Questo dolce che ho voluto realizzare è il dolce tradizionale della Pasqua in Bulgaria, ma se ne trovano delle varianti anche in Romania ed Albania dove prende il nome di "cozonac".
Ogni famiglia ha la propria ricetta che si tramanda di madre in figlia, mentre per il ripieno, che può variare secondo il paese in cui viene preparato, generalmente si utilizzano gli ingredienti a disposizione.
In Romania, come mi ha ricordato Any di "La cucina di Any", il ripieno tradizionale del cozonac è fatto con noci tritate, cacao, zucchero e latte con cui si ottiene una crema.
In Bulgaria la tradizione vuole che la mattina di Pasqua si consumi la colazione con tutta la famiglia. La donna più anziana serve il kozunak insieme a delle uova sode colorate.
Ciascuno sceglie il proprio uovo e dopo aver detto una preghiera inizia la "battaglia delle uova". Ognuno con il proprio uovo deve picchiare leggermente sopra e sotto l'uovo che tiene in mano un altro partecipante, chi conserva l'uovo integro continua sfidando un altro uovo ed alla fine chi avrà conservato l'uovo perfettamente sano avrà un anno di salute.
Normalmente cerco di realizzare le ricette seguendo in modo preciso quella originale ma questa volta ho voluto accontentare i miei figli ed ho farcito il kozunak con della semplice crema di nocciole ed ho utilizzato le mandorle come guarnizione.
Qui di seguito invece vi riporterò la ricetta originale, tenendo conto che il ripieno comunque può essere variato a vostro piacere.
Ingredienti:
Per la pasta lievitata
- 600 gr di farina (di cui metà manitoba e metà 00)
- 3 uova intere
- 125 ml di latte tiepido
- 25 ml di olio di mais
- 50 gr di margarina fusa e fatta intiepidire
- 150 gr di zucchero
- buccia grattugiata di una arancia
- 1 bustina di lievito di birra disidratato da 7 gr
- un pizzico di sale
Per il ripieno
- 200 gr di nocciole
- 200 gr di mandorle
- 200 di uvetta lasciata rinvenire nel succo dell'arancia
- confettura a piacere (anche se la tradizione vuole quella di prugne
La preparazione è molto semplice.
Iniziamo versando nella planetaria le due farine miscelate con il lievito disidratato, al centro versiamo le uova leggermente battute insieme con lo zucchero, l'olio e la margarina fusa e tiepida, il latte tiepido, la buccia grattugiata dell'arancia ed un pizzico di sale.
Far lavorare con il gancio della planetaria fino a che l'impasto non si stacca perfettamente dalle pareti della ciotola.
Chiudere la ciotola con della pellicola e lasciare lievitare in luogo tiepido fino a che non raddoppia il volume dell'impasto.
Riprendere l'impasto e stenderlo con il mattarello a circa 3 mm di spessore su una superficie ben oleata.
Dividere l'impasto in 3 parti uguali e distribuirvi il ripieno.
Io ho utilizzato della crema di nocciole, nella ricetta tradizionale invece spalmerete le 3 parti con la confettura che preferite, quindi aggiungerete le nocciole e le mandorle tritate grossolanamente e l'uvetta rinvenuta nel succo d'arancia.
Avvolgere ogni parte formando un rotolo e con questi formare la treccia.
Disporre la treccia in una tortiera con il foro al centro, ricoprire con la pellicola e lasciare nuovamente lievitare in luogo tiepido fino al raddoppio.
Una volta lievitata, spennellare la treccia con tuorlo d'uovo misto ad un goccio di latte ed infornare a 175° per 45 minuti.
Io sulla superficie spennellata con il tuorlo ho cosparso delle lamelle di mandorle, voi potete anche usare della granella di zucchero.
Vi assicuro che è delizioso, leggero, dolce al punto giusto......e la prossima volta si replica con la farcitura tradizionale.
Con questa ricetta bulgara per l'Abbecedario culinario europeo partecipo alla raccolta che fa Paola nel suo blog "Nastro di raso".
2 commenti:
Come sei stata brava Resy!
Mi fa un immenso piacere che tu abbia scelto un dolce che appartiene anche alla cucina rumena. Io adoro il "cozonac", in Romania si prepara per le feste di Natale, per la Pasqua, per l'Ascensione e non solo.
L'ho sempre fatto nella maniera tradizionale, come ho visto fare a mia mamma, con il ripieno di noci e cacao che ti assicuro è una meraviglia! Bisogna stare attenti perché si rischia di finirlo, mangiandolo a cucchiaiate, prima di farcire il cozonac :))! Impasto prima con la planetaria e poi mezz'ora a mano, finché l'impasto inizia a fare delle bollicine. E poi, il profumo che il forno sprigiona in cottura è meraviglioso.
Mi hai messo una grande voglia di rifarlo, complimenti!!
Grazie Any!! Pensa che avrei voluto preparare il cozonac quando abbiamo visitato la Romania, poi il tempo che è tiranno e le cose di tutti i giorni non me lo hanno permesso. Metterò in questa ricetta anche la variante del ripieno che fa la tua mamma, l'avevo letto e mi sembrava veramente buono, tu me lo confermi!! Un abbraccio carissima
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