domenica 5 luglio 2015

Basque cake dal Nevada



Come al solito cercando le ricette tipiche di un paese se ne scopre la storia, questo è quello che ho imparato cercando ricette da provare per l'Abbecedario culinario mondiale, ma mai questo è stato tanto vero come per i piatti tipici dei vari Stati Uniti d'America.

Questa volta sono arrivata in Nevada, conosciuto come "the silver state" per l'importanza che l'argento ha avuto nella sua storia e nella sua economia. 
Si trova nel sud-ovest degli States, il suo nome è un aggettivo che in spagnolo significa "innevato" riferito alla catena montuosa della Sierra Nevada che si trova nell'ovest del paese, anche se gran parte del suo territorio è desertico e semiarido.
I suoi abitanti sono chiamati nevadans, le sue città più note in tutto il mondo per i loro casinò e per la rapidità in una dei matrimoni e nell'altra dei divorzi sono Las Vegas e Reno. 

Uno spettacolo eccezionale, anche se dovuto all'intervento dell'uomo che nel 1964 scavò dei pozzi alla ricerca di energia geotermica richiudendoli male, è rappresentato dai fly geysers nella Washoe County. Hanno getti molto meno appariscenti di quelli dello Yellowstone National Park, ma la base in travertino che si forma grazie ai minerali disciolti nell'acqua e grazie ai colori brillanti donati dalle alghe termofili è affascinante.




In Nevada è presente una delle popolazioni basche più numerose degli USA. Tra la metà del 1800 e il 1900 i baschi erano stati richiamati dal boom minerario portando con loro le proprie tradizioni culinarie, ma poi si erano accorti che era più redditizio fornire carne e lana per i minatori, trovando in Nevada l'ambiente ideale per le loro mandrie. L'allevamento del bestiame è una delle principali attività economiche del paese e circa il 90% dei terreni agricoli dello stato sono coltivati a fieno ed erba medica destinati all'alimentazione del bestiame.

Attualmente in Nevada sono presenti molti ristoranti baschi di tipo familiare e la "basque cake" è diventato il dolce tipico di questo stato.

Cercando ricette che spiegassero come preparare un'autentica e tipica "torta basca del Nevada" ho notato che la frolla che preparano in America è più morbida di quella preparata nei Paesi Baschi, ma ho voluto realizzarla proprio come un discendente dei primi minatori baschi giunti nel Nuovo Mondo, unendo nel ripieno sia la crema pasticcera che la tipica confettura di ciliege (anche se non ho trovato quella alle ciliege nere che loro coltivano) e cospargendo la superficie di lamelle di mandorle e zucchero a velo.




Ingredienti (per una tortiera a cerniera da 24 cm):

Per la frolla 

  • 225 gr di burro a temperatura ambiente
  • 300 gr di zucchero semolato
  • 3 uova grandi
  • 330 gr di farina 00
  • 1 cucchiaino di lievito in polvere
  • scorza grattugiata di limone
  • un pizzico di sale

Per il ripieno

Crema pasticcera
  • 1/2 lt di latte
  • 120 gr di zucchero
  • 50 gr di farina 00
  • 2 uova intere
  • i semi di una bacca di vaniglia (o 1/2 cucchiaino di aroma vaniglia)
  • 1 cucchiaio di rum chiaro
  • qualche goccia di aroma di mandorle
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  • 250 gr di confettura di ciliege 

Per la decorazione 
  • lamelle di mandorle 
  • zucchero a velo
La preparazione di questa torta è molto semplice e consiste nella preparazione della frolla e della crema pasticcera.

Non vi ho fotografato i passaggi perché sono due preparazioni che avrete fatto migliaia di volte.

Ho iniziato con la crema, mettendo sul fuoco il latte mentre in una casseruola dal fondo spesso ho amalgamato con la frusta le uova con lo zucchero, la farina e i semi di vaniglia. 
Quando il latte è stato prossimo al bollore l'ho versato nella casseruola con gli altri ingredienti girando velocemente con la frusta e ho rimesso la casseruola sul fuoco a fiamma bassa girando continuamente per pochi minuti fino a che non è diventata consistente. 
Tolta dal fuoco ho continuato a girare la crema di tanto in tanto perché non formasse la pellicina sulla superficie, ho aggiunto il rum e l'aroma di mandorle e coperta con della pellicola a contatto con la superficie l'ho lasciata qualche ora in frigorifero.

Nel frattempo ho preparato la frolla versando nella planetaria con la frusta a foglia il burro con lo zucchero, una volta ben montati ho aggiunto un uovo alla volta, la scorza grattugiata del limone e per ultima la farina setacciata con il sale ed il lievito.
Ho fatto amalgamare tutto a bassa velocità e poi ho avvolto nella pellicola la frolla (che risulterà parecchio morbida) e fatta riposare in frigorifero alcune ore.

Una volta che la frolla si è freddata con un cucchiaio ne ho versati 3/4 in una teglia a cerniera rivestita di carta da forno formando un bordo alto circa 4 cm.

Ho quindi spalmato sul fondo la confettura di ciliege e poi vi ho versato a cucchiaiate la crema pasticcera ormai fredda livellandola per bene.



Il resto della frolla l'ho versata su un foglio di carta da forno infarinato, l'ho cosparsa di un poco di farina ed allargata al diametro della teglia con l'aiuto del mattarello e di un altro foglio di carta da forno.
L'ho rovesciata delicatamente sulla torta togliendo il primo foglio di carta e una volta posizionata anche il secondo.
Ho sigillato bene i bordi e cosparso con delle mandorle a lamelle.


Ho quindi cotto in forno preriscaldato a 180°C per circa 1 ora, controllando che la parte superiore si fosse leggermente colorita.

Una volta fredda l'ho fatta riposare una notte in frigorifero e quindi decorata con una bella spolverizzata di zucchero a velo.



Vi assicuro che è una squisitezza, croccante in superficie e voluttuosamente morbida all'interno!!




Questo è il mio ultimo contributo per Simona di "Pulcetta.com" che ha ospitato questa tappa degli Stati Uniti d'America.

Alla prossima!!  =^-^=

1 commento:

Simona Carini ha detto...

Bellissima la tua torta. Nonostante il Nevada sia uno degli stati confinanti con la California, non lo conosco molto bene e non sapevo degli emigranti baschi. Grazie per il contributo alla tappa USA dell'Abbecedario.

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