E' quindi priva di glutine, contiene i nove aminoacidi che l'organismo umano non è in grado di produrre, tra cui la lisina che permette la crescita delle cellule del cervello e la metiotina che permette di metabolizzare l'insulina.
E' ricca di fibre, minerali e vitamine B,C ed E, nonché di antiossidanti che contrastano l'invecchiamento. Ha un sapore erbaceo che ricorda un po' il riso. Prima di essere cotta deve essere abbondantemente lavata sotto l'acqua corrente per eliminare la saponina che ricopre ogni chicco, una sostanza amara e sgradevole. Può essere cotta utilizzando 2 parti di liquido per ogni parte di quinoa, liquido che può essere semplice acqua, brodo di carne o vegetale o addirittura latte (specialmente per i dolci). Quando sarà cotta la quinoa avrà completamente assorbito tutto il liquido, si sarà gonfiata e diventata traslucida.
I semi possono avere colori diversi: la quinoa bianca ha un sapore delicato, la rossa e nera ha un sapore più deciso che ricorda vagamente le nocciole. Io ho trovato in commercio un mix delle tre tipologie ed ho usato questo.
La quinoa si adatta a moltissime ricette, dall'antipasto al dolce, vi stupirete.
La ricetta in cui ho voluto utilizzarla è un dolce tipico della Bolivia, paese dell'America meridionale in cui la cucina è stata influenzata dalle tradizioni spagnole e pre-colombiane: cucineremo il budino di quinoa.
Le ricette boliviane per questo budino che ho scovato nel web possono variare sul metodo di cottura della quinoa, alcuni la cuociono direttamente nel latte con stecca di cannella e zucchero, altri invece la cuociono in acqua, io ho provato questa seconda soluzione ed ora veniamo alla ricetta.
Ingredienti:
- 200 gr di semi di quinoa
- 200 gr di zucchero semolato
- 4 uova intere
- scorza grattugiata di 1 limone non trattato
- 1 cucchiaio di cannella in polvere
- 1 cucchiaio di rum (loro utilizzano il pisco, acquavite di vino, che io non avevo)
- 280 ml di latte scremato
- 100 gr di uva passa
- 1 bella noce di burro fuso
- 100 gr di zucchero semolato