Da pochi giorni in India si è festeggiata una delle più importanti feste dell'anno, il Diwali, la Festa delle Luci. Secondo il ciclo della luna può cadere tra ottobre e novembre, dura 5 giorni e rappresenta l'inizio del nuovo anno nel calendario indù.
Rappresenta la vittoria del bene sul male e della luce sulle tenebre.
Viene ricordato il ritorno di Rama nella capitale Ayodhya dopo 14 anni di esilio e di peregrinazioni. Rama, dopo aver sconfitto, insieme al fratello Lakshmana ed al suo esercito di scimmie il re di Lanka, Ravana, che aveva rapito sua moglie Sita, torna vittorioso con tutti gli onori nella sua città riportando quindi la luce per il suo popolo.
In India il Diwali si festeggia con fuochi d'artificio e mortaretti ed in ogni casa vengono accese le diyas (lampade di terracotta ad olio) creando un'atmosfera magica di luci e colori.
Il primo giorno di festa è il Dhanteras (antivigilia del Diwali) ed è di buon auspicio acquistare in questo giorno qualche utensile nuovo per la casa che per le feste sarà pulita da cima a fondo (come accade per la nostra Pasqua).
La vigilia di Diwali è Choti Diwali, in cui si ricorda Hanuman, il dio dall'aspetto di sciammia e devoto di Rama. Tipici dolci di questo giorno sono i mithai, a base di farina e miele con vari ripieni e fritti nel ghee.
Si espongono casette di terracotta con l'immagine di Lakshmi, la divinità della ricchezza, che in questi giorni farà visita nelle case piene di luce portando prosperità.
Il giorno di Diwali prima dell'alba si fa un bagno purificatore seguito da massaggi con olii profumati che equivale ad un'abluzione nel fiume Gange.
L'altare per la cerimonia religiosa (puja) viene decorato con fiori e ghirlande sono poste sulle statuine di Lakshmi e Ganesh (il dio elefante). Al tramonto tutti i familiari, con sfarzosi abiti tradizionali, si riuniscono per la cerimonia religiosa. Accanto ai nuovi utensili acquistati si mettono in mostra i piatti più prelibati ed i mithai, dopo la cerimonia ed il banchetto per le strade la festa è un'esplosione di fuochi d'artificio, di musiche e di canti.
Uno dei dolci di questa popolare festa è il Patisa o Soan papdi o Sohan papdi. E' considerato di buon auspicio ed è utilizzato in molti festival, riti e cerimonie.
La sua preparazione è particolare, guardate in questo video con quale abilità viene preparato. Questa lavorazione davvero complicata anche perché viene realizzata da 4 persone non avrei mai potuto realizzarla, mi sono quindi rifatta a quest'altro video casalingo, sicuramente meno scenico ma che comunque richiede una grande manualità.
Passo quindi alla ricetta.
Ingredienti:
- 1 cup di farina 00 (125 gr)
- 1 cup di farina di ceci (90 gr)
- 2 - 3 cucchiai di glucosio o miele
- 2 cups di zucchero semolato (400 gr)
- meno di 1/2 cup di acqua (circa 100 gr)
- 1 cup e 1/2 di ghee (burro chiarificato 315 gr)
- 10 mandorle spellate
- 10 pistacchi
- i semi di 2 bacche di cardamomo verde
Innanzitutto ho tritato le mandorle ed i pistacchi e li ho lasciati
da parte, come pure i semi delle bacche di cardamomo.
Il Ghee
Ho preparato il ghee o burro chiarificato, ma dopo averne preparato metà con un sistema che avevo visto nei siti italiani (facendo sciogliere lentamente il burro, eliminando la schiuma e versandolo poi lentamente attraverso un colino con della garza in un barattolo senza la caseina che si deposita sul fondo del tegame) ho preparato l'altra metà con il sistema dei video indiani che fanno fondere il burro e lo lasciano sul fuoco fino a che non raggiunge il color nocciola, allora lo passano sempre in un colino con della garza lasciando sul fondo della pentola la caseina ormai bruciata.
In un tegame antiaderente dal fondo spesso ho messo il burro chiarificato e quando è diventato caldo vi ho versato le due farine passate al setaccio, girando sempre con un cucchiaio.
Quando ha raggiunto il bollore vi ho versato i semi di cardamomo tritati ed ho continuato a mescolare fino a che non ha raggiunto il colore caramello.
Nel frattempo in una padella antiaderente ho messo una cucchiaiata di burro chiarificato, lo zucchero e l'acqua e mescolando ho fatto raggiungere il bollore, vi ho quindi versato i cucchiai di miele.
Continuando a mescolarlo l'ho fatto diventare color caramello e poi l'ho tolto dal fuoco e versato in un recipiente freddo perché non continuasse a bruciare. Mescolando gli ho fatto raggiungere la consistenza giusta.
L'ho quindi versato nel tegame dove avevo cotto le due farine che sono ancora calde e con due spatole ho sollevato lo zucchero facendogli fare i fili e assorbendo tutto il composto di farine.
Di questo passaggio importante purtroppo non ho le foto, da sola e con le mani entrambe impegnate non è stato possibile farne, ma nel video che vi ho indicato lo potrete vedere.
Ho quindi versato la massa su un foglio di carta da forno, l'ho coperta con un altro foglio e dandogli la forma di un rettangolo l'ho compattato col mattarello.
Vi ho versato sopra le mandorle ed i pistacchi tritati e con il coltello ho segnato i vari tagli per ricavarne dei quadrati.
Ho tagliato quindi definitivamente i quadrati dopo 20 minuti quando il composto si era indurito.
La riuscita della texture di questi dolcetti dipende essenzialmente dalla giusta consistenza dello zucchero, dalla giusta temperatura e dalla lavorazione e sicuramente l'esperienza aiuta moltissimo.
Anche se la texture dei miei dolcetti non è riuscita così vaporosa come avrebbe dovuto essere sono comunque buoni, hanno un sapore particolare, un misto di caramella mou e nocciola, sicuramente da riprovare, visto che portano anche fortuna!!!
Ricetta per l'Abbecedario culinario mondiale da unire alle altre raccolte per l'India da Cinzia di "Cindystarblog.blogspot.it".
6 commenti:
In questi giorni ho augurato buon Diwali alle mie amiche indiane, chiedendo loro usi e costumi, che racconterò nel mio prossimo post. Son ben felice che tu abbia portato nell'abbecedario una ricetta tradizionale di questa festa!
a me piacciono molto e li voglio assaggiare, domani farina di ceci, mi serve anche per un altro pane...grazie dell'idea...
Dear Resy,
A big pat on the back just for trying out this recipe. I am overwhelmed by your guts.
You know, in India even the best chefs do not try making this dish at home. It is considered very difficult.
I am so proud you ventured out to try this recipe.
@
Cinzia e Tamara, grazie a voi!!
Aparna I'm embarrassed to be compared to the best Indian chefs. I like challenges and I want to always try the recipes through hard, even if the result is not always positive .A big hug from Resy and see you soon.
Mi duole dirvi che questi dolci sono quanto di più lontano possibile dai originali originali che conosco molto molto bene.
Ho specificato che mi sono rifatta ad un video casalingo indicato nel post, non avrei mai potuto competere con la maestria con cui realizzano questi dolci coloro che lo fanno di mestiere. Se anche riuscissi a tornare in India molte e molte volte non sarei capace di eguagliarli, mi spiace.
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