Il mio primo incontro con la fruit cake britannica risale a ben 13 anni fa, quando l'artista della royal icing Vivian Lee ci fece assaggiare questo dolce durante il laboratorio che tenne qui a Roma. Era novembre e ci spiegò che nel Regno Unito la preparano con enorme anticipo affinché a Natale abbia il suo caratteristico sapore. Mi piacque talmente tanto che decisi di farla, ma visto che bisogna prepararla anche un mese prima ogni volta mi ricordavo troppo tardi.
Questa volta cercando una ricetta con il Rum ho trovato la versione giamaicana di questo dolce, la Jamaican rum cake detta anche Jamaican cake fruit o Black cake, ispirata alla fruit cake ma molto più alcolica. Così mi sono iniziata a preparare gli ingredienti il primo novembre, in modo da poterla avere pronta per le feste natalizie.
Il Rum è il risultato della distillazione della melassa della canna da zucchero che rimane dopo la prima estrazione dello zucchero ( rum industriale), ma può essere ottenuto anche direttamente dal succo estratto dalla canna da zucchero dopo essere stata frantumata (rum agricolo).
Dobbiamo però ricordare che la canna da zucchero fu portata da Alessandro Magno dalla Nuova Guinea in Asia Minore nel 325 a.C.
Gli Arabi hanno poi portato la canna da zucchero in Europa e dopo la scoperta dell'America gli schiavi africani si resero conto che dagli scarti della canna da zucchero (presente nelle Americhe) era possibile distillare un prodotto alcolico. I Monaci Benedettini giunti a Santo Domingo perfezionarono il metodo di distillazione e l'Aguardiente nel XVII secolo diventò Rum.
Questa torta ha sicuramente origine dalla fruit cake, i coloni inglesi ne portarono con loro la ricetta fin nei Caraibi dove giunsero nel XVIII secolo. Poi il popolo caraibico ha fatto sua la ricetta fino a farla diventare un simbolo di rivincita contro i coloni inglesi che li opprimevano per il commercio dello zucchero. Forse inizialmente i cuochi giunti con gli inglesi usarono il rum caraibico e lo zucchero per conservare meglio le loro torte alla frutta che con il caldo si deterioravano rapidamente. In ogni caso ora la torta alla frutta è diventata la torta dei Caraibi, pur con piccole differenze nelle spezie secondo se ci troviamo in Giamaica, Trinidad o Guyana (paesi che hanno avuto il colonialismo inglese), dove viene consumata come torta del Natale, dei matrimoni e delle grandi occasioni.
Per prima cosa bisogna mettere a bagno nel rum e nel vino rosso(ad esempio il Porto) la frutta essiccata. Qualche ricetta dice che si può usare qualunque tipo di frutta disidratata a piacere e canditi, altre invece indicano l'uva sultanina, l'uva bionda, le prugne secche, le ciliegie e la scorza di arancia e limone candite, i mirtilli rossi ed i ribes. Io tranne i ribes che non ho trovato ho usato proprio questa frutta. In Giamaica come utilizzano la frutta reidratata nel rum e vino rosso per la Rum cake ne preparano un nuovo barattolo per l'anno successivo. Già, perché per loro più è alcolica e meglio è. Io invece l'ho lasciata a bagno solo due settimane, diciamo il minimo indispensabile. Per il procedimento troverete le indicazioni nella ricetta.
Indispensabile per realizzare una Jamaican rum cake la "salsa di doratura", qui in Italia chiaramente non si trova questo caramello alcolico di zucchero di canna e per realizzarla ho seguito le indicazioni che troverete sempre nella ricetta.
Ingredienti: (per una tortiera a cerniera da 26 cm di diametro)
Per la salsa di doratura
- 1 cup di zucchero di canna Demerara (in una caraffa graduata 236 millilitri)
- 1 cup di vino Porto (in una caraffa graduata 236 millilitri)
Per la frutta da mettere a bagno
- 440 gr totali tra prugne secche, uva sultanina, uva dorata, mirtilli rossi essiccati, ciliegie candite, scorza di arancia e di limone canditi
- 237 ml di rum (io ho usato il bianco)
- 355 ml di vino rosso Porto
- 380 gr di farina 00
- 200 gr di burro morbido
- 200 gr di zucchero di canna Muscovado
- 8 uova
- 1 cucchiaino di lievito per dolci
- 1 cucchiaino di noce moscata grattugiata
- 1 cucchiaino di cannella in polvere
- 1/2 cucchiaio di pepe di Giamaica (io non l'ho messo perchè non l'ho trovato)
- 1/2 cucchiaio di vaniglia
- 1/2 cucchiaio di acqua di rose
- 10 cucchiai di salsa di doratura
- 1/2 cucchiaio di succo di limone
- scorza grattugiata di 1 limone non trattato
- 30 ml di rum
- tutta la frutta che avete messo a bagno frullata per 1 minuto insieme al liquido alcolico in cui era immersa
Nessun commento:
Posta un commento