giovedì 7 gennaio 2021

Il serpentone dolce di Capena



Questa volta non sono andata lontano per scovare un dolce natalizio poco famoso ma che è molto diffuso con piccole varianti nell'Italia centrale, in particolare tra Lazio, Abruzzo e Umbria, fino anche alla Campania dove il ripieno è arricchito di miele (pizza figliata). 
Si tratta del "serpentone di Capena", un dolce dalla forma tipica che sembra rappresenti la capacità di rigenerarsi della natura e la rinascita, ed in questo momento particolare che stiamo attraversando penso che la "rinascita" sia l'augurio più appropriato da farci. Si prepara un po' tutto l'anno ma in particolare per il periodo natalizio, per Sant'Antonio Abate (17 gennaio) e per Sant'Anatolia (10 luglio).
A Roma è legata ad una leggenda in cui si narra che nel 291 a.C.per porre fine ad un'epidemia di peste che colpì Roma si prelevò in Grecia dal tempio dedicato al dio guaritore Esculapio il   suo serpente sacro, questo prese vita e salì spontaneamente sulla nave che lo avrebbe portato a Roma.Risalendo con la nave il Tevere, il serpente si lanciò nelle acque nuotando verso l'isola Tiberina. Lì si pose la prima pietra del tempio dedicato ad Esculapio e la peste cessò. Da allora si cuocevano focacce a forma di serpente da offrire al dio perché vegliasse sulla salute dei romani. 
I Capenati mi perdoneranno se ho modificato un po' il loro serpentone nell'aspetto 😌. 




Per la pasta:

- 250 gr di farina 00
- 1 uovo intero
- 25 gr di zucchero semolato 
- 60 gr di vino bianco
- 30 gr di olio di oliva dal sapore delicato
- 1 cucchiaio di rum 
- 1 cucchiaio di alchermes
- 1cucchiaino di cannella in polvere

Per il ripieno:

- 125 gr di mandorle (o nocciole o un misto di entrambe)
- 125 gr di zucchero semolato
- 70 gr di cioccolato fondente (oppure 50 gr di cioccolato fondente                                  e 20 gr di cacao amaro in polvere) 
- 2 cucchiai di rum
- 2 cucchiai di alchermes
- scorza grattugiata di un limone non trattato
- scorza grattugiata di un'arancia non trattata

Preparate la pasta unendo in una ciotola la farina setacciata a tutti gli altri ingredienti. Lavoratela sulla spianatoia per renderla liscia ed uniforme, avvolgetela nella pellicola e fatela riposare in frigorifero almeno 30 minuti. 

Sbucciate le mandorle dopo averle tuffate per alcuni minuti in acqua bollente, asciugatele e passatele in forno con le nocciole per 10-15 minuti a 180 gradi in forno preriscaldato su teglia foderata di carta forno in un unico strato,facendole appena dorare. 
Tenete da parte una mandorla che servirà per fare la lingua del serpente. 
Una volta raffreddate sminuzzatele al mixer insieme al cioccolato fondente, quindi unite il composto in una ciotola insieme a tutti gli altri ingredienti. Otterrete un composto granuloso ma non bagnato.


 
Ora allargate sulla spianatoia con il mattarello la pasta aiutandovi con un po' di farina e formate un ovale dallo spessore piuttosto sottile. 
Cospargetevi sopra il ripieno lasciando tutto il perimetro libero per circa 1-2 cm bagnandolo con uovo battuto. 
Ripiegate un bordo più appuntito  che formerà la testa del serpente, avvolgete quindi il resto lungo la parte più arrotondata dando la forma del corpo del serpente con la coda appuntita.




Posizionate il serpentone su carta forno e poi sulla teglia. Con 2 chiodi di garofano formare gli occhi, usate alcuni piccoli ritagli di pasta per guarnire il serpente e ponete una mandorla come lingua. 
Spennellate il serpentone con uovo battuto e fatelo cuocere in forno preriscaldato a 180 gradi C fino a che non sarà dorato (circa 40 minuti). 


È veramente buono, provatelo e speriamo che funzioni come omaggio ad Esculapio! 
Buon anno a tutti! 


4 commenti:

Anonimo ha detto...

Finalmente qualcuno che ha postato e quindi data al pubblico una ricetta che cercavo da tantissimi anni e nessuno mi ha mai dato completamente mancava sempre qualcosa. Sinceramente grazie

resy ha detto...

@anonimo , la condivisione dovrebbe essere lo spirito con cui si apre un blog di cucina, se ti sono stata d'aiuto ne sono felice. Se vuoi fammi sapere se il risultato ti soddisferà. A presto

Anonimo ha detto...

Ciao mi chiamo Sonia, sono di Capena e faccio i serpentoni da sempre. Complimenti per il tuo veramente bello. Visto che un blog di cucina deve essere soprattutto condivisione, ti dico che nel ripieno oltre alla buccia grattugiata di arancio e limone io ci spremo anche il succo e oltre alle mandorle io metto anche nocciole e noci... questa era la ricetta di nonna e zia.

resy ha detto...

Grazie Sonia per i complimenti e per aver condiviso anche i segreti di nonna e zia, li terrò presenti. Ciao

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