingara.
Si tratta di un dolce ricco di frutta essiccata che nel nostro paese ricorderebbe più un dolce natalizio, ma sicuramente frutta fresca non è ancora disponibile considerando la latitudine in cui si trova la Lituania.
Tradizionalmente utilizzano la classica frutta essiccata che anche noi usiamo, ma possono aggiungere anche altra frutta essiccata come mele, pere, papaya, mirtilli, ciliegie, ananas, mango ..... secondo la disponibilità ed i gusti.
Se poi volete renderla più colorata come indicano alcune ricette lituane potete aggiungere anche i canditi.
Come già vi ho detto nel post precedente sono ancora sprovvista di un regolare forno, così per cuocerla nel fornetto elettrico ho deciso di preparare questa torta nello stampo da plumcake come ho visto fare in alcuni blog lituani.





Ingredienti:
  • 160 gr di prugne secche denocciolate 
  • 160 gr di albicocche secche
  • 160 gr di datteri
  • 160 gr di uva passa
  • 160 gr di fichi secchi
  • scorza grattugiata di arancia e limone
  • 1 bicchierino di rum chiaro
  • 1 cucchiaino di cannella in polvere
  • vaniglia
  • alcune gocce di essenza di mandorle
  • 5 uova
  • 180 gr di zucchero
  • 2 cucchiai colmi di farina
  • 1 cucchiaio colmo di amido di mais
Innanzitutto far rinvenire la frutta secca in acqua bollente, scolarla bene, tagliarla a pezzetti (tranne l'uva passa), farla raffreddare e quindi insaporire nel rum con la cannella e la scorza grattugiata del limone.




Nel frattempo montare a neve gli albumi mentre i tuorli con lo zucchero, la vaniglia e l'essenza di mandorle.



Quando i tuorli sono montati aggiungere sempre con le fruste la farina e l'amido, aggiungere la frutta amalgamandola delicatamente e per ultimi gli albumi mescolando dal basso verso l'alto per non smontarli.




Versare tutto il composto nello stampo rivestito di carta da forno e far cuocere a 180° per circa 1 ora.


La torta dovrà risultare dorata e facendo la prova con lo stecchino questo dovrà essere umido ma pulito.
Lasciarla raffreddare nel forno con lo sportello socchiuso.




Come gusto ricorda la fruit cake inglese ed infatti mi è piaciuta moltissimo come mi piace anche la fruit, ma torno a ripetere che da noi la vedo più come dolce invernale e natalizio. Qui la Pasqua è accompagnata dai profumi e dai sapori freschi della primavera e di tutti i suoi frutti, mentre in Lituania dovranno ancora attendere parecchio.
Vale comunque la pena di provarla!!

P.S.  Per gustarla al meglio ho potuto appurare che è preferibile farla riposare almeno un giorno, come nella britannica fruit cake (che tradizionalmente si fa molti giorni prima) gli darete modo di far amalgamare bene tutti i sapori. Secondo alcune ricette ho letto dopo averla fatta che potremmo anche aggiungere mandorle, nocciole o noci tritate grossolanamente, arricchiranno il dolce di un pò di croccantezza che così non ha.

2 commenti:

Angela di Finalmente in cucina ha detto...

Che meraviglia! Mi sa che con questo dolce un morso tira l altro! Bellissima la presentazione! : )

resy ha detto...

Grazie Angela, è particolare, a me è piaciuto molto!!

Posta un commento