Con l'Abbecedario culinario mondiale fino alla fine della settimana saremo ancora in Marocco.
Questa volta ho voluto realizzare i Kaâk, dei biscotti all'anice e sesamo di cui esistono varie versioni secondo la zona del paese in cui sono prodotti e prendono il nome delle varie città. Sono molto popolari in Marocco e vengono venduti ad ogni angolo delle strade insieme al resto della pasticceria tipica.
La ricetta che ho scelto è caratteristica della città di Safi, con l'utilizzo del solo lievito chimico, mentre i Kaâk della città di Oujda prevedono oltre al lievito chimico anche quello di birra disidratato.
Dicono che i Kaâk di Safi siano i più diffusi ed i più belli del Marocco.
Sono leggermente dolci, croccanti e possono essere serviti con un buon tè alla menta come petits fours o come biscotti ad esempio per i bambini con una tazza di latte.
Per decorarli è utilizzata una pinza chiamata "mengach" simile a quelle utilizzate per la piccola pasticceria nella nostra Sardegna. Io non l'avevo ma, come è già successo per decorare il buccellato siciliano, ho utilizzato una pinza per il ghiaccio che è stata perfetta.
Ingredienti per 24 Kaâk di Safi:
- 500 gr di farina00
- 150 gr di zucchero semolalto
- un pizzico di sale
- 30 gr di semi di sesamo tostati
- 15 gr di semi d'anice
- 175 ml d'olio dal sapore delicato
- 125 ml di acqua a cui avrete aggiunti due tappini di acqua di fiori d'arancio
- 7 gr di lievito in polvere per dolci
Nella planetaria aggiungete quindi i semi d'anice e quelli di sesamo, la farina mista al lievito ed al sale e fate lavorare con il gancio fino a che non si sia formato un impasto liscio e compatto.
Dividetelo ora in 24 palline (di circa 40 gr ciascuna), poi ricavatene dei cilindri lunghi 20 cm.
Ad un'estremità del cilindro fate un taglio centrale in cui inserire l'altra estremità formando un anello.
Ad un'estremità del cilindro fate un taglio centrale in cui inserire l'altra estremità formando un anello.
Posizionate quindi tutti gli anelli sulle teglie foderate di carta da forno lasciandoli un pò distanziati.
Il sapore e la consistenza sono ottimi, non sono molto dolci e quindi si può mangiarne senza avere troppi rimorsi.
Anche questa ricetta è destinata a Patrizia di "melagranata.it" che ha ospitato la tappa del Marocco e che ringrazio.
Il viaggio continua, da lunedì prossimo saremo nelle Fiji per scoprire altre bellezze della natura, costumi e ...ricette, a presto! =^-^=
Il viaggio continua, da lunedì prossimo saremo nelle Fiji per scoprire altre bellezze della natura, costumi e ...ricette, a presto! =^-^=
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