Come sembra lontano quel 7 gennaio 2013 quando è iniziato questo viaggio con l'Abbecedario culinario europeo.
Non ricordo nemmeno come arrivai al primo post sulla cucina olandese di Mony di "Gata da plar", ma dopo averle inviata la mia prima ricetta l'impegno nel cercare piatti tipici dei vari paesi europei è diventato un appuntamento a cui non ho più saputo rinunciare.
Grazie all'iniziativa della mitica Aiù della "Trattoria Muvara" ho approfondito la conoscenza di chi già frequentava come me Cookaround ed ho conosciuto tante altre persone, tutte mosse come me dalla curiosità di assaporare paesi mai visti o ricordare quelli che magari si erano già visitati.
Mi stupisco ancora quando ripensando a luoghi lontani che ho conosciuto una vita fa mi tornano alla mente i profumi di fiori e di cucina che li caratterizzavano. Già, perchè ogni luogo ha un suo profumo particolare e lo stesso mi accadeva in campeggio quando, all'ora di pranzo o cena, passando accanto ad una tenda o ad una caravan, dagli odori potevo capire se si trattava di italiani o di turisti stranieri.
In questo anno e mezzo è stato come entrare in punta di piedi nelle cucine di 26 paesi europei e conoscere nuovi profumi, nuove ricette, imparare i gusti degli altri, simili o completamente diversi dai nostri e mai avrei pensato di diventare a mia volta ambasciatrice di una tappa di questo viaggio entrando a far parte di questa splendida "brigata" di 25 + 1 (l'unico maschietto)che ha ospitato le ricette dei vari stati.
Ora che siamo giunti all'ultima tappa, quella della Polonia, ospitati da Anna di "Cucina precaria", un pò di nostalgia viene come quando si è all'ultimo giorno di uno splendido viaggio che ci ha riservato mille sorprese,ci ha insegnato tantissimo e che non vorremmo finisse.
Ma torniamo ora alla Polonia. Posso dire con sincerità che da quel lontano 16 ottobre 1978 in cui un Vescovo polacco di nome Karol Józef Wojtyła fu eletto Papa con il nome di Giovanni Paolo II questo paese ci sembrò molto più vicino di quanto fosse prima.
Solo qualche immagine per assaporare la bellezza di questa terra ed avere il desiderio di visitarla.
Cracovia - Panorama e Cattedrale del Wawel (foto da wikipedia di Jakub Halun) |
Varsavia - Piazza del Castello (foto da wikipedia di Lee Kindness) |
Breslavia - Mercato principale Rynek (foto da wikipedia di Tumi-1983) |
Poznan - Città vecchia (foto da wikipedia di Neoabacus) |
Miniera di Wieliczka - L'ultima cena di Leonardo da Vinci scolpita nella roccia salina (foto da wikipedia di Akumiszcza) |
La prima ricetta che ho voluto realizzare è quella di un dolce tipico della Pasqua polacca, il babka, che letteralmente significa "nonna" perché la sua forma ricorda le gonne che portavano le nonne.
Può essere aromatizzato all'arancia e vaniglia come in questo caso, ma anche al limone o rum ed oltre ad essere ricoperto di cioccolato può essere guarnito con una glassa di zucchero acqua e succo di arancia o limone o semplicemente spolverizzato con zucchero a velo.
Ingredienti CHE DEBBONO ESSERE TUTTI A TEMPERATURA AMBIENTE:
- 200 gr di farina 00
- 100 gr di fecola di patate
- 2 cucchiaini di lievito in polvere per dolci
- 200 gr di burro a temperatura ambiente
- 1/2 bicchiere di zucchero
- 4 uova
- 2 cucchiaini di aroma alla vaniglia
- 1 bustina di vanillina
- la scorza grattugiata di un'arancia
- il succo di un'arancia
- un pizzico di sale
Per la glassa:
- 200 gr di cioccolato bianco
- 2 cucchiai di latte
Per guarnire:
- qualche mirtillo sciroppato
Per prima cosa accendendiamo il forno a 180°.
In una ciotola capiente cominciamo a montare con le fruste elettriche il burro morbido con lo zucchero fino a farlo diventare spumoso.
Aggiungiamo quindi un tuorlo per volta e poi a bassa velocità il succo d'arancia.
A questo punto è il momento di aggiungere la farina e la fecola miscelate con il lievito.
A parte montiamo a neve ferma gli albumi con un pizzico di sale e li aggiungiamo al composto mescolando delicatamente con una spatola dal basso verso l'alto.
Dopo aver ben imburrato ed infarinato uno stampo da budino vi versiamo l'impasto e facciamo cuocere in forno già caldo a 180° per 60 minuti.
Una volta fredda capovolgiamo la torta su un piatto e la glassiamo con la cioccolata bianca sciolta a bagnomaria con i 2 cucchiai di latte e decoriamo con qualche mirtillo sciroppato con pochissimo zucchero ed un goccio d'acqua.
Così al naturale è delizioso, profumato umido e morbido, si può anche arricchire l'impasto con mirtilli essiccati. Io invece ho cosparso la fetta con dell'ottima confettura di mirtilli.
Ottima per accompagnare una tazza di tè o un buon caffè non occorre aspettare la Pasqua per gustarla ^-^.
A presto!!
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