Ancora un dolce polacco per l'Abbecedario culinario europeo ospitato per questa tappa finale da Anna di "Cucina precaria".
Tra i dolci più famosi della Polonia non poteva mancare la Wadowicka kremówka papieska, la torta alla crema del Papa di Wadowice.
Wadowice, dove nacque San Giovanni Paolo II il 18 maggio 1920 è nel sud della Polonia, a circa 50 km da Cracovia.
Casa natale di San Giovanni Paolo II a Wadowice (foto da wikipedia di Gaj777) |
Veduta aerea di Wadowice (foto da wikipedia) |
Per una romana che lo ha avuto per tanti anni come concittadino, che ha avuto la fortuna di vederlo quando fece visita alla propria parrocchia 29 anni fa e che è stata battezzata all'ombra del "Cuppolone" (come i romani chiamano confidenzialmente la Basilica di San Pietro) realizzare questo dolce era quasi un obbligo!!
In alcune ricette polacche tra i due strati di pasta sfoglia c'è uno strato di crema sormontato da uno strato di panna, come nelle paste alla crema di Bled che avevo realizzato ad ottobre scorso per la tappa della Slovenia e proprio per questo ho scelto una ricetta che invece prevedesse solo uno strato di crema a cui amalgamare della panna montata proprio per non fare delle paste molto simili.
In altre zone della Polonia lo stesso dolce è chiamato napoleonka perché ricorda il millefoglie francese, noto anche
come "Napoleone", che però è costituito da 3 strati di pasta sfoglia con un ripieno di crema pasticcera o panna o confettura.
Se alla pasta sfoglia viene invece sostituita una pasta simile alla pasta bignè ma con l'aggiunta del lievito per dolci si ottiene la Karpatka, quella che dicono sia una versione contadina e meno raffinata dello stesso dolce.
Ingredienti:
- 2 fogli di pasta sfoglia da 24 x 42 cm
Per il ripieno
- 1 lt di latte
- 50 gr di burro
- 4 tuorli d'uovo
- 2 uova intere
- 200 gr di zucchero
- 2 cucchiaini di zucchero vanigliato
- 120 gr di farina
- 70 gr di maizena
- 1 cucchiaio di rum
- 200 ml di panna fresca
Per prima cosa cuociamo i due strati di pasta sfoglia. Mentre viene fatto scaldare il forno a 220° disponiamo le due sfoglie con carta da forno su due teglie, le bucherelliamo accuratamente con i rebbi di una forchetta perché non si gonfino durante la cottura e quindi li facciamo cuocere 15 minuti a 220° ma senza farli colorire.
Prepariamo poi la crema. In un tegame dal fondo spesso mettiamo a scaldare 2/3 del litro di latte insieme allo zucchero, il burro, lo zucchero vanigliato fino a che non sia tutto ben sciolto nel latte.
In una ciotola mescoliamo con la frusta perché non si formino grumi i tuorli, le uova intere, la farina e la maizena passate al setaccio e vi aggiungiamo il latte avanzato (1/3 di lt), quindi versiamo questo composto nel latte caldo e sempre con l'aiuto della frusta mescoliamo finché non raggiunge la giusta consistenza.
Togliamo la crema dal fuoco e quando si è intiepidita vi aggiungiamo il rum e la panna che prima abbiamo montato.
Versiamo la crema alleggerita con la panna sopra al primo strato di pasta sfoglia posizionata in una teglia (possibilmente a misura) rivestita di pellicola, livelliamo bene il tutto e posizioniamo sopra la seconda sfoglia.
Mettiamo quindi in frigorifero per almeno 12 ore.
Poco prima di servire tagliamo a quadrotti con un coltello seghettato e cospargiamo di abbondante zucchero a velo.
Beh cosa dire?? Che San Giovanni Paolo II aveva ragione, queste paste sono veramente delicate e se ne potrebbero mangiare molte senza problemi!!
Se vorrete realizzarle più alte per dei super-golosoni basterà che le dimensioni dei due strati di pasta sfoglia siano minori e con la stessa quantità di crema otterrete delle paste altissime, anche se i 4 cm di altezza delle mie erano già perfetti.
Per chiudere un pranzo od una cena potrete renderle più preziose servendole accompagnate da frutta fresca come fragole o mirtilli, o decorate con della salsa al cioccolato, saranno sicuramente apprezzate dagli ospiti! ^-^
Poco prima di servire tagliamo a quadrotti con un coltello seghettato e cospargiamo di abbondante zucchero a velo.
Beh cosa dire?? Che San Giovanni Paolo II aveva ragione, queste paste sono veramente delicate e se ne potrebbero mangiare molte senza problemi!!
Se vorrete realizzarle più alte per dei super-golosoni basterà che le dimensioni dei due strati di pasta sfoglia siano minori e con la stessa quantità di crema otterrete delle paste altissime, anche se i 4 cm di altezza delle mie erano già perfetti.
Per chiudere un pranzo od una cena potrete renderle più preziose servendole accompagnate da frutta fresca come fragole o mirtilli, o decorate con della salsa al cioccolato, saranno sicuramente apprezzate dagli ospiti! ^-^
7 commenti:
Buonissimoooo...questa l'ho fatto anch'io lo scorso anno, so che si chiama Kremovka papieska e se ti va di vedere la mia versione la trovi qui:
http://www.dolcementeinventando.com/2013/05/kremowka-papieskail-meraviglioso.html#comment-form
feci anche la sfoglia che non è per niente difficile!
Ciao cara!
Perfetta con le fragole fresche.
Bravissima.
Grazie Ale e Mariabianca!! <3
Per strade diverse siamo arrivate alla medesima conclusione, il dolce, nonostante preveda una bella quantità di grassi, nella sfoglia e nella crema, è leggerissimo, si fa mangiare .... a casa mia è stato apprezzatissimo ..... sparito in un attimo :-)
Prossima volta proverò la versione con la panna, magari è ancora più leggera di quella col burro :-)
Hai notato anche tu che nella crema è ancora evidente un retrogusto di farina che assolutamente scompare nel dolce finito .... prodigi di Wadowice!!!
Ciao, a presto ....
Anisja ho avuto la stessa sensazione, la crema sapeva molto di farina e per questo avevo deciso di seguire una ricetta in cui aggiungevano la panna montata. A dolce terminato comunque quel sapore non si sente, non ho idea se sia per la panna o nella tua ricetta per il burro ma sono piaciute moltissimo anche a casa mia!! Ciao carissima
Ciao cara grazie per la ricetta...volevo capire il resto dei 2/3 di latte dove vanno a finire?
Sandra per un errore non ho indicato che il restante latte (1/3 di lt) serviva a diluire il composto di tuorli, uova intere, farina e maizena che poi veniva aggiunto al latte caldo in cui si facevano sciogliere burro, zucchero e zucchero vanigliato. Ho corretto il post, ora non manca nulla nella descrizione. Grazie a te per avermelo fatto notare.
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