mercoledì 28 novembre 2018

Mandorlini di Pontelagoscuro - una ricetta d'amicizia!


Anche quest'anno inizio la mia ricerca di ricette adatte al Natale che ormai è davvero vicino.
Spesso in cucina ci ritroviamo a dover smaltire albumi avanzati da varie preparazioni e questa volta ho scovato una ricetta che ne prevede l'utilizzo per dei biscotti tipici di Pontelagoscuro in provincia di Ferrara.
In dialetto ferrarese sono i "mandurlin dal pont", delle meringhe arricchite con mandorle. Sembra siano nati all'inizio del '900 grazie all'inventiva di un garzone di pasticceria per utilizzare gli albumi che avanzavano dalla preparazione del gelato.
Attualmente sono prevalentemente confezionati in casa. 
Come sono arrivata a questa ricetta?
Sono partita da un libro che ho in casa, ma quando si tratta di ricette regionali cerco sempre nel web conferma della ricetta da fonti locali. Premetto che era notte fonda quando ho iniziato la ricerca ed a un certo punto mi ha incuriosita un post intitolato  "Mandurlin dal pont...ricetta della mia maestra". Lo leggo tutto d'un fiato, rivedo in quella bimbetta irrequieta ed inappetente che racconta come ha ritrovato la ricetta della sua maestra la mia figlia più piccola che alle elementari era uguale a lei e alla quale piacciono da matti le meringhe. Leggo anche i vari commenti al post ed alla fine riconosco nell'autrice del post la mia amica di web Serafina, di cui tra l'altro seguo anche il blog (la stanchezza ed il sonno fanno brutti scherzi!!).
Una persona speciale che ho conosciuto grazie ad un forum di cucina, che ho avuto modo di incontrare durante i nostri raduni, con cui  continuiamo a leggerci grazie ai social insieme a tante altre amicizie nate nello stesso modo.
Leggete il suo post, è carico di simpatia proprio come la sua autrice.
A questo punto ovviamente la ricetta che ho seguito non poteva che essere quella di Serafina.




Ingredienti:

  • 2 albumi
  • 200 gr di zucchero semolato
  • 200 gr di mandorle pelate
  • 70 gr di farina 00
Per prima cosa dovrete tostare leggermente le mandorle passandole su una placca per 10 minuti in forno preriscaldato a 180°C.
Lasciatele quindi raffreddare.
Secondo la ricetta della maestra di Serafina le mandorle vanno lasciate intere mentre in altre ricette sono spezzettate grossolanamente.

Nel frattempo iniziate a montare gli albumi, che dovranno essere a temperatura ambiente, con le fruste elettriche fino a che non siano ben ferme. A questo punto sempre con le fruste elettriche unitevi lo zucchero poco per volta fino ad ottenere una meringa lucida e compatta.

Nel mio libro questa lavorazione viene effettuata tenendo il recipiente a bagnomaria, ma secondo la ricetta della maestra di Serafina questo passaggio non è previsto.

Unitevi quindi le mandorle intere tostate mescolando delicatamente con una spatola dal basso verso l'alto e poi la farina setacciata poca per volta. Risulterà un composto compatto e sostenuto che disporrete a cucchiaiate su di una placca rivestita di carta da forno.



La mia meringa era sostenuta ma più morbida di quella di Serafina, probabilmente i miei albumi erano di uova più grandi. Al momento di versarla sulla placca i mucchietti si sono leggermente allargati e quindi i mandorlini sono venuti più bassi dei suoi. Regolatevi quindi con lo zucchero secondo il peso dei vostri albumi, aggiungetene un po' di più se dovessero essere di uova grandi.

Cuocete in forno preriscaldato a 160°C per circa 20 minuti. Dovranno avere la superficie leggermente dorata.




Saranno croccanti e gustosi, perfetti da offrire ai nostri ospiti o da regalare in una confezione alle persone care. =^-^=

4 commenti:

serafina ha detto...

Grazie, Resy, i tuoi sono proprio dei gioiellini!

resy ha detto...

Grazie a te cara Serafina!! Un abbraccio

Anonimo ha detto...

Ho provato la ricetta varie volte, ma i mandorlini no mi vengono friabili, qualcuno sa dirmi perchè?
Grazie!

resy ha detto...

@Anonimo gli ingredienti son davvero pochi, se tu hai seguito bene il procedimento posso solo pensare che sia un problema di cottura, controlla bene temperatura e tempi. In bocca al lupo!

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