Poi casualmente ho trovato uno street food, la "socca", tipicamente nizzardo che ricorda la farinata genovese, d'altronde la Costa Azzurra e la Costa Ligure sono solo separate da un confine politico.
Da quello che ho letto dovrebbe essere stata introdotta nel XIX° secolo da falegnami genovesi portati dall'esercito napoleonico per lavorare nei cantieri navali di Tolone.
I venditori ambulanti che vendevano la socca comparvero nel centro storico di Nizza nel '900 e dentro ad un filoncino di pane la socca era lo spuntino poco costoso di lavoratori portuali, pescatori ed operai delle tabaccherie.
C'è ancora chi la mangia nel pane, ma per la maggior parte la gradisce come aperitivo, calda calda appena sfornata mangiata sul posto. La superficie deve essere dorata e sotto morbida.
Come la farinata si cuoce in grandi teglie di rame dai bordi bassi e il modo più giusto per cuocerla sarebbe nel forno a legna.
Possiamo però provare a riprodurla in casa con teglie basse in alluminio e se avessimo la fortuna di avere un forno a legna ancora meglio!
La farina di ceci è un'ottima alternativa alla farina di grano per chi è intollerante al glutine sia in ricette salate che dolci.
Si ottiene dai semi secchi di Cicer arietinum, prima essiccati e poi macinati, come hanno iniziato a fare in tempi lontanissimi in India e Pakistan dove è ancora alla base della tradizione culinaria.
E' ricca di proteine, ma ipocalorica e come già detto gluten free. Nelle preparazioni vegane viene utilizzata come addensante al posto delle uova.
Ingredienti: (per una teglia dai bordi bassi da 28 - 30 cm di diametro)
- 150 gr di farina di ceci
- 450 ml di acqua fredda
- 30 ml di olio evo fruttato + 10 ml per oleare bene la teglia
- 1 cucchiaino raso di sale fino
- Pepe macinato al momento
Nessun commento:
Posta un commento